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Mitsubishi Pajero Evolution


Avatar Redazionale , il 18/09/01

22 anni fa -

Evidentemente, la straordinaria vittoria della Mitsubishi nell'edizione 2001 della Parigi-Dakar, deve aver creato parecchia euforia all'interno della casa nipponica. E i risultati si vedono. Dopo essere entrato a far parte della grande famiglia Mitsubishi, infatti, anche il nuovo capo francese del design Olivier Boulay è stato contagiato dall'entusiasmo e ha immediatamente ridefinito quella che sarà la futura filosofia progettuale nel campo del design.

Il risultato del nuovo approccio stilistico si chiama Pajero Evolution ed è una concept car che non lascia dubbi sulle intenzioni della Mitsubishi per un'eventuale erede dell'attuale Pajero. La parola d'ordine è dare libero sfogo all'entusiasmo e alla passione per le competizioni e la Evolution non fa nulla per nascondere il proprio DNA sportivo.

Per rendere ancora più competitiva il prototipo destinato a difendere il titolo conquistato a Dakar e rispettare le nuove regolamentazioni, infatti, la vincitrice dell'edizione 2001 Jutta Kleinschmidt è stata attivamente coinvolta nella realizzazione della futura Mitsubishi Pajero. L'obiettivo era quello di riuscire a realizzare una concept che potesse beneficiare dell'esperienza della campionessa e riuscisse a riprodurre un forte "winning spirit".

Ebbene, a giudicare dalla forme della Evolution non si può dire che i designer si siano risparmiati. Pur tenendo presente la destinazione "Dakariana" della nuova Mitsubishi, infatti, non è difficile ipotizzare che molte soluzioni saranno riprese anche sulla "normale" erede della Pajero e il nuovo look non può lasciare indifferenti.

La Pajero Evolution trasuda aggressività da ogni lamiera, le sue linee sembrano tagliate con la spada, ma a impressionare maggiormente è senz'altro il muso, alto, imponente, feroce e crivellato di griglie. Anche i passaruota rigonfi e allargati a dismisura contribuiscono a creare una sensazione di stabilità estrema, mentre il tetto basso e ricurvo ricorda l'agilità di una coupé pronta a scattare.

E le prestazioni non dovrebbero tradire le ambizioni feline della concept giapponese. Sotto il cofano della Evolution, infatti, dovrebbe essere imbullonato un robusto V6 da 3.5 litri impreziosito dalla raffinata tecnologia a fasatura variabile delle valvole MIVEC (Mitsubishi Innovative Valve lift and timing Electronic Control).

Per quanto riguardo le doti del telaio, invece, la Evolution si affida alle più recenti tecnologie frutto delle esperienze maturate nelle competizioni e sfoggia un assortimento di dispositivi elettronici in grado di sorvegliare praticamente tutto, dalla trazione integrale 4WD Super Select, al controllo attivo di imbardata (AYC), al differenziale centrale a controllo elettronico (ACD).


Pubblicato da Cristiano Inverni, 18/09/2001
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