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Pagani Zonda Roadster


Avatar Redazionale , il 18/02/03

21 anni fa -

Non più solo "C12 S" - intesa come la classica Zonda, sportiva da intenditori, con radici modenesi - ma qualcosa in più. Anzi in meno: via il tetto, ecco la novità riservata dal Signor Horacio Pagani per il salone di Ginevra. Zonda Roadster: selezione ferrea, numeri da emicrania.

Diciamo subito che la stragrande maggioranza dovrà umilmente accontentarsi di vedersela in foto, tutt’al più mettere in cantiere una gitarella in Ginevra per poterla annusare dal vero, toccare, forse. Stop. Il fatto di chiuderla in box, dopo averla ordinata, dopo averla acquistata, sarà affare per elitarissima cerchia. Fai quaranta. Tante saranno le Roadster che abbandoneranno lo stabilimento immerso nelle valli del Lambrusco.

I punti fermi dettati da sempre dal Pagani rimangono ben presenti: tecnologia, personalizzazione e sicurezza, infiocchettati da signore prestazioni. Solo ed esclusivamente carbonio per la carrozzeria, giusto per incominciare, con una nuova configurazione del cofano motore e le due uscite d'aria NACA che fungono da estrattori.

Quindi l’inedita struttura della cellula centrale, con telaio in fibra di carbonio, che raggiunge livelli da punto di riferimento della categoria: 18000 Nm/mm di rigidezza torsionale, 9000 Nm/mm di rigidezza flessionale, per un peso a secco di 1280 Kg. Il roll-bar a sezione ellittica è costruito in carbonio e lega di cromo-molibdeno ed è collegato alla sezione posteriore del telaio tramite un elemento in ergal finemente lavorato, ovviamente a mano.

Il motore è il Mercedes Benz AMG di 7.300cc di cilindrata con un bel 555 cavalli di potenza massima e 750 Nm di coppia. Alluminio forgiato per i cerchi da diciannove pollici (sì, diciannove: letto bene) e pneumatici appositamente sviluppati da Michelin, prima di buttare via lo stampo. Quindi il controllo di trazione bello di serie, perché va bene tutto ma su 40 clienti qualcuno poco avvezzo a potenze da Formula 1 ci sarà pure, e Abs specifico.

Dopo lo struscio sullo stand ginevrino – a quattro anni esatti dalla presentazione, sempre a Ginevra, della Zonda "chiusa" – , via alla realizzazione delle 40 opere d’arte: ognuna sotto precisi dettami del rispettivo proprietario, che potrà sbizzarrirsi nelle richieste. Pelli rare cucite a mano dal team di artigiani di Pagani, alluminio e fibra di carbonio, tutto per evitare fastidiosi "doppioni" tra i modelli e contribuire alla realizzazione di una delle sette più invidiate al mondo (motoristico, va bene). Per la Zonda spider si parlava di 390 mila Euro: le cifre per la Roadster presumibilmente non si discosteranno molto.

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Pubblicato da Ronny Mengo, 18/02/2003
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