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Lutto

Ciao Nadia, guerriera col sorriso


Avatar Redazionale , il 13/08/19

4 anni fa - Nadia Toffa sconfitta dal cancro, il ricordo del suo debutto in pista

Morta Nadia Toffa, il ricordo della sua esperienza in pista

Nadia Toffa, conduttrice de Le Iene, sconfitta dalla malattia a soli 40 anni. Il ricordo del suo debutto in pista insieme a Motorbox

IL CORAGGIO Non corri il rischio di cadere nella retorica, quando il soggetto di un pensiero è Nadia Toffa. Aveva da poco compiuto 40 anni, Nadia, conduttrice de Le Iene e inviata d'altri tempi, e ora il cancro l'ha portata via. Strappandola ai suoi familiari, ma anche a tutta una comunità che prima l'ha adorata come personaggio pubblico, e successivamente l'ha adottata come paladina di coraggio, dignità, gioia di vivere. Nadia non c'è più, ma il suo esempio ne fa una creatura immortale.

IL SORRISO Non c'è retorica nella testimonianza che la Redazione vuole ora condividere con tutti coloro che alzandosi questa mattina, dalla tv o dal display del proprio smartphone hanno ricevuto una notizia tanto triste. Nadia Toffa morta, nemmeno i Guerrieri talvolta sconfiggono un male oscuro. Perché è nel Guerriero, e non nel malato, che Nadia si è identificata fino all'ultimo dei propri giorni. Se affronti il nemico a testa alta, se nella paura trovi il tuo alleato, se del sorriso non sai fare a meno pure quando indossi una parrucca, puoi perdere lo scontro fisico, ma vinci una battaglia ben più grande, quella spirituale. Grazie, Nadia, per avercelo insegnato.

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L'ENTUSIASMO Anche Motorbox ha avuto il privilegio di conoscerla. Settembre 2015, Nadia come ospite della rassegna "Master Driver", qui il simpatico servizio allora realizzato all'autodromo di Monza. Per un giorno, Nadia fece parte della squadra e contagiò l'intero team col suo entusiasmo, la sua autoironia, la sua bellezza di giovane donna, ma soprattutto di persona vera. Guidò in pista una Jaguar F-Type AWD e impressionò per il suo piglio impavido, lei che tuta e casco non li aveva mai indossati. Nadia era una debuttante, ma sulla Sopraelevata mica alzava il piede. In seguito, il suo valore lo ha mostrato in prove ben più spaventose.

LA FORZA Caparbietà, sincerità, forza interiore. La sua capacità di mettersi in gioco, da lì a poco sarebbe diventata una necessità. E l'avrebbe trasformata in un simbolo. Vogliamo ricordarla così, Nadia versione "racing" che si diverte su una Jaguar e trasmette tutta la felicità di assaporare l'attimo e imparare cose nuove. La lezione di non prendersi troppo sul serio, perché una gara in pista non è niente, messa a confronto con la corsa a ostacoli contro la malattia. Ciao super Nadia, nostra campionessa.


Pubblicato da La Redazione, 13/08/2019
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