Sembrava tanto estrema da rimanere una show-car. E invece la XPower è arrivata dai concessionari. In vendita dall'inizio di novembre. Bella. Esagerata. E nobile, con quel cognome che si porta dietro decenni di tradizione e performance inglesi.
X-POWER La X prima della parola Power, un po’ come quella dei Files di Mulder e Scully, sembra suggerire una potenza venuta dall’ignoto. Da un passato recente non proprio ricco di fasti per la Casa britannica, da un prestigio sportivo un po’ appannato. E invece alla Morris Garage vogliono tornare alla grande nel settore delle race-car, con una coupé “tosta”. Il generoso benefattore è il V8 made in Mustang.
MORSI Già utilizzato dalla MG per una sportiva che morde – la ZT 260 – sulla supercoupé il motorone yankee è un’altra storia. Ha le mascelle ancora più sviluppate: è tutto in alluminio, ha due assi a camme in testa, quattro valvole e 320 cavalli. Il corpo vettura da 1540 kg ha la carrozzeria in fibra di carbonio, materiale quasi da Formula 1 che riduce la massa di tre quarti mantenendo la rigidità dell’acciaio. Non è un vantaggio da poco considerando che l’aggressività della XPower misura ben 4,48 m di lunghezza.
MANUFACTURING Sotto, invece, c’è un telaio tradizionale nel materiale ma sportivo nei principi progettuali. La “manifattura” è infatti affidata a due aziende artigianali italiane, una modenese per il telaio (la Vaccari e Bosi) e una torinese per la scocca. Gente seria, mica pizza e fichi. La XPower viene poi assemblata in Gran Bretagna da un team di tecnici specializzati. Sei esemplari per settimana.
IPERTROFICA Dietro i passaruota ipertrofici come muscoli ben allenati si nascondono sospensioni a doppi bracci oscillanti per entrambi gli assi. Anche loro di provenienza italiana. Difficili da non notare i cerchi OZ da 18” scomponibili in due pezzi: il canale dei posteriori raggiunge nientemeno che 10 pollici, praticamente l’intero diametro delle ruote di certi scooter. Davanti la misura è un po’ meno mostruosa, 8J, ma sempre con gomme di tutto rispetto da 225/40. Al retrotreno poi si esagera anche sui pneumatici, 265/40 in pieno stile muscle-car con le ruote più larghe dietro.
TREMEC Per fermarsi, d’obbligo i quattro dischi Brembo con pinze a quattro pistoncini e dimensionamento di 324 mm davanti e 310 dietro. Ovviamente non ci si è dimenticati del sistema di controllo della trazione, anche perché con una coppia di 410 Nm è il caso di stare attenti col gas, oppure si sgomma. Peccato però che per gestire i Newtonmetri in questione sia rimasto il vecchio cambio Mustang: un manuale Tremec con cinque soli rapporti.
NARDO’ Da fuori è stilosa e prepotente come poche. Ti urla in faccia i cavalli che ha, con quel muso incattivito e le feritoie laterali ampie quanto griglie di aerazione industriali. Assettata, alta da terra 132 cm, appoggiata su carreggiate chilometriche, la XPower non fende solo i cuori. Anche l’aria, con un’aerodinamica testata su circuiti come Nardò e Nurburgring, oltre che nella galleria del vento. Chi l’ha disegnata, l'inglese Peter Stevens, si era prima cimentato su una serie di progettini fra cui la McLaren F1e la Lotus Elise.
LEGAMI Anche dentro la XPower non scherza: sedili profilatissimi e cinture che con un click diventano statiche, legando gli occupanti per farli diventare quasi una cosa sola con la macchina, evitando pericolosi sballottolamenti mentre il telaio si aggrappa alle curve – e il pilota studia fisica applicata. Sul fronte sicurezza è da segnalare la gabbia d’acciaio intorno all’abitacolo, ottima per i ribaltamenti ma anche per incrementare la rigidità torsionale del telaio.
PERFORMANCE Le prestazioni sono quasi un dettaglio: 0-100 km/h in 5,4 secondi e velocità massima di 254 km/h. Se tutto ciò non dovesse bastare, alla MG hanno già annunciato una versione ancora più estrema. Fra circa un anno – insieme all’automatica – dovrebbe arrivare una X super-anabolizzata da ben 765 CV, che riprende il motore da corsa della ZT-T Bonneville.
EURO Ma prima di cominciare ad eccitarsi è il caso di dare un’occhiata al portafogli. In Italia una SV “base” dovrebbe costare circa 109.000 euro, personalizzazioni a parte. Perché come tutte le vere supercar la XPower potrà essere vestita secondo dei gusti del proprietario, con Alcantara e pelle a far da sfondo alle evoluzioni in pista.
LA SCHEDA TECNICA
Motore
4.6 V8, DOCH
Materiale
Lega di alluminio
Valvole
4 per cilindro
Rapporto di compressione
10,0:1
Potenza max
320 CV SAE a 6000 giri/min
Coppia max
410 Nm a 4750 giri/min
Trasmissione
5 marce manuale Tremec
Controllo elettronico della trazione
Rapporti al cambio
Prima – 3,38:1
Seconda
2,00:1
Terza
1,32:1
Quarta
1:1
Quinta
0,73:1
Retromarcia
3,38:1
Rapporto di trasmissione finale
3,46:1
km/h a 1000 giri/min in quinta
48,5
Prestazioni (stimate)
Velocità max
254 km/h
0-100 km/h
5,4 secondi
Sospensioni
Quattro ruote indipendenti con molle elicoidali
Avantreno
Doppi bracci e barra antirollio da 25 mm
Retrotreno
Doppi bracci e barra antirollio da 25 mm
Sterzo
A cremagliera con servoassistenza
Giri volante fra sterzate massime
3
Rapporto finale di sterzo
17,2:1
Diametro di sterzata (fra marciapiedi)
10,6 metri
Ruote
Cerchi in lega OZ in due pezzi, cinque razze
Anteriori
8J x 18 x 40
Posteriori
10J x 18 x 41
Pneumatici
Michelin Pilot Sport
Anteriori
225/40 ZR 18
Posteriori
265/40 ZR 18
Ruota di scorta
Sistema “Instant Mobility”
Freni
Dischi Brembo con pinze a quattro pistoncini
ABS Bosch 5.7
Anteriori
Ventilati con diametro 324 mm
Posteriori
Ventilati con diametro 310 mm
Corpo vettura
Coupé due porte, due posti con carrozzeria in fibra di carbonio
Telaio
Scatolato in acciaio con gabbia anti-ribaltamento integrata
Dimensioni
Lunghezza – 4480 mm
Larghezza
1900 mm senza retrovisori e 2076 mm con retrovisori
Passo
2670 mm
Carreggiata ant
1678 mm
Carreggiata post
1626 mm
Altezza
1320 mm
Peso a vuoto (stimato)
1540 kg