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MG XPower SV


Avatar Redazionale , il 27/10/02

21 anni fa -

Look cattivissimo, alettoni, prese d'aria ovunque e muscoli esibiti senza pudore: il Morris Garage riscopre la vena dei tempi migliori e sfodera per il Salone dell'orgoglio inglese (Birmingham) una supercar per veri gentleman driver. Autori: un ingegnere italiano ex-Ferrari e un noto stilista british con la passione per le supercar e... per la pesca.

APPARENZE A vederlo, con quell’aria paciosa da giovane di mezza età, l’occhialino da intellettuale, baffi e capelli curati e una grande passione per lo sport più tranquillo del mondo, si stenterebbe a credere che la firma sulla MG XPower SV sia la sua. Mai fidarsi delle apparenze: Peter Stevens, acclamato stilista di sua Maestà e direttore dello stile di MG Rover non è nuovo a simili exploit. Per chi ancora non lo conoscesse, è l’autore della  della Jaguar XJR 15, della Lotus Elan, della MGTF e, soprattutto, della McLaren F1, per gli inglesi la supercar più bella del mondo. 

ALTA PRESSIONE Anche questa volta non si è smentito e pur se con qualche citazione di troppo (vedi Ferrari, Audi e Bmw) è riuscito a dar vita a una vettura che fa salire la pressione sanguigna sin dal primo sguardo. A cominciare dal frontale, con il cofano lungo e spiovente che dal parabrezza scende senza soluzione di continuità fino a pochi millimetri da terra, dove si integra nell’alettone che avvolge tutta la parte anteriore fino a fondersi nei copriruota e nelle minigonne laterali. Un tutt’uno in fibra di carbonio (come il resto della carrozzeria) con due profonde nervature convergenti, interrotto da estrattori d’aria, calandra a quattro settori tipica delle nuove MG e dalla grossa presa d’aria inferiore.

VUOTO SPINTO Più d’effetto la vista laterale, caratterizzata da una enorme branchia di sfogo che occupa l’intera superficie tra il copriruota muscoloso e il bordo della portiera. Un motivo che riprende subito dopo in un gioco di pieni e vuoti che si inseguono fino alla coda tronca e che coinvolgono anche l’abitacolo a goccia, tipo TT. Non proprio nuova la coda, alta, imponente con il bordo del cofano con profilo tondo e accenno di spoilerino, alettone racing poggiato sopra, i fari piccoli tondi, due terminali di scarico cromati e un altro alettone integrato nel paraurti.

ROSSONERO All'interno dominano il rosso dei sedili sportivi Sparco rivestiti in pelle e il nero della plancia. Il cruscotto è dominato da un unico strumento digitale circondato da spie mentre i comandi sono tutti sistemati sulla consolle. Volante e pedaliera racing completano la dotazione del posto guida. 

CASCO E BOMBETTA Da perfetto “sarto” inglese, Stevens ha pensato anche alle esigenze dei gentleman driver, quelli veri, che sotto la tuta hanno il tight e dopo la gara corrono subito a teatro,  al ristorante o in ufficio (con la XPower SV, of course). Dietro, nel portabagagli, oltre a trovare spazio per una una ruota di scorta di dimensioni reali e relativi attrezzi (non si sa mai, su strada normale una foratura è sempre possibile, soprattutto con le gomme da gara) Stevens ha ricavato anche due vani portacaschi in cui infilare gli elmi da corsa e sfilare eventualmente la bombetta. O viceversa.

MADE IN ITALY Quanto ai numeri, la matrice è italiana. Più precisamente di Modena e dintorni, terreno prediletto da Giordano Casarini per la sua attività di ingegnere. Prima di passare alla MG Rover ha infatti lavorato in Maserati (per 20 anni), in De Tomaso e persino in Ferrari. Alla MG Rover, dove è approdato da poco, è il responsabile tecnico, artefice degli sviluppi dei motori della MG Sport & Racing XPower, divisione sportiva della Casa inglese, e naturalmente dell'otto cilindri a V montato sulla SV. 

THOROUGHBRED Tre le declinazioni di potenza proposte: si passa dai 326cv della versione base (cinque secondi per passare da zero a 100 km/h) ai 465cv della SV Club Sport, con il motore portato a 5,0 litri e un tempo di 4,2 secondi nel 0-100. Chi non vuole esagerare può invece optare per la SV Club Sport, dotata di un cinque litri da 410cv capace di toccare i 100 km/h da ferma in 4,4 secondi. Top speed a 273 km/h per la prima versione, da cui si sale ai 314 della Club Sport fino ai 320 della più cattiva.

MCLAREN Sul fondo piatto due estrattori controllano che la XPower SV si mantenga stabile sulla strada. La geometria delle sospensioni è stata progettata in collaborazione con Steve Randle, responsabile della messa a punto dinamica della McLaren F1.

PREZZI E TEMPI Gli italiani potranno vedere la XPower SV a Bologna durante il Motor Show dove sarà presenta anche nella versione stradale, senza quell’immenso e antiestetico alettone sul posteriore. Dai clienti invece arriverà la prossima primavera, a un prezzo base di 65.000 sterline, circa 103 mila euro, 200 milioni delle vecchie lire. Le prenotazioni sono aperte.


Pubblicato da Gilberto Milano, 27/10/2002
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