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Suzuki S-Ride


Avatar Redazionale , il 20/10/03

20 anni fa -

S-Ride, guida da S. Una S che secondo i progettisti riprende quella delle moto - Suzuki naturalmente. Almeno nelle intenzioni: due posti uno dietro l'altro, cupolino aerodinamico e styling da mordere le curve. Senza piegare però.

Moto o auto? A guardarla la risposta sembrerebbe scontata, ma alla Suzuki piace tenere la cosa in sospeso. Qualche dubbio la cilindrata potrebbe anche indurlo: 658 motociclisitici centimetri cubi, ma con il frazionamento tipicamente da auto su tre cilindri.

Automobilistici sono anche lo schema sospensivo, le scarpe 175/50 R 17, l’aspetto da city-car aggressiva. Anzi, in Giappone si dice key-car: auto-chiave, la chiave per poter acquistare un mezzo privato. Se non si possiede un posto macchina in proprietà, nella terra del Sol Levante, non può comprare una vettura più lunga di 3,40 metri.

La S-Ride ci sta tutta in quella lunghezza: 315 cm sono abbastanza per fare concorrenza alla Smart. Soprattutto considerando la larghezza di un metro e 40, resa possibile dal layout a due posti in tandem. Il motore è posteriore per avere il piacere di un’auto che “spinge”.

Completa una capsula in vetro che si ferma a 132 centimetri da terra, oppure si apre scenograficamente per consentire l’ingresso agli occupanti. Quando è chiusa, la cupola funziona da cellula di sicurezza con i profili in allumino. Manca l’effetto vento fra i capelli, ma all’interno il volante e le soluzioni sono molto car-style: c’è pure il navigatore satellitare con supporti interattivi.


Pubblicato da Silvio jr. Suppa, 20/10/2003
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