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Anteprima: Chrysler Crossfire


Avatar Redazionale , il 21/07/03

20 anni fa -

Se qualità e tecnologia Mercedes sono un must ma il design fa troppo executive manager, o se ai piani alti ci siete già arrivati, ma siete attratti dal fascino del graffiti-style, ecco l'alternativa alla solita stella sopra il cofano. Sotto però...

DOPO L’ESTATE Linea da coupé esagerata, un bel po’ di cavalleria teutonica destinata alle ruote posteriori, immagine yankee doc spolverata di rétro ma con molta voglia di aggressività. Avevamo lasciato la Crossfire all’ultimo Salone di Ginevra di marzo 2003, la ritroveremo – quasi – uguale dopo l’estate, quando arriverà sul mercato europeo.

TREMILADUE

Coda scoscesa e raccolta con spoilerino retrattile che viene fuori al momento giusto, frontale allungato che si protende in avanti cercando di addentare la strada, la Crossfire porta sul cofano il fregio alato delle Chrsysler doc, ma dietro la mascherina si muovono i sei pistoni del 3.2 Mercedes 215 CV (160 kW), lo stesso V6 a 90° ospitato sotto le forme di generose berline e chilometriche station. E della Casa di Stoccarda è anche tutto il corredo tecnico d’ordinanza: dall’albero controrotante di equilibratura che smorza le irregolarità del vùsei fino ai catalizzatori a riscaldamento rapido, passando da drive-by-wire, condotti di aspirazione a lunghezza variabile e canne cilindri in lega di silicio.

EURO 4

Con il cat che si riscalda presto e la doppia accensione, le emissioni di idrocarburi incombusti si riducono del 20% e andando al lavoro d’inverno anche i quarantenni rampanti si sentiranno più ecologically correct. Comunque, per frenare i sensi di colpa, si sappia che l’omologazione è Euro 4, come una responsabilissima tre volumi da famiglia. E come una tre volumi da famiglia, la coupettina offre il 90% dei suoi 310 Nm di coppia fra 2.600 e 5.300 giri/min.

AUTOSTICK

I duecento e passa equini del motore vengono naturalmente convogliati verso le ruote posteriori, come su ogni sportiva americana – o tedesca – che si rispetti. Ma prima, sempre che TCS ed ESP non taglino l’erogazione, devono passare per una trasmissione che può essere manuale a sei marce (con overdrive, si parla sempre di un’american car) o automatica a cinque. Funzione sequenziale AutoSitck per il "matic", programma invernale e possibilità di bloccare il convertitore di coppia. Con i due cambi la Crossfire consuma 10,4 l/100 km (manual) e 10,1 ("auto") su percorso misto, mentre in città i dati diventano rispettivamente 15,4-14,3 litri/100 km e in extraurbano 7,6-7,7.

SEI E MEZZO

La Casa dichiara anche altre due cifrette un po’ più succose, precisamente le prestazioni: 0-100 km/h in 6,5 secondi e punta massima di 242 km/h. Di che rimanere incollati agli schienali, mentre i numeri delle marce scorrono anche sulla strumentazione e magari – specie se dopo c’è un semaforo – il piede si prepara all’inevitabile colpo di freno, che si affida a dischi anteriori autoventilanti da 300 millimetri e posteriori pieni misura 278.

MUSCLE-CAR

Tutto ciò per fermare una massa di 1388 chili, sospesa da doppi bracci oscillanti all’avantreno e ponte multilink per il retrotreno. E se difficilmente il cliente-tipo si metterà a contare quanti bracci sono sotto il pianale della sua "creatura", per rendersi conto di quello che può scaricare attraverso le ruote esiste un modo molto più semplice, guardare i pneumatici. Le scarpette da 225/40 ZR 18 davanti e 255/35 ZR 19 dietro sono lì apposta per equilibrare il sovrasterzo della trazione posteriore e permettere al muso di scivolare dentro la curva con più agilità, ma l’effetto muscle-car è assicurato.

ARGENTO

Nonostante la carrozzeria hard e la meccanica ipertecnologica, la Crossfire non vuole lasciarsi sfuggire neppure un tocco da quasi-monovolume, cioè i vani portaoggetti che ormai sembra debbano essere presenti anche sulla Ferrari Enzo. Fra reti e contenitori vari c’è perfino una borsa staccabile, per il resto l’abitacolo è molto "tirato" con console in argento satinato (si parla del colore, ovviamente) e pellame sparso in tre accostamenti cromatici da abbinare alle quattro sole vernici esterne. Manca ancora qualcosa? Il prezzo, ma prima di conoscere quello meglio rilassarsi un po’ in vacanza…

WALLPAPER

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Pubblicato da Silvio jr. Suppa, 21/07/2003
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