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Gran Premio di Francia


Avatar Redazionale, il 03/10/09

15 anni fa - Una gara per uno a Spies e Haga, ma l'americano è, insolitamente, in difficoltà e Haga lascia Magny Cours con 10 punti di vantaggio. Tutto si deciderà a Portimao in un week end a dir poco rovente. Aprilia e Biaggi sempre più in palla, ormai il podio è una

Una gara per uno a Spies e Haga, ma l'americano è, insolitamente, in difficoltà e Haga lascia Magny Cours con 10 punti di vantaggio. Tutto si deciderà a Portimao in un week end a dir poco rovente. Aprilia e Biaggi sempre più in palla, ormai il podio è una costante.


CHE APRILIA!Occhio a questa Aprilia ragazzi, perché l'anno prossimo con uno Spies in meno e un anno di esperienza sarà una moto che farà paura a tutti. Le ultime modifiche evoluzioni ricevute, hanno reso la RSV 4 efficacissima e molto gradita a Biaggi che la guida come se fosse ancora in sella alla sua Aprilia 250 con cui ha vinto il mondiale. Vada come vada il mondiale la in alto, per la Casa di Noale e per Biaggi questo è un anno straordinario e anche se non ha vinto (terzo e secondo) Biaggi si merita la copertina. CHIUSURA IN BELLEZZA Intanto, per vederne delle belle, basterà aspettare il prossimo 25 ottobre. Fossi in voi investirei un piccolo budget per un volo Milano-Lisbona e andrei a vedere dal vivo quella che promette di essere una gara leggendaria, forse a livello di quella di Imola nel 2002. Anche allora si assegnava il mondiale all'ultima gara (tra Edwards e Bayliss), anche allora non c'era più tempo per fare i conti bisognava dare il gas, vincere a tutti i costi.

ALL'ULTIMA STACCATACosì sarà per Spies e Haga a Portimao, tracciato che, tra l'altro, è l'unico che l'americano conosce perchè ci ha disputato i test precampionato andando subito fortissimo. Un piccolo particolare che però può fare la differenza perché Ben Spies fino ad oggi ha praticamente sempre corso alla cieca. Un talento cristallino che però ultimamente sembra essere meno luccicante del solito e che proprio quando tutti hanno dato per scontato la sua vittoria del mondiale.TESTA AI GP? É da Imola (o da quando ha deciso di andare in Moto GP?) che Spies non sembra più così imbattibile come lo era stato fino a quel momento. In Francia sembrava tornato tutto a posto con una pole position stratosferica e invece sono arrivate altre impreviste difficoltà. In Gara1 Spies è partito a bomba ma non è riuscito a scappare e alla fine ha dovuto metterci molto del suo per tenere a bada il rientro di un arrembante Haga. In Gara2 invece l'azzardo di cambiare gomma posteriore si è rivelato un grave errore e mentre Haga voleva verso la vittoria Spies arrancava in quarta posizione cercando di limitare i danni.

DIFFERENZE DI SQUADRA Ora, a Portimao ogni risultato è possibile, ma la gara di Magny Cours ha evidenziato ancora una volta ladifferenza che c'è tra una squadra vincente (la Ducati) e una che evidentemente ancora non è attrezzata per farlo (la Yamaha), una squadra che durante la stagione ha commesso una certo numero di errori (la benzina di Monza, la rottura del leveraggio del cambio di Kyalami, la frizione di Misano) che alla fine potrebbero pesare come macigni sul risultato finale. AZZARDO PERDENTESpies, francamente, non ha colpa, ha fatto un campionato straordinario, e potrebbe ancora vincerlo. Ma se non lo vincerà comunque avrà certo da recriminare per tutti i punti che ha lasciato per strada, non per colpa sua. In questo caso è logico che la scelta di cambiare gomma è stata presa dalla squadra assieme al pilota; ma se tutti vanno da una parte e tu vai dall'altra è un segnale piuttosto evidente che stai cercando di pescare un jolly. Però non va sempre bene.

REA TRA I GRANDI Fenomeno Aprilia a parte, la gara di Magny Cours ha messo in evidenza anche le grandi capacità di guida di Jonathan Rea, ormai elevato ufficialmente al rango di talento, unico pilota Honda capace di stare davanti.Si è vista la scarsa vena di Michel Fabrizio che è stato capace a Imola di togliere punti preziosi al suo compagno ma qui non è stato capace di aiutarlo togliendo punti agli avversari diretti. E poi la BMW che dopo qualche exploit è tornata un po' nei ranghi. E adesso arriva il Portogallo, chissà cosa passerà nella testa dei due grandi avversari nei prossimi lunghissimi 15 giorni. Per loro saranno giorni molto lunghi, credetemi...

Pubblicato da Stefano Cordara, 03/10/2009
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