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MotoGP 2009:

Gran Premio d'Italia


Avatar Redazionale , il 31/05/09

14 anni fa - Rossi scende dal trono del Mugello, il "golpe" riesce a Stoner e Lorenzo, proprio quelli che lui avrebbe voluto (dovuto) mettere dietro. Gara confusa, tanti sorpassi e spazio per tanti protagonisti. Pedrosa è out, il mondiale adesso è affare a tre.

Rossi scende dal trono del Mugello, il "golpe" riesce a Stoner e Lorenzo, proprio quelli che lui avrebbe voluto (dovuto) mettere dietro. Gara confusa, tanti sorpassi e spazio per tanti protagonisti. Pedrosa è out, il mondiale adesso è affare a tre.


SEMPRE IL METEO Ancora una volta la pioggia, ancora una volta condizioni che cambiano le carte in tavola, che costringono ad assetti improvvisati e poi al cambio moto. Il risultato è ancora una volta una gara spettacolare piena di pathos, dove l'incertezza regna sovrana fino all'ultima curva. "Merito" del meteo ma anche merito di una pista vecchio stampo, amata dai piloti, dove non ci sono varianti idiote, dove il tracciato lo disegna la natura, dove lo spettacolo c'è sempre stato.

GRANDE GARA La gara del Mugello si chiude lasciandoci con il sorriso sulle labbra per aver assistito a una grande gara, ci lascia anche con un partecipante in meno alla lotta per il titolo (Pedrosa) e con tre galli che ne siamo sicuri si beccheranno da qui alla fine della stagione. Il gallo anziano, Valentino, vuole far capire a tutti che è ancora lui il padrone del pollaio. Ma al Mugello dove era il re incontrastato ha dovuto cedere davanti agli altri due. Una gara che mette in evidenza le difficoltà (inattese) che Rossi ha quest'anno.


LE FATICHE DI ROSSI Valentino fa più fatica dei due rivali ad essere veloce in prova, impiega più tempo degli altri a trovare un assetto che lo soddisfi pienamente, non è mai partito dalla pole, e al Mugello ha fallito anche la prima fila tirando Capirossi che gli ha soffiato la terza casella allo start proprio sulla bandiera a scacchi. E nel cambio moto del flag to flag, la sua squadra dimostra di avere forse l'unico punto debole, perché la scelta delle mescole delle slick (dura quando gli altri avevano tutti la morbida) è stata poco felice.

CONTENTO? MICA TANTO Sorride Vale alla fine nel parco chiuso, sembra contento ma chi lo conosce bene sa che contento non lo è affatto, sulla "sua" pista lui voleva vincere e mettere spazio tra se e quelli che giudica, a ragione, gli avversari più insidiosi: Stoner e Lorenzo. La distanza effettivamente adesso c'è, solo che sono gli altri ad essere davanti (90 Stoner, 86 Lorenzo, 81 Rossi) e adesso hanno due vittorie ciascuno, contro una sola di Rossi. Stoner ha corso benissimo, in grave difficoltà nella prima parte di gara, ha poi tirato fuori il meglio nella seconda parte, quella corsa con le slick, dove è andato fortissimo. L'australiano quest'anno è ancora più pericoloso, perchè non perde un colpo e quando non vince porta sempre a casa punti pesanti.


LORENZO, DI TUTTI I COLORI La gara di Lorenzo ha avuto alti e bassi, un errore da principiante nel giro di allineamento rischiava di rovinare tutto, e la partenza è stata pessima. Però stavolta il caliente spagnolo non ha perso la calma e ha trovato il bandolo della matassa passando Dovizioso al momento giusto per evitare che Valentino diventasse pericoloso. Il Mugello avrebbe comunque meritato un podio a 5 posti perché su quel podio avrebbero meritato di salire anche Dovizioso e Capirossi capaci di una grandissima gara e capaci di sopperire con il coraggio e la motivazione a limiti di moto (Suzuki) e di messa a punto (Honda).

MOMENTI DI GLORIA Però bella gara, con tanti protagonisti, che ci hanno regalato tante gare in una. Quella del Mugello quest'anno è stata una pista democratica dando a molti il loro momento di gloria. A Melandri, perfino primo per qualche tempo quando la pista era tutta da interpretare, così come Dovizioso e Capirossi che in quella che probabilmente è stata la gara con più cambi di posizione al vertice hanno avuto anche loro il momento in cui davanti non avevano nessuno.


QUANDO TUTTO NON È COMPUTER Piloti che dimostrano che nell'era delle Motogp ipertecnologiche, dove quando tutto è "normale" si martellano giri su giri precisi al millesimo, basta un evento esterno a rimescolare assetti e tarature elettroniche perchè l'uomo sia di nuovo protagonista con il suo coraggio e il suo "sentire" la moto. Fosse sempre così, le corse potrebbero essere molto diverse. E, aggiungo, belle…

Chiudo con un applauso alla 250, che ci ha regalato una delle gare più belle degli ultimi tempi con un ultimo giro fuori di testa. Grandissimi Pasini e Simoncelli, loro al Mugello, per ora, sul trono ci sono saliti.


Pubblicato da Stefano Cordara, 31/05/2009
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