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Gran Premio di Germania


Avatar Redazionale , il 07/09/09

14 anni fa - La rincorsa è finita. Spies è il nuovo leader del mondiale ma Haga (caduto in gara 2) è tornato in palla e non mollerà. Ci aspettano ancora grandi gare.

La rincorsa è finita. Spies è il nuovo leader del mondiale ma Haga (caduto in gara 2) è tornato in palla e non mollerà. Ci aspettano ancora grandi gare.


DETERMINAZIONE Per capire il significato della parola determinazione, chiedere al signor Ben Spies, dal Texas. L'americano ha visto più volte sfuggirgli di mano la leadership del mondiale proprio nei momenti in cui pareva potesse conquistarla. Arrivava li… alla gara del sorpasso e accadeva sempre qualcosa (mai per colpa sua) che lo ricacciava indietro. Ogni volta indietro, ogni volta a dover ripartire a rosicchiare punti su punti a Noriyuki Haga che, diciamocelo, a metà stagione sembrava avere in mano il campionato. Ha dovuto aspettare fino al Nürburgring per prendere ciò che troppo spesso ha avvicinato senza raggiungere.

"LENTO" IN PROVA Lo ha fatto dopo un week end strano dove, stranamente, non è stato velocissimo in prova e anzi partiva addirittura (mai successo quest'anno) dalla seconda fila, evidentemente ci ha messo un po' di più del solito a digerire i discesoni del Nürburgring. Non il massimo, quando invece Haga, partiva dalla pole position. Invece a Spies è riuscito in un piccolo capolavoro. Gara uno è stata un duello anche psicologico tra da due piloti di primo piano, due piloti che non si sono risparmiati. E ha vinto Spies dimostrando ancora una volta il suo talento la sua straordinaria voglia di vincere. Dimostrando anche che lui è più forte anche della sfiga.


RAMMARICO HAGA La stessa voglia di vincere però appartiene anche ad Haga che lascia la Germania con un certo rammarico. Quanto c'è da combattare Noriyuki non si esalta e qui sapeva che l'unica cosa che avrebbe dovuto fare era spingere come un matto. Di solito piuttosto indolente in prova, Haga in Germania è stato velocissimo fin dai primi turni, sempre davanti, ha conquistato la superpole con un ritmo che di solito è quello di Spies. Insomma era in palla ha lottato, ci ha provato, ed è un vero peccato che in Gara 2 sia caduto dopo un contatto con Rea, di sicuro avremmo assistito ad un altro duello appassionante dopo quello di Gara 1.

RUOLI INVERTITI Adesso davanti c'è Spies (364 punti) è Haga (a 346) a dover inseguire, una situazione che al Giapponese è piuttosto congeniale con meno da perdere e meno calcoli da fare sarà probabilmente ancora più veloce. Resta da vedere come Spies saprà gestire la pressione del leader, ma Ben ha già vinto svariati campionati in America e sembra impermeabile a qualsiasi cosa. L'appuntamento tedesco ha anche portato nuovi argomenti in questo campionato.


HONDA DAVANTI Dopo i due talenti di Ducati e Yamaha ci sono le Honda che adesso vanno davvero forte. Rea ha fatto un gran week end, confermando che quello di Misano non è stato un fuoco di paglia, forte in prova, capace di vincere gara 2, tenendo a bada Spies e facendo il giro più veloce all'ultimo giro! Ma al Nürburgring anche Checa è andato forte (a podio anche lui) e anche Haslam ha fatto bene. La sensazione è che tutte le Honda (ma soprattutto le Ten Kate) abbiano trovato il bandolo della matassa e ora siano più incisive. Rea, poi, a mio parere è un giovane talento che molti anche della moto GP faranno bene a tenere d'occhio.

APRILIA CONFERMA Bene Biaggi e l'Aprilia, hanno consolidato la loro posizione in classifica che poi è più o meno quella che si aspettavano a Noale all'inizio del campionato anche se dopo Brno forse ci si aspettava qualcosa di più. Biaggi però non ha avuto modo di provare tutte le novità che Aprilia aveva portato per lui a causa del maltempo, per cui a Imola aspettiamoci un ulteriore passettino in avanti.


BMW SUGLI SCUDI Sempre meglio, invece, la BMW che davvero sembra aver imboccato la strada giusta. La S 1000 RR di Corser è ormai ospite fissa delle prime due file e Troy è riuscito a lungo a mantenere la ruota dei primissimi finendo entrambe le gare nelle posizioni che contano.

FABRIZIO OPACO Opaco invece Fabrizio, teoricamente è ancora in lizza per il campionato ma gare opache come questa non fanno molto bene al morale, e nemmeno al campionato e adesso Rea (che lo segue) è più vicino di Haga. Per come sta andando l'Irlandese Fabrizio deve anche sforzarsi per mantenere la terza posizione in classifica.

CALIMERO HOPKINS Chi invece deve mettersi il cappello da calimero è John Hopkins, a lui davvero non ne va bene una. Ha perso il posto in Moto GP e da quando è in Superbike gliene capitano di tutti i colori. Ancora non si è ripreso dal terribile botto di Assen, in più qui gli è passato sopra Iannuzzo e John si è svegliato solo in ambulanza. Forse è meglio che si prenda un periodo di riposo… Kawasaki e Suzuki, chi le ha viste?


Pubblicato da Stefano Cordara, 07/09/2009
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