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GP Monaco:

Montecarlo curva per curva


Avatar Redazionale , il 22/05/08

15 anni fa - Il circuito più duro ai raggi X

Molti considerano il GP di Monaco l'unica gara moderna dove i piloti di talento possono fare la differenza. Questo tracciato, difficilissimo per i piloti, lo è anche per le macchine, che proprio in funzione di questa gara ricevono alcune modifiche particolari. Vediamo, grazie a Brembo, come si comportano le monoposto curva per curva.


Tutte le curve
di Montecarlo
ASPETTANO AL VARCO Gli appassionati di Formula 1 aspettano piloti e auto alla prova del fuoco, che nella massima serie automobilistica vuol dire affrontare il selettivo tracciato di Montecarlo, l'ultima gara su un vero tracciato completamente stradale.

OCCHIO ALLA BUCA
Questo significa che le monoposto dovranno fare i conti con un asfalto diverso da quello delle piste chiuse al traffico normale - reso ancora più insidioso dalla vicinanza del tracciato al mare e dalla salsedine - e con buche, cambiamenti di pendenza e poco accoglienti guard rail che corrono a pochi centimetri dai bordi dell'asfalto.

TECNICA PARTICOLARE
Per questo, sbagliare una traiettoria a Montecarlo può voler dire compromettere la gara più che su qualunque altro circuito, imponendo ai piloti di adottare una tecnica di guida particolare, in cui acceleratore e freno vengono usati anche contemporaneamente per poter mantenere la macchina in linea, a pochi centimetri dalle barriere.

LA PIU' LENTA E LA PIU' VELOCE
La particolarità del circuito risiede anche nella varietà del tracciato, che nei suoi 3.340 metri di sviluppo riunisce insieme la curva più veloce e quella più lenta di tutto il mondiale, rispettivamente la curva del Tunnel (che si affronta in pieno a oltre 270 orari) e il tornante del Loewe (che si affronta a meno di 60 all'ora).

MONOPOSTO DIVERSE
Dal punto di vista tecnico, le auto che corrono a Montecarlo hanno un'altezza da terra maggiore - circa 5/7mm in più, per non spanciare sulle asperità - sospensioni e barre antirollio più morbide per copiare meglio l'asfalto, e puntoni delle sospensioni rinforzati, in previsione di qualche carezza involontaria data ad un guard rail...

DIAMETRO RIDOTTO L'aerodinamica a Montecarlo è fondamentale soprattutto nelle staccate, per tenere stabile l'auto, mentre in curva diventa più importante il grip meccanico, dato che la maggior parte è da affrontare a velocità ridotta. Per quanto riguarda i freni, la quasi totalità delle auto monta una pompa di diametro ridotto, per poter avere la massima sensibilità, pur a fronte di uno sforzo maggiore per la gamba sinistra del pilota. Mai come a Montecarlo, inoltre, conta avere un ridotto diametro di sterzata, perché le curve del Loewe e la Rascasse sono le più strette del mondiale e richiedono un angolo di sterzo quasi doppio rispetto a quello necessario, per esempio, a Barcellona.

CAMBIATE FURIOSE
Dopo freni e sterzo, l'elemento più stressato a Montecarlo è il cambio, che deve resistere a ben 53 passaggi di marcia per ogni giro, che significano oltre 4.150 cambiate se si moltiplicano per i 78 giri previsti per la gara. Analizzando i dati di telemetria, messi a disposizione da Brembo, è poi possibile notare come, nella maggior parte delle curve, le Formula 1 2008 passeranno più tempo rispetto allo scorso anno con i freni azionati.

PIU' LENTE IN MEZZO Si tratta di un 3% in più stimato (rispetto ad una media del 21%) nell'arco di un giro, ma sufficiente per ridurre le velocità nel punto più lento di molte curve. Le maggiori differenze si vedranno alla Nouvelle Chicane dopo il Tunnel (circa 70 km/h, contro gli 85 del 2007) e alla curva Anthony Noghes (solo 78km/h, contro 105 dello scorso anno) che immette sul rettifilo d'arrivo e che ben evidenzia quanto quest'anno le auto faticheranno a scaricare a terra  gli oltre 800 cavalli di cui dispongono. La riduzione dell'elettronica di bordo - introdotta con il regolamento 2008 - porterà quindi i piloti ad affrontare le curve a velocità minore, così come ad uscirne meno rapidamente, come si deduce confrontando le velocità d'approccio previste nelle singole curve e nel punto più lento di ogni curva.


Curva 1 - Saint Devote
Questa curva, dedicata alla patrona di Montecarlo, si affronta arrivando dal rettilineo di partenza a quasi 280 orari. In soli 102 metri la velocità si riduce quasi di due terzi raggiungendo nel punto più lento i 102 km/h. Rispetto allo scorso anno salgono i tempi di permanenza con i freni tirati (2,1 secondi contro 1,8) e la temperatura massima raggiunta dai freni, mentre si riducono la decelerazione subita dal pilota (3,7G, contro 4,3 del 2007) e il carico sul pedale sinistro (102 contro 115 kg) segno che i piloti privilegiano una frenata più dolce e prolungata per non squilibrare eccessivamente l'assetto dell'auto.
 
dati 2007  dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
275
277
Velocità finale [km/h]
110
102
Spazio di frenata [m]
90
102
Tempo di frenata [sec]
1.8
2.1
Decelerazione massima [g]
4.3
3.7
Temperatura max dischi [°C]
760
820
carico pedale max [kg]
115
102


Curva 2 - Beau Rivage
A questa variante ci si arriva dopo l'omonimo salitone a circa 270 orari, mentre il cambio di direzione si esegue ad una velocità di poco superiore ai 150. Anche in questa curva lo spazio di frenata dovrebbe allungarsi leggermente, senza però mettere in crisi i freni che, grazie al miglioramento dell'aerodinamica, dovrebbero rimanere più freddi - relativamente - a parità di tempo in cui vengono utilizzati.
 
dati 2007  dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
270
270
150Velocità finale [km/h]
150
154
Spazio di frenata [m]
120
125
Tempo di frenata [sec]
2.3
2.3
Decelerazione massima [g]
2.7
2.9
Temperatura max dischi [°C]
910
717
carico pedale max [kg]
70
77
 

Curva 3 - Casinò
Dopo la curva Massenet, inizia la prima parte guidata del circuito, che comprende anche la famosa curva del Casinò. In questo punto le auto non subiscono sollecitazioni molto dissimili dall'anno scorso anche se si nota come la continua ricerca sui materiali permetta ai freni di rimanere molto al di sotto delle temperature dello scorso anno, pur a fronte di uno spazio di frenata ridotto e ad un maggior carico imposto dal pilota al pedale del freno. 


dati 2007
  dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
180
170
Velocità finale [km/h]
130
128
Spazio di frenata [m]
50
46
Tempo di frenata [sec]
1.1
1.1
Decelerazione massima [g]
1.8
1.8
Temperatura max dischi [°C]
790
586
carico pedale max [kg]
40
57


Curva 4 - Mirabeau "alta"
Un altro piccolo strappo porta a questa curva stretta che impone di ridurre la velocità da 220 a circa 80 orari.  La pressione sul pedale e la forza decelerante salgono a valori abbastanza impegnativi, ma i dischi non raggiungono ancora temperature limite. Rimane comunque uno dei tratti più impegnativi del tracciato per l'alternanza di forti frenate e grandi accelerazioni. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
215
220
Velocità finale [km/h]
80
80
Spazio di frenata [m]
80
80
Tempo di frenata [sec]
2.0
2.1
Decelerazione massima [g]
3.0
3.7
Temperatura max dischi [°C]
910
693
carico pedale max [kg]
77
104
 


Curva 5 - Loews
Questa curva lentissima può anche essere indicata come curva del Grand Hotel (o Vecchia Stazione) ed è una delle curve più strette del mondiale. Le velocità sono bassissime, così come il livello di stress dell'impianto frenante. In compenso, trovarsi davanti un pilota più lento in questo punto vuol dire portarselo dietro fin sotto il tunnel, solo alla fine del quale si può tentare un sorpasso. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
 150 157
Velocità finale [km/h]
50
56
Spazio di frenata [m]
50
53
Tempo di frenata [sec]
1.8
1.9
Decelerazione massima [g]
2.6
2.6
Temperatura max dischi [°C]
710
645
carico pedale max [kg]
67
81
 


Curva 6 - Mirabeau "bassa"
Questa prima curva a destra va raccordata con la successiva nel modo migliore, pena un ingresso troppo lento nel tunnel che può pregiudicare il tempo totale sul giro. In questa curva si "pelano" gas e freni privilegiando la scorrevolezza. I valori di decelerazione e temperature sono bassi, così come le velocità e il tempo che si passa a freni tirati. 


dati 2007  dati 2008
(previsione)
Velocità iniziale [km/h]
110  104
Velocità finale [km/h]
90
78
Spazio di frenata [m]
20
30
Tempo di frenata [sec]
0.7
1.2
Decelerazione massima [g]
1.6
1.1
Temperatura max dischi [°C]
650
580
carico pedale max [kg]
35
35
 


Curva 7 - Portier

Una curva poco impegnativa, ma che prelude all'apnea solare del tunnel. Come nella curva precedente la macchina è poco sollecitata e quello che conta è la precisione della traiettoria in uscita per affrontare al meglio la lunga accelerazione del tunnel. Impegnativo, soprattutto il cambio di luce non appena si entra nel tunnel, nonostante l'illuminazione a giorno di questo tratto. 


dati 2007  dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
130  130
Velocità finale [km/h]
90
86
Spazio di frenata [m]
25
31
Tempo di frenata [sec]
0.8
1.0
Decelerazione massima [g]
2.2
1.7
Temperatura max dischi [°C]
620
579
carico pedale max [kg]
60
53
 


Curva 8 - Nuova Chicane

Sotto il tunnel si tocca la velocità più alta di tutto il tracciato (oltre 290 orari), mentre appena ritornati alla luce è necessario pestare con forza sul pedale sinistro per ridurre la velocità fino a circa 70 km/h nel punto più lento della nuova chicane. È interessante notare come quest'anno la velocità in mezzo alla chicane sarà molto più bassa dello scorso anno, segno che l'elettronica ridotta mette più in difficoltà i piloti nelle forti accelerazioni fuori dalle curve. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)
Velocità iniziale [km/h]
280
291
Velocità finale [km/h]
85
70
Spazio di frenata [m]
111
118
Tempo di frenata [sec]
2.3
2.7
Decelerazione massima [g]
3.9
3.8
Temperatura max dischi [°C]
990
889
carico pedale max [kg]
97
105
 


Curva 9 -  Tabaccaio

Ancora gas a tavoletta fino a questa mitica curva sinistrorsa, in realtà una veloce variante che lancia le monoposto alla successiva esse delle Piscine. I valori in frenata ricalcano sostanzialmente quelli dello scorso anno, mentre è interessante notare come nel 2004 il carico da applicare al pedale fosse di soli 50 chili contro i quasi 90 di quest'anno. Sono i piloti a premere un po' di fatica in più per avere un comando più modulabile e preciso. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
230
232
Velocità finale [km/h]
160
158
Spazio di frenata [m]
50
58
Tempo di frenata [sec]
0.9
1.0
Decelerazione massima [g]
3.3
2.9
Temperatura max dischi [°C]
952
656
carico pedale max [kg]
88
88
 


Curva 10 - Piscine

Anche questa variante è un veloce destra-sinistra in cui la velocità di approccio viene dimezzata nel punto più lento, dopo uno spazio di frenata che quest'anno è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno. La decelerazione è piuttosto impegnativa (3,4 G) e i carichi laterali sono enormi. La visibilità è scarsa, perché ai lati della pista i guard rail impediscono la visuale sulla traiettoria da seguire. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
240
222
Velocità finale [km/h]
100
101
Spazio di frenata [m]
85
146
Tempo di frenata [sec]
1.9
3.4
Decelerazione massima [g]
3.3
3.4
Temperatura max dischi [°C]
920
703
carico pedale max [kg]
90
104
 


Curva 11 - Rascasse

Questa lenta destrorsa condivide con la Loewe il primato della curva meno veloce del mondiale. Fino a qualche anno fa i piloti dovevano staccare le mani dal volante per poterlo ruotare completamente, mentre oggi riescono a fare questo tornantino solo arrivando ad incrociare le braccia. L'accelerazione dalla curva delle Piscine è breve, quindi i valori di decelerazione e carico sul pedale sono su valori accettabili. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)  Velocità iniziale [km/h]
195
198
Velocità finale [km/h]
65
56
Spazio di frenata [m]
70
79
Tempo di frenata [sec]
1.8
2.5
Decelerazione massima [g]
2.6
2.5
Temperatura max dischi [°C]
830
684
carico pedale max [kg]
70
78
 


Curva 12 - Anthony Noghes

Questa curva, dedicata al magnate del tabacco che ha organizzato le prime edizione del rally e del GP di Montecarlo, non è particolarmente impegnativa, salvo per il fato che in uscita è necessario sfruttare al massimo l'accelerazione che immette nel rettilineo d'arrivo. Viste le velocità ridotte in gioco, la staccata che precede la curva Noghes è un buon punto dove provare a sorpassare, perché in uscita la traiettoria è stretta e obbligata ed è quasi impossibile venire superati. 


dati 2007
dati 2008
(previsione)
Velocità iniziale [km/h]
120
119
Velocità finale [km/h]
105
78
Spazio di frenata [m]
20
28
Tempo di frenata [sec]
0.5
1.0
Decelerazione massima [g]
1.8
1.7
Temperatura max dischi [°C]
710
616
carico pedale max [kg]
40
57


 
Pubblicato da Michele Losito, 22/05/2008
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