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Mini Limousine


Avatar Redazionale , il 18/02/05

19 anni fa - Versione tirata della piccola inglese.

Il debutto l'estate scorsa ad Atene. Poi il nulla. Fino a oggi. La LimoMini sarà a Milano per una settimana, sponsor di una manifestazione. Ecco com'è fatta. E perché merita di essere vista.

PIVOT La LimoMini la parcheggi facile. Ti fai i tornantini in montagna che nemmeno Pitagora riuscirebbe a evitare di scalfire le portiere sui muretti. Due passi in centro - alla macchina - in caso di viaggi lunghi e noiosi. Un colpo di citofono per dire all'autista di rallentare, che insomma mi si sgasa lo champa. La LimoMini è roba per pochi. Un concetto inverosimile. La piccola più lunga del mondo. Un po' come il pivot nella squadra di nani.

TAGLIA XXL  Beh, eccola. Dopo le Hummer, i jeepponi, le berlinazze, tutte rigorosamente limousinate, ecco la versione tirata della piccola inglesina con recenti grinfie tedesche. Mini XXL: sei ruote, quattro porte, sei posti, frutto dell'insana megalomania di un carrozziere losangelino e presa al volo dalla Mini per le occasioni mondane. Vedi le Olimpiadi di Atene, dove ha debuttato, e vedi la settimana della moda a Milano (19-27 febbario), con mostra sul British Fashion in Milan sponsorizzata Mini, e artisti, stilisti, personalità varie e modaioli da trasportare da un locale all'altro della città. Perché non allungare la Mini si è detto il nostro, ancora annebbiato da uno dei classici ritrovini bordo piscina in zona Hollywood est.

FATTO. E non si è limitato a lavorarci su Photo Shop, no: se l'è costruita in lamiere e ossa, con tanto di tv a schermo piatto, lettore DVD, radio CD, clima, tetto apribile, interni in pelle nera e interfono, appunto, quello per dire ad Ambrogio di rallentare che vanno le bollicine nel naso, cribbio. Un mezzuccio da niente che per le stradine della città degli angeli mi rischia di passare inosservato, ma che promette la sua porchissima figura su qualunque altro asfalto del globo.

ALTRA STORIA Altro che anonima Limo bianca con antennona a bumerang appollaiata sul baule. Ma va: demodé. Vuoi mettere la scena di un giretto in zona centro a Milano, tra i panca bestia delle Ramblas, su una Cooper S allungata? Altra storia. Con tanto di cromosomi Mini sparsi ovunque: i cerchi sono loro (e sei tra l'altro, quali quattro? crepi l'avarizia), gli interni sono loro, solo bislunghi, solo straricchi, la fasciona di superficie vetrata senza montanti è lei, con la differenza che i metri aumentano a dismisura e per cortesia, si facciano fumè, altrimenti che limo è.

JACUZZI Per il resto c'è tutto: divanetti compresi, frigobar con millesimato a temperature ipercontrollate compreso, con qualche dubbio sull'effettiva presenza, fin dal concessionario, della biondina che lo serva lo champagne. Ma vabbè. Che altro. Che altro inventarsi per rendere la LimoMini veramente spaziale? Questo si è chiesto il carrozziere dei divi, gratticchiandosi la brillantina tra i capelli. Ed ecco l'illuminazione. A bordo piscina ci rifletteva? Beh, una piscina: matematico. Una bella piscinetta incassata in macchina. Jacuzzi per gli yankee.

VEDO NUDO Fatto, anche questo. Basta tirare una paretina in calcestruzzo poco prima del doppio asse posteriore e il gioco è fatto. Riempire con acqua, cloro e petali di rosa a volontà e miscelare con un paio di testacoda ben piazzati. Regole: cuffia facoltativa, max due persone alla volta, tettuccio per coprirla quando non si usa o semplicemente quando fuori fa freddo, tappo per svuotare in corsa e trasformare la swimming car in pick-up bell'e pronto. Varianti: riempire di latte alle mandorle per i più viziosi, di acqua di mare con un filo di sabbia bianca per i nostalgici del bagnasciuga, di Nutella per chi è semplicemente alla ricerca di conigliette di Play Boy alla ricerca - a loro volta - di set inusuale per il paginone centrale del prossimo giugno. Occhio però: niente timidi a bordo, i vetri della piscina sono normali, trasparenti, non fumé.

DA NON PERDERE Questo e altro può succedere a una Mini. A Milano si vedrà in giro per una settimana intera, giorno e notte. E' l'occasione per osservarla da vicino. Per dire "io l'ho vista". Poi chissà quando capiterà un'altra occasione. Unica differenza con Atene: adesso è grigia. Era megio rossa. Consigli per ciclisti: non accostarsi in curva, pericolo acqua.


Pubblicato da Andrea Sperelli, 18/02/2005
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