Strepitosa doppietta di Biaggi che a Monza rosicchia ben 17 punti a un sempre coriaceo Haslam. Adesso tra i due ci sono solo tre punti e pare proprio che il mondiale sarà cosa loro.
TIPO TOSTO L'inglese, però, non lo scopriamo certo ora, sarà avversario tostissimo perché quando non può vincere non sbaglia e va quasi sempre a podio. Una costanza di rendimento che ha pagato anche a Monza dove la Suzuki di Leon non era tra le moto più veloci ma lui è comunque riuscito a portarla nelle posizioni che contano. Per come si stanno mettendo le cose, si preannuncia una lotta a due per il campionato.
IL TEMPIO Una pista strana Monza, come credo non ce ne siano più al mondo. E non sono solo le velocità siderali a renderla unica, ma anche la sua particolare conformazione che fa sì che si creino sempre gare incredibilmente combattute (a proposito, bella la nuova variante, che però ha fatto comunque i suoi danni..). Ecco perché qui si possono vedere gare in cui spunta qualche outsider, come ad esempio Sykes che ha portato una Kawasaki là dove non arrivava da anni.
BMW A PODIO A Monza, ci si aspettava anche il colpaccio della BMW (che effettivamente festeggia il suo primo podio mondiale con Corser) che quanto a supermotori non è seconda a nessuno. Ma di motori ultrapompati sul tracciato brianzolo non c'era solo quello tedesco. L'Aprilia ha toccato i 330 ma anche le Yamaha volavano, tanto che Crutchlow in gara 2 ha persino provato a stare davanti. Ma con un Biaggi così in forma e così poco incline all'errore la giornata non è poteva che tingersi con i colori italiani.
PRIVATI CHE FATICA Insomma per le rosse di Borgo Panigale non gira nulla per il verso giusto. In una pista dove il motore è tutto era lecito che le Ducati private potessero faticare, infatti Checa è praticamente scomparso e anche Smrz autore comunque di ottime prove ha fatto fatica. Ecco perché vedere un Luca Scassa in nona posizione non può che farci piacere e tesimoniare il potenziale incredibile di questo pilota che meriterebbe davvero una moto "giusta".
YAMAHA CHE SFORTUNA Nemmeno in Yamaha comunque possono sorridere. É evidente che la R1 sia cresciuta nelle ultime gare. Toseland, o Crutchlow o entrambi sono sempre nelle posizioni che contano. Ma Monza dice sempre male al team Sterilgarda. L'anno scorso fu la benzina a fermare Spies, quest'anno un sasso piantato nel radiatore dell'olio ha fermato Crutchlow (facendolo cadere) e intanto gli altri scappano...