Ducati 1 e 2. Due doppiette che mettono (quasi) la parola fine al campionato. Haga domina Fabrizio lo insegue, Spies prima soffre poi si ritira per il cedimento del rinvio del cambio. Dal Sud Africa il campionato prende una strada ben precisa, che porta a Borgo Panigale.
BATTAGLIA PERSA, MA LA GUERRA?Cose che in Ducati non succedono perché la 1198 è moto matura figlia di anni si sviluppo e gli uomini del team Xerox la conoscono in ogni sua vite. Però, va detto, è un vero peccato. Perché in questo modo la battaglia Haga-Spies che sembrava dover infuriare da qui alla fine del campionato qui a Kyalami ha subito uno strappo che il pur fortissimo texano difficilmente riuscirà a ricucire.
IL TERZO INCOMODO Tra l'altro l'americano adesso se la deve vedere anche con Michel Fabrizio che a Kyalami ha dimostrato che i risultati di Monza non sono stati un fuoco di paglia. Michel in Sud Africa ha guidato alla grande e bene ha fatto a provarci su Haga, perché in lizza per il campionato c'è anche lui (adesso è secondo). Gli altri, ancora una volta, hanno fatto da comprimari per una lotta che era a due ed è diventata a tre. Migliorano le Honda con un Jonathan "spazzolata" Rea (incredibili le sue derapate in ingresso curva) capace di finire sul podio, e Haslam che avrebbe potuto fare altrettanto bene ma ha sbagliato troppo.
ASPETTANDO REGIS Chiudo il commento con un pensiero a Regis Laconi, sperando che dopo i primi passi avanti l'esito dell'operazione sia positivo e che presto possa tornare a far parte del circus della Superbike. Forza Regis, facciamo tutti il tifo per te!