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Gran Premio di San Marino


Avatar Redazionale , il 07/09/09

14 anni fa - Rossi fa il fenomeno e riesce a mettere altri 5 punti tra sé e Lorenzo. I punti di distacco adesso sono 30 e le gare solo 4. La coppia stellare Yamaha fa ancora il vuoto, dietro le Honda ufficiali a una vita per gli altri solo le briciole.

Rossi fa il fenomeno e riesce a mettere altri 5 punti tra sé e Lorenzo. I punti di distacco adesso sono 30 e le gare solo 4. La coppia stellare Yamaha fa ancora il vuoto, dietro le Honda ufficiali a una vita per gli altri solo le briciole.


POCO COMPETITIVO? E meno male che aveva dichiarato di non essere competitivo qui a Misano. Nel week end di casa (anche la Mugello lo è, ma qui di più giacché si corre a pochi chilometri da casa sua) Rossi ha fatto impressione, più che al pubblico agli avversari, dimostrando anche che per lui la pressione si può trasformare solo in motivazione. Non sprecherò battute sugli asini che volano, ormai supersfruttate, ma quel che è certo è che il somaro ha imparato bene la lezione di Indy, e si è messo a pestare come un fabbro già dalle prove libere. Una cosa inusuale per lui, che quest'anno ha sempre faticato più di altri (più di Lorenzo ad esempio) per trovare rapidamente l'assetto ideale. Invece, stavolta, il primo record lo ha stabilito nella velocità con cui si è "messo a posto".

MARTELLO Dai primi giri del venerdì tutti hanno capito che sarebbe stata dura perché quando Valentino inizia così sono cavoli amari. Infatti, Pole, giro veloce, record della pista e vittoria. Cosa altro dire? Che Lorenzo ci ha provato fino alla fine, ma stavolta il maiorchino non è riuscito in quello che a lui si solito viene molto bene, ricucire lo strappo nella seconda parte della gara. Tutti pensavano che, una volta liberatosi del combattivo (ma effettivamente inferiore) Pedrosa Jorge (che pure lui aveva un passo gara molto veloce) si sarebbe riaccodato al leader del mondiale. Tutti lo pensavano, o almeno ci speravano per vedere un altro bel combattimento.


PASSO GARA DA RECORD Invece, Rossi ha piegato l'avversario correndo a un ritmo insostenibile, tutta la gara di passo vicino al record della pista, da lui stesso abbassato più volte. Jorge è intelligente, ha capito in fretta che non c'era niente da fare e stavolta ha preferito i 20 punti che un volo per cercare di riagguantare il capofila. Ci vediamo alla prossima. Intanto però i punti di svantaggio sono 30 e le gare sempre meno ma niente è impossibile, al ritmo a cui stanno correndo i due alfieri Yamaha un errore ci può sempre stare e guai a dare per finito il mondiale, perché sulle prossime quattro piste potrebbe ancora succedere di tutto.

PROSSIME PISTE 2 A 2 Tra l'altro se un paio sono chiaramente favorevoli a Valentino (Malesia e Australia) le altre due dicono male al Dottore (Valencia e Estoril) basti ricordare gli episodi del 2006 per capirlo.


LA GARA DEGLI ALTRI Al solito, dopo quella del fantastico duo, c'è stata la gara degli altri. Pedrosa a meno di miracoli proprio con loro non ce la fa a stare. È velocissimo in prova e nei primi giri ma poi deve per forza alzare il ritmo. Dovizioso, ovviamente, è arrivato quarto dopo una gran battaglia con Capirossi qui ottimo. Ma sono i distacchi a fare impressione, le Honda sono arrivate rispettivamente a 12 e 26 secondi dai primi due, roba da maratona non da gara di moto…

DE ANGELIS FA FILOTTO Un buon Kallio ha tentato di tenere alta la bandiera Ducati nel GP di casa dopo che Hayden è stato atterrato alla seconda curva da un errore di De Angelis che ha fatto strike. Peccato perché Nicky era ancora da top 5. La Ducati ha fatto bene a rinnovargli il contratto, i frutti dell'abnegazione e della caparbietà dell'americano stanno arrivando solo ora e ormai Hayden è a poco più di un secondo dai primissimi, roba che non si vedeva da un pezzo con i "secondi" Ducati. Stai a vedere che con un altro anno a disposizione l'americano torna protagonista?

GABOR, MA CHE FAI? Non male nemmeno il GP di Elias uno che si fa vedere a sprazzi ma che quando è in forma (o cerca una moto per l'anno dopo) non va piano per niente. Così come non va piano Esparagro, che alla sua seconda gara della vita è già davanti al compagno di squadra, Canepa ed è capace di girare forte. Da buttare, invece, la prestazione di Tamacsi. E' stato giustificato la prima gara, poi la seconda, poi la terza… adesso ha finito i jolly ed è evidente che proprio non va. Ultimo in prova ultimo (e quasi doppiato) in gara, con distacchi da mototurista. Va bene avere gli sponsor pesanti, ma se sei sempre ultimo chi li vede gli adesivi sulla carena?? Ricordo che la Moto GP è (o dovrebbe essere) il campionato delle moto e dei piloti più forti del mondo. Ma qui qualcosa non quadra…


Pubblicato da Stefano Cordara, 07/09/2009
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