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F1 2002: Jordan EJ12


Avatar Redazionale , il 22/02/02

22 anni fa -

C'è da augurarsi che non sia un pacco, che non si cali troppo nel ruolo facendosi influenzare in modo eccessivo dal nuovo sponsor. Già che dalle fiancate svetta la scritta DHL e già che per la presentazione, di oggi, è stato ricreato uno scenario tipo spedizione celere da pony express. Che portava la monoposto gialla, appunto.

Una cosa in grande per celebrare l’ingresso tra i contribuenti di un colosso dei pacchi: hangar dell’aeroporto di Bruxelles, aereo, rigorosamente bianco e amaranto DHL, in volo (si trattava chiaramente di un filmato) con atterraggio annesso: fumo, effetti speciali, roba da David Copperfield, e il boeing si ritrova lì di fronte al parterre di giornalisti increduli ed estasiati, con la EJ12 che esce dal ventre a mo' di cavallo di Troia.

La presentazione di uno sponsor quindi? Non proprio: dietro alle scritte c’è la macchina che partecipa al mondiale 2002, gialla con le note trombette della Deutsche Post – sempre per rimanere nell’ambiente spedizioni – e le novità volute da direttore tecnico Eghbal Hamidy, come il muso nuovo, con la V rovesciata che si differenzia dalla maggior parte delle concorrenti e le sospensioni ridisegnate, i comignoli che sbucano verticali dai fianchi, le appendici aerodinamiche che chiudono la coda.

Sereno e soddisfatto Eddy Jordan, dietro a occhiali e pizzetto brizzolato,

affiancato dai due piloti: Giancarlo Fisichella e Takuma Sato. Contento il romano di essere tornato a casa – era suo il volante della gialla nel 1997 – e fiducioso sull’annata, voglioso di dimostrare il proprio talento il venticinquenne giapponese, che non ha nessun grado di parentela con la monovolume della Daewoo, e che fino a sei anni fa correva in bicicletta nelle gare interregionali del Sol Levante. Quindi kart, Formula Opel e F3, nel giro di un lustro, poco più.Sotto il giallo il nuovo motore Honda: si chiama RA002E ed è un dieci cilindri a V di 3000 cc di cilindrata, da 800 cavalli di potenza – forse qualcosa in più – a 17000 giri al minuto, abbinato al cambio sequenziale elettroidraulico a sette rapporti più retromarcia, sviluppato sulla base di quello della scorsa stagione. Gli pneumatici rimangono firmati Bridgestone.
Pubblicato da Ronny Mengo, 22/02/2002
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