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Ecologia:

Ford EcoBoost


Avatar Redazionale , il 25/01/08

16 anni fa - Versione Usa dell'Efficient Dynamics Bmw

Anche gli americani vogliono auto risparmiose. E Ford risponde con l'EcoBoost, versione Usa dell'Efficient Dynamics Bmw. La ricetta dietetica si basa su turbo e iniezione diretta, con piacere di guida immutato ed efficienza energetica.

DILEMMA Consumare meno per consumare tutti. Ma come? Le scuole di pensiero che si fronteggiano sono due: da una parte auto ultratecnologiche e soluzioni innovative (elettrico, idrogeno, ibrido), ma serve tempo per svilupparle e più soldi per comprarle; dall'altra una soluzione meno rivoluzionaria ma di immediata applicazione, indirizzata al miglioramento (lieve) dell'efficienza energetica su tutta la gamma, magari in piccole percentuali. Tradotte però su milioni di esemplari, abbattono drasticamente i dati complessivi. In pratica, Ford intraprende la stessa strada seguita da BMW con l'Efficient Dynamics. Ispirandosi ai medesimi principi filosofici: ecco l'EcoBoost.

ADEGUAMENTO EcoBoost significa una famiglia di motori accomunata da soluzioni tecnologiche comuni, tutte mirate al risparmio energetico. Che vanno ad allargarsi anche ad altri particolari meccanici. Niente ibrido, niente gasolio e tantomeno biocarburanti. Meglio la vecchia ma pur sempre valida benzina. Cofani aperti poi per l'iniezione diretta e un bel turbocompressore. Infine si lavora di fino sul concetto di downsizing: riducendo il numero dei cilindri (per i canoni americani), lo spessore delle lamiere e ricorrendo ad accessoristica "risparmiosa" e leggera. Una soluzione "tampone" in attesa del futuro vero. La prima auto del gruppo equipaggiata con propulsore EcoBoost sarà la Lincoln MKS nel 2009. Ma seguiranno la Flex, la Explorer e, pian piano, gran parte della gamma.

PIANO QUINQUENNALE In cinque anni oltre mezzo milione di auto del gruppo (Ford, Lincoln e Mercury) saranno EcoBoost e considerando la promessa di consumi ridotti fino al 30% e di emissioni ridotte del 15% (a parità di prestazioni con i modelli precedenti) si capisce che la spinta ecologica diventa di sostanza. Tutto senza dimenticarsi di gusti e abitudini dei clienti: agli americani piace la coppia esagerata e la pastosità di un bel V8 da oltre 4 litri? Non si lamenteranno se lo stesso risultato si ottiene con un 3,5 litri V6: si perde in poesia e si guadagna alla pompa. Una dieta ecologica "furba" che si presta ad essere "venduta" bene dal marketing. Secondo Ford, un motore a benzina con turbo e iniezione diretta e vari accorgimenti salvaconsumi è meno dispendioso da costruire (e quindi da comprare) di un ibrido e anche di un diesel. Soluzioni che in Nord America richiederebbero, a parità di auto, tempi di ammortamento nettamente superiori rispetto ai classici benzina "ripuliti".

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6 COME 8 E 4 COME 6 I primi esponenti della famiglia? Un quattro cilindri da 2 litri e 275 cavalli, e un 3,5 V6 da 340 cavalli e 460 Nm di coppia motrice, sempre piatta e disponibile tra i 2000 e i 5000 giri al minuto, e sempre superiore - secondo Ford - a quella ottenibile con un "tradizionale" V8 aspirato da 4,6 litri. Stesso discorso per il 4 cilindri da soli due litri, paragonabile per erogazione e muscoli ad un tre litri a sei cilindri. Naturalmente non bastano motori pastosi e meno inclini ad abbeverarsi. Servono anche miglioramenti al contorno: cambi di nuova generazione, ad esempio, e servosterzo elettrico EPAS tarato per assorbire meno cavalli, più risparmioso di qualsiasi servo idraulico. Il concept Explorer America in mostra a Detroit (vedi articolo) aiuta a capire come questa soluzione troverà completamento in affinamenti telaistici (dal telaio portante al monoscocca per ridurre la massa complessiva) e aerodinamici, con linee sempre importanti ma meno "offensive".

TECNOLOGIA GIUSTA Una buona dose di pragmatismo trapela dal quartier generale Ford, dove in attesa degli eventi i reparti "ricerca e sviluppo" si muovono a tutto campo. Derrick Kuzak (Vice President Product Development Ford) parla di una tecnologia giusta per ogni esigenza e ogni tipo di veicolo, senza preclusioni. L'EcoBoost si presta a ridurre da subito consumi ed emissioni, dall'auto al truck passando per i SUV, tutto a prezzi abbordabili, senza rischio di rigetto da parte dei clienti. Poi, tecnologie ibride e soluzioni futuribili come l'idrogeno potrebbero adattarsi a specifici casi. Da Detroit sembra rimbalzare una sola parola d'ordine: downsizing, sofisticazione tecnologica e attenzione al portafogli.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 25/01/2008
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