Logo MotorBox
Moto GP:

Gran Premio del Giappone


Avatar Redazionale , il 29/09/08

15 anni fa - Gara per gara l'analisi dell'8 mondiale di Rossi

Con tre gare di anticipo, Valentino Rossi è diventato il nuovo campione del mondo della MotoGP: per il fenomeno di Tavullia è l'ottavo titolo assoluto, il sesto nella classe regina. Numeri da brividi che fanno di Valentino il pilota più forte dell'era moderna, forse addirittura di tutti i tempi. Alla faccia di chi lo dava già per finito Ripercorriamo questa stagione straordinaria, probabilmente la migliore di sempre della sua carriera, con il racconto gara per gara, le sue dichiarazioni e qualche aneddoto che non si è letto sui giornali.


GP QATAR: QUINTO In classifica: 5° con 11 punti, a -14 dal primo

E' la gara più anonima della stagione, con Valentino Rossi solo quinto al traguardo. Per certi versi è una delle sconfitte più pesanti di Valentino, perché a vincere è Casey Stoner con le Bridgestone e secondo arriva il compagno di squadra, il debuttante Jorge Lorenzo, con una Yamaha gommata Michelin. Ufficialmente, Rossi dichiara: "La realtà è che non siamo a posto, dobbiamo dimenticarci la messa a punto utilizzata negli anni passati. Iniziamo forte, ma poi da metà gara in avanti la moto si muove tanto. Sono molto veloce in staccata, ma dentro la curva faccio molta fatica. L'aspetto positivo è che il motore spinge forte e che quando siamo a posto riesco a guidare bene. Ho preso paga: ce la dobbiamo mettere in sacoccia e rifarci. Questi rivali sono molto forti, sono giovani, ma se noi siamo a posto, possiamo lottare con loro". Alla serenità pubblica, si contrappone una grande rabbia privata e Rossi, assieme ai suoi tecnici, capisce che bisogna cambiare qualcosa nella M1 per adattarla alle Bridgestone.



GP SPAGNA: SECONDO In classifica: 3° con 31 punti, a -10 dal primo

In Giappone hanno lavorato sulla M1, modificando soprattutto la ciclistica (alla fine sarà 8 mm più lungo dell'originale) e Rossi, su una pista dove la Michelin è più competitiva, comincia a prendere le misure alle Bridgestone. Valentino, questa volta, è davvero soddisfatto: "Le gomme sono state costanti fino alla fine e di questo sono contento: significa che rispetto al Qatar è stato fatto un passo in avanti e che siamo sulla strada giusta. Ci voleva un podio, per me e per la squadra: non ci salivo da tanto tempo, dall'Australia dell'anno scorso ed è stato un periodo difficile. Ma adesso sono più sereno e spero di arrivare costantemente davanti". E' un Rossi rigenerato rispetto al debutto in Qatar, molto più veloce e determinato. Agli amici confida: "Per il mondiale, ci siamo anche noi".



GP PORTOGALLO: TERZO In classifica: 3° con 47 punti, a -14 dal primo

E' un altro GP difficile per il fenomeno di Tavullia, perché all'Estoril le Michelin sono nettamente migliori. Valentino deve subire la mortificazione del successo di Lorenzo, sul gradino più alto del podio dopo solo tre gare in MotoGP. Ma il confronto con gli altri piloti Bridgestone è tutto a favore di Rossi, che sa anche, perché glielo hanno detto i tecnici degli pneumatici giapponesi, che le gare problematiche sono teoricamente finite. Rossi, però, è naturalmente un po' contrariato e fa alcune valutazioni un po' polemiche: "Il passo in avanti fatto dalla Michelin in così poco tempo è veramente incredibile, nessuno se lo poteva aspettare. E questo fa sorgere un sacco di dubbi sul comportamento della Michelin l'anno scorso: forse si erano presi un anno di vacanza...Per quanto riguarda Lorenzo, ci deve ringraziare per il bel lavoro di messa a punto che abbiamo fatto in passato con la Yamaha e le Michelin. Comunque, è un pilota veramente tosto. In ogni caso, alla vigilia la Bridgestone ci aveva detto che questo sarebbe stato per loro il GP più complicato della stagione. Per questo, prima della gara avrei firmato per un podio: ma è chiaro che io sono qui per vincere...".



GP CINA: PRIMO In classifica: 3° con 72 punti a -9 dal primo

Alla quarta gara, Valentino vince finalmente il suo primo GP con le Bridgestone. È un successo fondamentale, sia psicologicamente sia tecnicamente; di fatto è la svolta del campionato. Il campione del mondo è felicissimo. "E' stato senza dubbio un periodo duro, anche perché io, fortunatamente, sono abituato a vincere. Era da settembre (GP del Portogallo, ndr) dell'anno scorso che non provavo questa sensazione: non c'è nient'altro che ti dà la stessa emozione. Da quando ho deciso di lasciare la Michelin, tutti mi stavano addosso, perché si aspettavano che io vincessi subito, come avevo fatto al debutto con la Yamaha. Ma c'è voluto un po' di tempo per adattare le Bridgestone alla M1 e adesso, finalmente, forse al bar non diranno più che ho sbagliato scelta. Questa vittoria ha un sapore particolare, è stato incredibile guidare forte dal primo all'ultimo giro e nemmeno io quasi credevo ai tempi che facevo".



GP FRANCIA: PRIMO In classifica: 1° con 97 punti, +4 sul secondo

Valentino vince la seconda gara consecutiva e torna in testa al mondiale dopo oltre dodici mesi: l'ultima volta era stato a marzo 2007, dopo aver conquistato il GP di Spagna a Jerez. A Le Mans, Casey Stoner, che Rossi considera (e ha sempre considerato) come il suo rivale più pericoloso, ha problemi tecnici ed è molto attardato in classifica. Salendo sul gradino più alto del podio, Vale raggiunge a quota 90 successi mondiali Angel Nieto, che nel giro d'onore carica sul sellino posteriore della sua M1. "E' un momento storico, sono fra i grandi del motociclismo. Quando l'anno scorso in Portogallo vinsi l'88esimo GP ero andato da Nieto e gli avevo detto: 'sono vicino, fra poco ti prendo!'. Gli proposi di salire con me in moto quando l'avrei raggiunto, ma lui all'inizio era piuttosto restio. Poi si è convinto ma, da allora (settembre 2007, ndr) è passato un sacco di tempo. Fare il giro insieme a lui, tra l'altro sulla stessa pista dove conquistò la sua ultima gara, è stato veramente fantastico. Non è male, 180 vittorie sulla stesso moto: è stato un bel momento".



GP ITALIA: PRIMO In classifica: 1° con 122 punti, +12 sul secondo

Al Mugello, Valentino Rossi è imbattuto dal 2002 e si conferma imbattibile anche con la Yamaha gommata Bridgestone. E' la prima mini fuga in campionato, anche se il GP d'Italia fa vedere uno Stoner in crescita. Per l'occasione, Vale sfoggia uno strepitoso casco realizzato, come sempre, dall'amico Aldo Drudi, con raffigurata la sua faccia quando arriva alla S. Donato, la prima curva del circuito toscano, quando a 325 km/h devi iniziare a frenare. "Per un pilota, il sogno di vincere il GP di casa è secondo solo a quello di conquistare il mondiale: io sono molto fortunato, perché qui sono già salito nove volte (considerando anche i successi in 125 e 250, ndr) sul gradino più alto del podio"



GP CATALUNYA: SECONDO In classifica: 1° con 142 punti, +7 sul secondo

In una gara dominata dal primo all'ultimo giro da Daniel Pedrosa, il pilota della Yamaha, solo nono in prova, si deve accontentare del secondo posto davanti a Casey Stoner, rivincita (parziale) della sconfitta subita dall'australiano nel 2007. Dani si dimostra un avversario tosto e difficile da battere quando il pacchetto moto-gomme funziona bene, ma Rossi, al di là delle dichiarazioni di circostanza, non sembra troppo preoccupato dello spagnolo. "Dopo i problemi in prova, il mio obiettivo era salire sul podio. L'ho raggiunto al termine di una gara estremamente divertente. Ma per battere Pedrosa sarebbe stato necessario partire dalla prima o, al massimo, dalla seconda fila".



GP GRAN BRETAGNA: SECONDO in classifica: 1° con 162 punti, +11 sul secondo

A Donington, una delle piste favorite di Rossi, dove nel 2000 vinse il suo primo GP in 500, inizia la striscia vincente di Casey Stoner, tornato apparentemente imbattibile come accadeva nel 2007. Valentino chiude al posto d'onore, ma è piuttosto scocciato per la superiorità dell'australiano della Ducati. "Sono partito bene, sono anche riuscito a rimanergli attaccato per qualche giro, ma in alcuni parti della pista perdevo troppo. Specie nelle ultime due curve, che ho provato a percorrere in tanti modi differenti, ma Stoner mi andava sempre via. Abbiamo preso paga e non vedo l'ora di tornare in pista per la rivincita".



GP OLANDA: UNDICESIMO In classifica: 2° con 167 punti, -4 sul primo

Il GP della rivincita si trasforma in quello della caduta alla quarta curva del primo giro, con Valentino tradito dalla foga di non perdere troppo terreno nelle fasi iniziali della corsa, da sempre favorevoli a Casey Stoner. Rossi perde anche il primato in classifica generale, superato da Pedrosa e, soprattutto, vede ridursi il vantaggio sul campione del mondo in carica. A fine gara si prende ufficialmente le colpe per l'errore commesso, ma dentro al box sottolinea con decisione le difficoltà della Yamaha in partenza. "Ero molto adirato per l'errore commesso e avevo così tanta rabbia in corpo che se la moto non fosse ripartita sarei andato avanti a piedi... E' stato un doppio smacco, perché senza la scivolata avrei potuto addirittura dare fastidio a Stoner, mentre così gli ho permesso di prendere ancora più fiducia nelle sue forze".



GP GERMANIA: SECONDO In classifica: 1° con 187 punti, +16 sul secondo

La caduta di Daniel Pedrosa, mentre era al comando, permette a Valentino di tornare in testa al mondiale, ma il terzo successo consecutivo permette a Casey Stoner di portarsi a 25 punti da Rossi. Il pilota della Yamaha è scocciato per la striscia vincente del rivale della Ducati. "Considerando che partivo dalla terza fila, il secondo posto è un ottimo risultato, specie considerando che mi ha permesso di riportarmi al comando dopo l'errore di Assen. In queste ultime gare, però, Stoner e la Ducati sono stati più veloci e bisognerà assolutamente fare qualcosa per colmare il divario". Parole che,inequivocabilmente, confermano il malessere di Valentino.



GP USA: PRIMO In classifica: 1° con 212 punti, +25 sul secondo

E' il GP decisivo della stagione, fondamentale per la vittoria finale di Valentino Rossi. Dopo tre successi consecutivi, Casey Stoner sembra infatti imbattibile anche a Laguna Seca, dove in prova rifila a Rossi regolarmente sei, sette decimi al giro.

Sabato sera, Valentino sembra avvilito. "Vado fortissimo, sono andato bene anche con le gomme da tempo, ma lui è ancora più veloce". Nel paddock, l'opinione comune è che Rossi conquisterà il mondiale, ma Stoner è superiore. Una voce che, naturalmente, arriva anche alle orecchie del campione italiano, che non può accettare un simile "affronto". Trovata una migliore messa a punto nel warm up, Valentino parte in gara con un solo obiettivo: non far scappare Casey, costringerlo al corpo a corpo. Il GP si trasforma in una sfida spettacolare ed entusiasmante, che raggiunge il massimo al quarto giro, quando Rossi supera Stoner al Cavatappi, mettendo addirittura le ruote sulla terra.

Casey è sorpreso e si innervosisce, sbaglia una frenata e va lungo, tagliando poi il traguardo in seconda posizione. Per Vale è l'apoteosi, uno dei trionfi più belli di sempre. "E' sempre difficile fare queste classifiche, anche perché, fortunatamente, in questi anni ho disputato tante gare avvincenti. Ma è sicuramente una delle cinque vittorie più belle, perché Stoner è un avversario davvero tosto. E il sorpasso al Cavatappi è il più bello della mia carriera: lui ha frenato molto sotto alla curva, io ancora di più, tanto che ho messo le ruote nella terra. I primi 20 giri sono stati senza respiro e quando lui ha sbagliato ho potuto tirare un sospiro di sollievo: stavamo andando così forte che avevo gli occhi attaccati alla visiera...".



GP REP.CECA: PRIMO In classifica: 1° con 237 punti, +50 sul secondo

Il successo di Laguna Seca è stato fondamentale soprattutto a livello psicologico e a Brno, dopo la pausa estiva, si capisce perché. Dopo aver dominato, come al solito, le prove, Stoner parte in gara a testa bassa, desideroso di accumulare subito un po' di vantaggio su Rossi, per evitare una sfida carena contro carena come quella degli Stati Uniti. Prende subito tre secondi di margine, ma non riesce comunque a scrollarsi di dosso Valentino e finisce per esagerare, finendo a terra al settimo giro. Il mondiale è virtualmente chiuso. "Questa volta non mi sarebbe scappato, perché dopo aver perso un secondo al primo giro, mi stavo avvicinando e la mia scelta di gomme era migliore. Ha temuto che mi avvicinassi, ha forzato di più e a commesso un errore". Stoner è in crisi anche fisicamente, perché lo scafoide rotto e operato nel 2003 non è mai guarito da allora e l'australiano soffre in modo evidente.



GP SAN MARINO: PRIMO In classifica: 1° con 262 punti, +75 sul secondo

A Misano, a due passi da casa di Valentino Rossi, si ripete esattamente quanto successo a Brno, con Stoner che vola via mentre al comando forza esageratamente il ritmo. Valentino vince facile e raggiunge a quota 68 successi nella classe regina un mito come Giacomo Agostini. "In Rep. Ceca ero sicuro che l'avrei preso, qui, sinceramente, non so se ce l'avrei fatta, anche se avevo un buon passo. Stavamo andando fortissimo e dopo lo strappo iniziale, probabilmente Stoner voleva darmi un altro tirone, ma ha frenato un po' troppo tardi e gli si è chiuso lo sterzo. A certi livelli è facile commettere degli errori e un conto è avere alle spalle Vermeulen (secondo nel 2007 a Misano, ndr), un altro Valentino Rossi con la Yamaha. In ogni caso, rimane un avversario forte, anche se ha fatto due errori in altrettanti GP. Sapevo benissimo che quest'anno per battere Stoner ci sarebbe voluto il miglior Valentino di sempre e ho pensato a molti modi per riuscirci. La gara della svolta è stata sicuramente quella di Laguna Seca, perché dopo Barcellona la Ducati aveva fatto un netto passo in avanti, Stoner aveva vinto tre gare di fila e sembrava un ufo. Ma, evidentemente, negli Usa qualcosa si è incrinato nella sua testa".



GP INDIANAPOLIS: PRIMO in classifica: 1° con 287 punti, +87 sul secondo

Su una pista nuova per tutti, il favorito sembra essere Casey Stoner, da sempre il più veloce a trovare il limite e a imporre il suo ritmo. Ma il campione del mondo è evidentemente in crisi e nemmeno la pioggia della domenica, da sempre la condizione dove ha sempre avuto più vantaggio, gli da una mano. Valentino, nonostante un vantaggio in classifica imbarazzante, non ha paura a forzare il ritmo e in rimonta conquista anche Indianapolis, in una gara interrotta a otto giri dal termine a causa della pioggia e del vento fortissimi. Il mondiale è ancora aperto solo per la matematica. "All'inizio della stagione ero considerato un pilota vecchio, finito, quasi disperato... Le cose nello sport cambiano molto velocemente e, appunto per questo, quando si è sereni e si ha una moto competitiva, insomma quando c'è il potenziale per vincere, bisogna portarla a casa".


GP GIAPPONE: PRIMO CAMPIONE DEL MONDO CON 312 PUNTI, +92 sul secondo

Un'altra gara capolavoro, un altro trionfo alla Rossi: partenza non eccezionale e rimonta fantastica, con i sorpassi a Lorenzo, Pedrosa e infine Stoner, che da degno campione del mondo ha lottato fino alla fine, confermandosi pilota eccellente. Se non ci fosse stato Casey, Valentino avrebbe avuto vita decisamente più facile. "Un campionato così lo volevo conquistare vincendo anche la gara, come è successo nel 2001 o nel 2004, i miei mondiali più belli. Assieme al primo titolo ottenuto con la Yamaha, questo è il più significativo, perché dopo due anni di sconfitte molti mi davano già per finito. Ho dimostrato che non è così e per questo ho lottato con tutte le mie forze, con una concentrazione superiore che in passato. E' bello tornare a provare certe sensazioni: il 2006 e il 2007 sono stati anni difficili, ma mi hanno fatto crescere, perché ho imparato a perdere. Adesso l'obiettivo è conquistare altre vittorie prima della fine del campionato".


Pubblicato da Giovanni Zamagni, 29/09/2008
Gallery