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Anteprima:

Aprilia Atlantic Sprint


Avatar Redazionale , il 08/02/05

19 anni fa - L'Atlantic si dà un tono sportivo

Aprilia piazza un altro colpo dei suoi e aggiunge un tassello alla famiglia Atlantic. Il più sportivo, perché con Atlantic Sprint unisce la bella guida del 250 alla grinta del motore 500. Un urban dragster a cui piace anche viaggiare.

INCONTENTABILI Bello il 250, ma vorrei qualcosa di più come prestazioni. Comodo il 500 ma in città e un po' troppo grosso. Siccome il mondo dei mai contenti è quantomai popolato, chi costruisce scooter si deve dare un gran daffare per cercare di accontentare tutti quanti. Mica facile trovare la giusta via di mezzo tra agilità cittadina e prestazioni, ma forse non è impossibile... Ci era arrivata per prima Suzuki con il suo Burgman, poi raggiunta da Yamaha con il Majesty, con Piaggio che ha piazzato il colpo Beverly 500, a lungo il più venduto. Insomma in questa fascia di cilindrata e prezzo si sta giocando una bella battaglia.

LA VIA DI MEZZO

E Aprilia, che non è abituata a restare "scoperta" nei segmenti che contano, s'inventa l'Atlantic Sprint, variazione "sportiva" sul tema Atlantic. Se due 500 Aprilia in listino fino ad oggi hanno sempre dovuto scontare le dimensioni ben poco urbane, ecco che lo Sprint gioca invece la carta dello scatto, dell'agilità, degli ingombri limitati, delle prestazioni semaforo-semaforo.

SPRINTOSO

Probabilmente in questo sarà imbattibile, visto che con un peso sotto i 200 kg (199 per l'esattezza) e un motore capace di 37,4 cv (un po' meno dello Scarabeo, probabilmente per una differente cassa filtro) ha un rapporto peso potenza assolutamente invidiabile. Pertanto saranno proprio le prestazioni ad essere il punto di forza di questo scooter.

SCHIENA ROBUSTA

Inutile girarci troppo intorno, a prima vista lo Sprint pare un Atlantic 250, anabolizzato dal Piaggio Master 500 quattro valvole ad iniezione che già equipaggia gli altri due maxi di casa Aprilia. Invece, sovrastrutture a parte, in comune con il 250 c'è ben poco, perché tutta la ciclistica è stata irrobustita per sopportare meglio le sollecitazioni impresse dal nuovo motore. Telaio rinforzato, nuova forcella con steli da 35 mm, e un paio d'ammortizzatori a gas regolabili su 5 posizioni promettono di regalare ad Atlantic Sprint la stessa bella guida che ha conquistato tutti i possessori dell'"Atlantichino". Cambiano anche le ruote, che crescono fino ai 14 pollici con pneumatici ribassati e di grande sezione (120/70 davanti, 140/60 dietro).

FRENI GROSSI

E lievita anche l'impianto frenante con il disco anteriore da 260 mm e il posteriore da 220 mm, sempre frenati dal noto sistema di frenata integrale. L'arrivo del motore 500 ha inoltre provveduto ad allungare di parecchio l'interasse che da 1.470 mm passa a 1.550 mm a tutto vantaggio della stabilità alle alte velocità che lo Sprint promette. Dunque, estetica a parte, è proprio un altro scooter. Anche, se a guardarlo bene, esteticamente qualcosa di diverso c'è, come nelle pance laterali, ad esempio, che si sono accorciate per lasciar spazio al motorone.

STESSI INGOMBRI, STESSO SPAZIO

Non cambia lo spazio sottosella, invece, perché, sebbene il motore sia un po' più ingombrante, gli ingegneri Aprilia sono riusciti a ricavare un piccolo vano nel guscio posteriore in mezzo ai due fari, pareggiando così il conto. Aumenta invece la capacità del serbatoio, adesso di 15 litri. La promessa quindi è quella di un mezzo leggero, agile, facile da guidare ma con prestazioni al top della categoria 500 mono.

BATTAGLIA DURA Inutile dire che i competitor con cui Atlantic Sprint si andrà a confrontare sono proprio i vari Majesty 400, X9, Burgman, e anche il futuro Kymco Xciting. Intanto pare che "il Noalese" giocherà molto bene le sue carte, con un prezzo molto competitivo (non dichiarato ufficialmente ma dovrebbe essere inferiore ai 5.300 euro), nonostante una dotazione di tutto rispetto, che comprende l'antifurto elettronico con telecomando e la predisposizione alla motoradio e interfono. Arriverà a Marzo.

Scheda tecnica

Tipo motore Monocilindrico, quattro tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione a 4 valvole con albero a camme in testa (SOHC)Carburante Benzina Senza PiomboAlesaggio e Corsa 92 x 69 mmCilindrata 460 ccRapporto di compressione 10,5:1 Potenza max 27,5 kW (37,4 cv) a 6.750 giri Coppia max 42 Nm a 5.500 giri Alimentazione Iniezione elettronica Accensione Elettronica CDI con anticipo automaticoAvviamento ElettricoGeneratore 12 V - 380 W

Lubrificazione

A carter umido, circolazione forzata con pompa meccanica.

Cambio Convertitore automaticoFrizione Automatica centrifuga a seccoTrasmissione primaria A cinghia trapezoidaleTrasmissione finale Riduttore ad ingranaggiTelaio In acciaio ad alto limite di snervamento con struttura a doppia culla chiusa sovrappostaSospensione anteriore Forcella teleidraulica escursione ruota 105 mm diametro steli 35 mmSospensione posteriore Motore con funzione di forcellone oscillante, due ammortizzatori a gas, regolabili nel precarico su 5 posizioni, escursione ruota 90 mm. Freni Ant.: a disco d'acciaio inox Æ 260 mm con pinza flottante a tre pistoncini e sistema di frenata integrale.  Post.: a disco d'acciaio inox Æ 220 mm con pinza fissa a due pistoncini e sistema di frenata integrale.Cerchi In lega leggera
anteriore 3.00 x 14"
posteriore 3.75 x 14"Pneumatici Tubeless
Ant.: 120 / 70 x 14"
Post.: 140 / 60 x 14" Dimensioni Lunghezza max 2.200 mm
Larghezza max 815 mm (al manubrio)Altezza max 1.370 mm (al parabrezza)
Interasse 1.550 mm
Altezza sella 780 mm Peso a secco 199 kgSerbatoio Capacità 15 litri (riserva 2 litri)Colori disponibili Grigio Peak, Bianco Venice, Verde Sideral, Blue MainAccessori di serie

Antifurto elettronico automobilistico con telecomando
Predisposizione radio e interfono "Radio Mob Control"

Accessori

Borsa Tunnel, Telo Coprigambe, Baule street case, Parabrezza alto


Pubblicato da Stefano Cordara, 08/02/2005
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