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SBK 2010:

Gran Premio d'Italia


Avatar Redazionale, il 10/05/10

14 anni fa - Strepitosa doppietta di Biaggi che a Monza rosicchia ben 17 punti a un sempre coriaceo Haslam. Adesso tra i due ci sono solo tre punti e pare proprio che il mondiale sarà cosa loro.

Strepitosa doppietta di Biaggi che a Monza rosicchia ben 17 punti a un sempre coriaceo Haslam. Adesso tra i due ci sono solo tre punti e pare proprio che il mondiale sarà cosa loro.


E DUE Per la seconda volta Biaggi e l'Aprilia RSV4 stampano una doppietta nel mondiale Superbike 2010. Vincere dà sempre un gran gusto, ma farlo nel Gran Premio di Casa con una moto italiana ha di sicuro un sapore molto particolare. Un sapore che poteva essere anche più dolce se alla doppietta, al giro veloce e alla superpole Biaggi avesse aggiunto anche la leadership in classifica. Ma non si può mica avere tutto, per cui Max si dovrà "accontentare" di aver rosicchiato ben 17 punti ad Haslam, che adesso è lì a sole tre lunghezze.

TIPO TOSTO L'inglese, però, non lo scopriamo certo ora, sarà avversario tostissimo perché quando non può vincere non sbaglia e va quasi sempre a podio. Una costanza di rendimento che ha pagato anche a Monza dove la Suzuki di Leon non era tra le moto più veloci ma lui è comunque riuscito a portarla nelle posizioni che contano. Per come si stanno mettendo le cose, si preannuncia una lotta a due per il campionato.


CHI SBAGLIA PAGA Troppi gli errori degli altri per poter ambire al titolo quando in pista c'è chi non sbaglia un colpo. Rea, ad esempio, si era rilanciato alla grande sulla pista di casa ma qui ha infilato due zeri con due botti clamorosi. Resta sempre terzo in classifica ma è lontano e recuperare è sempre più dura.

IL TEMPIO Una pista strana Monza, come credo non ce ne siano più al mondo. E non sono solo le velocità siderali a renderla unica, ma anche la sua particolare conformazione che fa sì che si creino sempre gare incredibilmente combattute (a proposito, bella la nuova variante, che però ha fatto comunque i suoi danni..). Ecco perché qui si possono vedere gare in cui spunta qualche outsider, come ad esempio Sykes che ha portato una Kawasaki là dove non arrivava da anni.

BMW A PODIO A Monza, ci si aspettava anche il colpaccio della BMW (che effettivamente festeggia il suo primo podio mondiale con Corser) che quanto a supermotori non è seconda a nessuno. Ma di motori ultrapompati sul tracciato brianzolo non c'era solo quello tedesco. L'Aprilia ha toccato i 330 ma anche le Yamaha volavano, tanto che Crutchlow in gara 2 ha persino provato a stare davanti. Ma con un Biaggi così in forma e così poco incline all'errore la giornata non è poteva che tingersi con i colori italiani.


ROSSO CUPO Colori che, ancora una volta non sono stati purtroppo quelli della Ducati, che, ammettiamolo, non sta passando un buon periodo e ha però anche una bella dose di sfiga che l'accompagna. Ad Assen Haga si è dovuto ritirare per la rottura di un motore nuovo, a Monza Fabrizio è stato coinvolto in una caduta.

PRIVATI CHE FATICA Insomma per le rosse di Borgo Panigale non gira nulla per il verso giusto. In una pista dove il motore è tutto era lecito che le Ducati private potessero faticare, infatti Checa è praticamente scomparso e anche Smrz autore comunque di ottime prove ha fatto fatica. Ecco perché vedere un Luca Scassa in nona posizione non può che farci piacere e tesimoniare il potenziale incredibile di questo pilota che meriterebbe davvero una moto "giusta".

YAMAHA CHE SFORTUNA Nemmeno in Yamaha comunque possono sorridere. É evidente che la R1 sia cresciuta nelle ultime gare. Toseland, o Crutchlow o entrambi sono sempre nelle posizioni che contano. Ma Monza dice sempre male al team Sterilgarda. L'anno scorso fu la benzina a fermare Spies, quest'anno un sasso piantato nel radiatore dell'olio ha fermato Crutchlow (facendolo cadere) e intanto gli altri scappano...


Pubblicato da Stefano Cordara, 10/05/2010
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