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Gran Premio d'Olanda


Avatar Redazionale , il 25/04/10

14 anni fa - Con una doppietta perentoria, Rea torna prepotentemente in gioco per il Mondiale. La BMW è sempre più consistente, la Ducati sempre più in affanno.

Con una doppietta perentoria, Rea torna prepotentemente in gioco per il Mondiale. La BMW è sempre più consistente, la Ducati sempre più in affanno.


IL LAUREATO Assen, l'università della moto. Dicono che chi vince qui entri di diritto nell'Olimpo dei campioni. Se poi chi vince dopo due gare come quelle che abbiamo visto oggi oltre alla laurea si guadagna anche il Master… La Honda Ten Kate sbanca sulla pista di casa e questo potevamo anche aspettarcelo, Rea con la sua guida spericolata ha dato spettacolo in superpole e in gara.

GARE-SPETTACOLO Ma gli attori protagonisti ad Assen, dove abbiamo visto gare degne della 125 con cambi di posizione continui e sorpassi da paura, sono stati davvero molti, da un Camier pazzesco (anche nel volo di gara 2) a Smrz, Haslam, Toseland e soprattutto a Corser, che dopo l'arrivo di Tardozzi sembra ringiovanito di vent'anni. La BMW non è ancora pronta per vincere, l'usura eccessiva delle gomme la penalizza verso fine gara, ma quando è tutto ok può stare davanti a tutti come ha dimostrato ad Assen. Insomma un altro protagonista si aggiunge alla già nutrita schiera dei papabili per una "vittoria di tappa" come se non ce ne fossero già abbastanza.


CAMBI AL VERTICE Ricordiamo che in 8 gare fino ad oggi abbiamo avuto sei vincitori diversi con 4 moto diverse. Più equilibrio di così si muore. Intanto, pollicino Haslam mette in saccoccia ancora qualche punto prezioso per la classifica anche se in gara 1 ha sofferto di problemi ai freni ed ha dovuto lottare per prendere 5 punti; pareva che Biaggi potesse avvantaggiarsene, ma in gara 2 sistemata la moto Haslam ha dovuto cedere al solo Rea dimostrando una consistenza che nessuno fino ad oggi è riuscito ad avere.

LA PRIMA DI CAMIER L'Aprilia si consola con il primo podio mondiale di Camier, ragazzone terribile sempre più veloce ma ancora un po' troppo incline all'errore. Caduta a parte, l'inglese è stato molto veloce per tutto il week end al contrario di Biaggi che certamente lascia l'Olanda con parecchio amaro in bocca. Anche perché portar via 20 punti a un Haslam così non è uno scherzo. Leon è motivato, guida bene sbaglia poco o niente. Non avesse avuto i problemi ai freni in gara 1 probabilmente sarebbe ancora più avanti. Vedremo se la velocissima pista di Monza potrà girare la situazione a favore del romano.


SPROFONDO ROSSO Chi invece dovrà farsi un bell'esame di coscienza è la Ducati ufficiale, una squadra che sembra davvero aver perso la bussola. Piloti demotivati e sempre indietro in griglia, gare opache e ad Assen anche problemi tecnici. E con un problema in più, le Ducati non ufficiali che volano in superpole e anche in gara. Dopo la vittoria di Valencia ci si aspettava un Haga carico (l'anno scorso qui una gara l'ha vinta) invece è tornato nell'ombra, mentre si continuano a non comprendere i problemi di Fabrizio che dopo la scivolata in superpole di Portimao sembra aver perso completamente la fiducia nella moto. In gara due è finito dietro anche a Luca Scassa che guida una privatissima 1098 R. È meglio che a Borgo Panigale diano una scossa a tutto il team altrimenti la stagione si prospetta molto pesante.

TOSELAND IN CRESCITA Fiammate anche dalla Yamaha, Toseland sembra sempre più a suo agio con la R1, anche se all'inizio della stagione pareva schiacciato dalle prestazioni di Crutchlow. I fatti dicono che, al contrario di Crutchlow, da tre gare il pianista sale stabilmente sul podio e sta, anche lui, scalando la classifica. Ne vedremo delle belle, e se volete vederle da vicino l'appuntamento è per il week end del 9 maggio. La Superbike passa da Monza, se siete in zona fateci un salto…


Pubblicato da Stefano Cordara, 25/04/2010
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