Ben Spies protagonista nel bene e nel male in Olanda. Fenomenale in gara 1, butta tutto in gara 2 con un errore ai primi giri. Haga allunga in campionato, ma la copertina va a Haslam, privato d'assalto, velocissimo e addirittura terzo in Campionato.
SUEPERBEN A METÀ E Spies, l'ha vinta. L'americano insomma non voleva solo vincere e accorciare le distanze dal capofila del Campionato, voleva colpire psicologicamente il giapponese. Che, infatti, quel sorpasso non l'ha preso per niente bene. Peccato che Spies poi abbia buttato via tutto in gara due, tre ore dopo. Partito a razzo, Elbowz si è steso quasi subito lasciando di fatto strada libera ad Haga, che ora si è allontanato ancora di più.
PISTA VECCHIA=SPETTACOLO Anche se rivista, quella olandese resta una pista "vecchio stampo", di quelle non disegnate dal computer. Ad Assen ci sono curve ultraveloci da raccordare, dove se sbagli a calcolare la linea sei fatto (chiedere a Spies per conferma) e non i soliti insulsi rampini da stop and go. Su queste piste (come Donington, o Phillip Island) chissà perché lo spettacolo è sempre assicurato.
HASLAM IL FENOMENO La favola della Superbike continua per questo bravissimo figlio d'arte che con un team privato tutto nuovo (Stiggy) e una Honda preparata alla perfezione (il motore è realizzato dalla Oral Engineering di Mauro Forghieri) si permette di mettere dietro fior di ufficiali, compresa la corazzata Ten Kate mai in affanno come quest'anno (Rea comunque si è difeso).
GLI SCONFITTI Chi esce con le ossa rotte da Assen è invece Fabrizio, lontano dai primi in Gara 1 e sfortunatissimo in Gara 2 quando ha rotto il cambio all'ultimo giro mentre era terzo. Anche la BMW fa fatica e la Suzuki non ha molto da sorridere: Neukirckner era molto veloce ma prima ha sbagliato e poi è stato "accomodato fuori" da Fabrizio che lo ha passato senza troppi complimenti alla velocissima esse dopo il rettilineo più veloce.