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Prova su strada

Guida alla 24 ore di Le Mans


Avatar Redazionale , il 12/06/02

21 anni fa -

Si parte sabato alle 16.00 e si termina il giorno dopo alla stessa ora. Come sedici Gran Premi di Formula tutti d'un fiato: trecentoventuno giri consecutivi del massacrante circuito francese per un totale di 5007chilometri, che diviso 24 fanno 208,6 chilometri ogni ora, pit stop compresi.

Numeri record per la gara più massacrante e spettacolare del mondo,

Cadillac LMP02palestra per nuove sperimentazioni tecniche e ambitissimo alloro per le case ufficiali schierate: non sarà il titolo mondiale costruttori e piloti della Formula Uno, ma vincere a Le Mans porta vagonate di riconoscimenti tecnici e inimmaginabili ritorni di immagine sul marchio, compresi tutti i prodotti che portano sul cofano lo stesso nome. Chiedere conferma all'Audi, prima assoluta negli ultimi due anni e candidata al terzo podio consecutivo nel 2002. Audi R8

Cinquanta gli equipaggi al via, con tre piloti ognuno. I cambi si possono effettuare durante i rifornimenti di carburante. È lecito praticamente qualsiasi intervento sulla vettura, ad eccezione della sostituzione del motore e (deo gratias) del telaio. Sulla Pit-Lane possono intervenire sull’auto non più di quattro persone, mentre, nel caso sia necessario un numero maggiore di meccanici, la macchina deve essere trasportata all’interno dei box, a patto però di non chiudere la serranda. MG EX257

Nessun pilota può guidare consecutivamente per più di quattro ore

, e alternativamente per più di quattordici ore. Complessivamente ogni vettura effettuerà trenta pit stop e consumerà undici i treni di gomme. Considerando che la media dei consumi è di circa due chilometri per litro di benzina, a fien gara ogni vettura avrà consumato 2500 litri di benzina... LE PROTAGONISTE

AUDI R8

E' la vettura da battere, l'auto che ha vinto le due ultime due edizioni della 24 Ore. Se domenica dovesse vincere ancora, l'Audi conquisterebbe definitivamente anche la coppa della gara, riservata a chi si aggiudica la 24 Ore per tre volte consecutive. Monta un V8 di 90° da 3600 cc, biturbo, 610 cv a 7000 giri, 4 valvole per cilindro.

BENTLEY EXP SPEED 8 Seconda vettura schierata dal Gruppo Volkswagen che quest'anno punta all'en plein nelle gategorie più importanti (una terza, la Reynard 01Q con motore VW 2000 cc corre con le LMP 675). Unica iscritta nella categoria LMC 900 (le coupé) deve solo riuscira a portare a termine la gara. Monta un V8 biturbo di 4000 cc da 620 cv.

PANOZ LMP1

L’aggressività esasperata delle sue forme, l’originalità dello stile, col passo lunghissimo e le due inconsuete "narici" centrali, hanno fatto della Panoz la più riconoscibile delle vetture partecipanti alla 24 Ore. Monta un V8 Ford di sei litri, ad aste e bilancieri, aspirato, capace di esprimere 610 cv.


CADILLAC LMP02 Tutta nuova rispetto alla vettura che due anni fa segnò il ritorno del marchio General Motors alla 24 Ore, la bella americana può contare su , su una aerodinamica rinnovata e su un motore competitivo, un V8 Northstar di 4000 cc, biturbo, con una potenza massima di 600 cv a 75000 giri.


MG LOLA EX 257 Vettura su cui la Rover punta molto per il ritorno di immagine che ne riceverebbe il marchio. Nei test si è dimostrata velocissima e maneggevole. Dirà certamente la sua in una categoria, la LMP 675, dove schiera cinque equipaggi su sette. Il motore è un quattro cilindri Rover da 2 litri, turbo, 4 valvole per cilindro, con una potenza massima di 500 cv a 7000 giri.

ORECA DALLARA JUDD SP2

Tre nomi, tra cui un italiano conosciuto in tutto il mondo, riuniti sotto uno stesso tetto per realizzare una vettura che vuole tentare il colpaccio nella classe regina. Le armi ci sono tutte: velocità, aerodinamica e organizzazione. Il motore è un V10 di 72° Judd, un quattro litri aspirato con doppio albero a camme in testa per bancata, 4 valvole per cilindro e 630 cv a 8500 giri.

ASCARI KZR1

Nome italianissimo ma cittadinanza inglese per questo team giovane e promettente. La vettura è ancora un'incognita, ha mosso i primi passi da poco, ma la scheda tecnica non lascia dubbi: motore aspirato Judd, 10 cilindri a V di 72°, doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro, 630 cv a 10 mila giri.

DOME S101

Due team in gara nella categoria LMP 900 con questa vettura, uno giapponese (Kondo Racing) e uno olandese (Racing for Holland). Tra le più veloci nei test, può competere con le migliori grazie al collaudato V10 Judd di 4000 cc, da 630 cv a 10 mila giri.

RILEY&SCOTT MKIII C

Altro agguerrito team storico americano deciso a mettersi in bella mostra oltreoceano. La vettura collaudata da anni sulle piste Usa, ha grande affidabilità meccanica ma risente un po' degli anni nell'aerodinamica. Monta un V8 aspirato Elan di sei litri ad aste e bilancieri, due valvole per cilindro, capace di esprimerei 600 cavalli di potenza massima a 7500 giri.

COURAGE C60 JX

Due i team francesi in gara con questa vettura: il costruttore stesso (Courage) e il team Pescarolo che ne schiera due. Il primo monta il solito Judd V10, 4000 cc 630 cv a 10 mila giri, mentre pescarolo ha optato per un V6 Peugeot di 3,2 litri turbo, 580 cv.

WR PEUGEOT

Adottata dal Team francese Gerard Welter, monta un quattro clindri peugeot di 2000 cc (categoria LMP 675) turbo da 450 cv, giudicato poco potente per questa competizione.

REYNARD LEHMANN 1998 T

Terza vettura con motore del gruppo VW. Corre nella categoria "leggera", è giudicata veloce ma non competitiva. Il motore è 4 cilindri VW elaborato da Lehmann, turbo, 4 valvole per cilindro e 500 cv di potenza massima.


LE CATEGORIE
Sono cinque le suddivisioni per tipo di vettura, classificate in base al peso minimo (900 e 675 kg) e al tipo di vettura. Eccoli in dettaglio.

LMP 900 Ovvero Le Mans Prototipi con carrozzeria aperta, biposto e peso minimo di 900 kg. Sono le auto con maggior potenza (intorno ai 600 cavalli), in nessun modo imparentate con modelli di serie. Hanno motori aspirati di 6000 cc massimo, oppure sovralimentati fino a 4000cc massimo. Tutte a motore posteriore (eccezion fatta per la Panoz) le LMP900 sono capaci, in rettilineo, di toccare i 350 all’ora, e questo la dice lunga sul numero di sorpassi che devono effettuare ad ogni giro, che vanno normalmente dai tre ai dieci. Vietati inoltre tutti gli aiuti elettronici tipo controllo di trazione, controllo automatico delle sospensioni e della frenata. E' sicuramente la categoria più affascinante: oltre alle Audi R8 vi gareggiano anche le Cadillac LMP 02, le Panoz Motorsport, le Dallara Judd, le Riley Scott, le Lola e le Ascari.

LMC 900 Ovvero Le Mans Coupé con peso minimo di 900 chili. Praticamente sono le versioni a carrozzeria chiusa della catregoria precedente. Di diverso hanno una migliore aerodinamica e un po' più di potenza grazie alla maggiore pressione di sovralimentazione, ma gomme più strette. L'alettone non deve superare l'altezza del tettuccio dell'abitacolo. Unica iscritta, la Bentley EXP Speed 8. LMP 675 Si tratta sempre di barchette, pesanti minimo 675 chilogrammi, equipaggiate per lo più da motori sei cilindri 2000 cc turbocompressi, ma sono ammesse anche le V8 da 3400 cc. Più leggere delle 900, consumano meno e risparmiano di più le gomme. Fanno parte di questa categoria le nuove MG Lola EX 257, una Peugeot elaborata da Gerard Welter e la Mazda Auto EXE con motore rotativo.LM GTS Fanno parte di questa categoria le GT parenti lontane dei modelli di serie. Devono essere omologate stradali e quindi anche in vendita. La produzione minima non può però essere inferiore a una al mese e devono esserne state già prodotte almeno 25 (12 se si tratta di un piccolo costruttore). I motori non devono superare gli otto cilndri e gli 8000 cc, se aspirati, o i 4000 se sovralimentati. Le elaborazioni vengono generalmente apportate sul filo del regolamento. Due nomi per tutti: Corvette e Viper. La concorrente più quotata, comunque, è la statunitense Saleen S7-R, che sarà schierata a Le Mans in ben tre esemplari. L'elettronica d'aiuto è ammessa solo se già present negli esemplari di serie.LM GT Ovvero, sostanzialmente, Porsche GT3 e qualche Ferrari 360 Modena. Ad oggi questa classe è qualcosa di molto simile ad un trofeo monomarca, con l’unica variabile della Morgan Aero 8 e della olandese Spyker C8. La classe comunque è ben lontana dall’essere uno sfizio per ricchi dilettanti. A Le Mans saranno presenti moltissimi protagonisti delle più importanti categorie turismo europee ed americane.

Come seguirla in Internet
Classifiche, schede tecniche, biografie, web cam e curiosità varie: ecco i siti da visitare per sapere tutto sulla gara e sui suoi protagonisti. 

Il sito ufficiale
L'elenco delle scuderie eiscritte, con le schede delle auto e dei piloti, il calendario e gli orari di tutte le manifestazioni collaterali, immagini, notizie dell'ultima ora, risultati e una web cam puntata sul traguardo.

Il count down

Le ore, i minuti, i secondi e i decimi che mancano al via della 24 Ore; per chi non vede l'ora che tutto cominci. Tra un decimo e l'altro si possono ammirare le splendide immagini della Bentley del 2001 e sapere tutto sulla EXP Speed 8 di quest'anno.

La mappa del circuito

Il circuito di le Mans palmo a palmo, con i nomi delle curve, dei rettilinei e delle rispettive velocità di punta, semplicemente puntando il mouse sul tratto di pista che interessa.

Musica per gli orecchi

Direttamente da bordo pista. la sinfonia dei motori delle vetture in gara al passaggio sul traguardo. Da tenere come sottofondo per chi vuole prepararsi all'evento con insolito realismo..

Il grande fratello Audi
La gara in diretta vista con l'occhio dei protagonisti: tre web cam puntate sul circuito e all'interno del box Audi per gli internauti con la passione dei motori. Notizie, dati tecnici e immagini sulla R8 cliccando alla voce Experience.

Cadillac senza veli

Vista a 360° sia degli interni, sia degli esterni, più altre belle immagini della bellissima Cadillac LPM, l'arma General Motors per conquistare Le Mans.

Panoz e vino

Il sito ufficiale del vignaiolo californiano con il pallino per le supercar e le competizioni. Il suo "pipistrello" da pista sarà guidato tra gli altri da Jan magnussen, ex pilota McLaren e Stewart. D'obbligo un'occhiata anche alla produzione stradale di questo marchio. 
Pubblicato da Redazione, 12/06/2002
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