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Foggy Petronas FP1


Avatar Redazionale , il 28/10/03

20 anni fa -

Gira che ti rigira l'hanno fatta per davvero. La fiammeggiante Foggy Petronas in versione stradale è definitivamente pronta. Stretta parente della moto che ha infiammato (e non per modo di dire) il mondiale Superbike, sarà realizzata in serie limitata per i soliti ricconi dal polso snodato. Prezzo: 45.000 dollari.

MADE IN MALAYSIA Come il televisore, l’asciugacapelli, il telefonino, la scarpa da running. La tecnologia e la manodopera del Far East fanno passi da gigante, e in Malesia il progresso corre, corre veloce grazie ai giacimenti petroliferi che zampillano oro nero e fanno tornare fiumi di dollari nella terra di Sandokan. Così arrivano le torri più alte del mondo, la formula uno e adesso anche le moto.

PAPERONI La Petronas ha tanti soldi e li spende "divertendosi" a correre con i motori. Foraggia abbondantemente la Sauber e quando sente odore di dollari anche nella neonata moto GP, si mette a costruire una moto da vendere al migliore acquirente. Peccato che non la voglia nessuno, anche perché il prezzo è fuori da ogni logica per i team del motomondiale: 25 miliardi di vecchie lire.

CHI FA DA SE'... Quindi la Petronas fa da sé. Ma parte dal "basso", scegliendo la Superbike. Accordo con Carl Fogarty che cede addirittura il suo "nomignolo" e il suo logo con gli occhi arrabbiati. Firma del contratto con l’australiano Troy Corser e l’inglese James Haydon e comincia l’avventura. Solo che il regolamento Superbike impone che le moto siano derivate dalla serie.

PRONTA DA VENDERE

Ma la FP di serie dov’è? Arriverà a fine campionato giurano dalla Petronas e strappano una delega al regolamento che gli permette di correre nel Mondiale SBK senza avere una moto di serie, peraltro con risultati altalenanti (Corser 12° in campionato, miglior piazzamento 5° in Australia) e dove la Foggy-Petronas si fa notare più per le poderose fiammate dallo scarico che per le prestazioni assolute. Ma la promessa l’hanno mantenuta. E la FP-1 stradale è arrivata davvero. Presentata in Malesia, manco a dirlo, in pompa magna

SOLO PER CENTO

La FP-1 va a inserirsi nell’ormai affollato mondo delle moto limited, quelle con la targhetta numerata e dai prezzi da paperone. 150 esemplari prodotti, solo 100 in vendita alla ragguardevole cifra di 45.000 dollari (circa 40.000 €), disponibili da Marzo 2004 e prenotabili su internet al sito www.fp-1.com .

RACING REPLICA I collezionisti staranno facendo bollire già il mouse. In fondo è un pezzo raro e, almeno esteticamente, assolutamente simile alla versione racing. Anche se tecnicamente la FP1 stradale non si distacca da soluzioni tradizionali. Il motore è un tre cilindri in linea inclinato in avanti di 17° cilindrata totale 899,5 cc.

UN TRENO NEL MOTORE

Ha la distribuzione comandata da un treno di ingranaggi, con quattro valvole per cilindro e le caratteristiche dell’albero motore controrotante e del cambio estraibile. Tre corpi farfallati da 55 mm danno da bere ai rispettivi cilindri, mentre la centralina di gestione elettronica è della italianissima Marelli, il che in una moto che nasce in quella che sta diventando la nuova patria del chip fa un po’ sorridere.

TRE IN UNO

Non certo eclatante la potenza: 95 kW (129,2 cv) a 10.000 giri con una coppia massima di 92 Nm a 9700 giri, mentre piuttosto scenografico è lo scarico 3-1-3 con le tre aggressive bocche da fuoco che sbucano da sotto il codino. C’è da sperare che la FP1 stradale non sia un lanciafiamme come la versione racing. Altrimenti, al semaforo statele lontani.

FRENI ITALIANI

Partner Italiani anche per i freni, gli immancabili Brembo a quattro pastiglie anche se qui la Superbike malese è rimasta un po’ indietro visto l’arrivo ormai generalizzato delle pinze radiali anche su moto meno costose.Quasi scontata, poi, anche la presenza delle sospensioni Ohlins (forcella con steli da 43 mm) e dei cerchi in alluminio forgiato realizzato in collaborazione con la OZ.

PRIMA AI MALESI 175 kg a secco sono distribuiti su 1.420 mm di interasse, numeri tutto sommato canonici anche perché la FP1 a quanto pare rinuncia alle sovrastrutture in carbonio. Se vi interessa farete meglio a correre, la precedenza nella gara alla prenotazione sarà data agli appassionati Malesi e Inglesi.


Pubblicato da Stefano Cordara, 28/10/2003
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