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Passo di Valparola


Avatar Redazionale , il 15/01/15

9 anni fa - Sulle strade più belle

Una strada non del tutto usuale per raggiungere la Regina delle Dolomiti

SCELTA CLASSICA Cortina d’Ampezzo, per molti considerata la località Regina delle Dolomiti, di norma si raggiunge attraversando il Cadore, percorrendo la SS51, che, da poco sopra a Belluno, taglia le Dolomiti in direzione Nord, passa per Cortina e aggira il Gruppo del Cristallo, terminando nella SS49 in Val Pusteria, a Dobbiaco.

DUE PASSI, DUE PROVINCIE E DUE REGIONI Questa volta, abbiamo deciso di percorrere una strada meno usuale, ma certamente più suggestiva oltre che dal punto di vista del paesaggio, soprattutto da quello del divertimento di guida. È così abbiamo scelto due passi, il primo percorso completamente, quello di Valparola, il secondo, certamente più famoso, del Falzarego, utilizzato solo nel tratto in discesa per raggiungere appunto Cortina. L’attacco del Passo di Valparola è in Val Badia, in provincia di Bolzano, in località La Villa, lungo la SS244 che da Corvara conduce a Badia. Il Valparola oltrepassa il confine tra Trentino - Alto Adige e Veneto, tra la provincia di Bolzano e quella di Belluno.

IL VALPAROLA La strada è stretta ma non strettissima, il percorso è molto divertente, alterna tratti rettilinei e veloci a sequenze di curve strette e tornanti. Appagante quanto insidiosa, tanto d’inverno, per il fondo ghiacciato, quanto d’estate, per la costante presenza di brecciolino, non solo sui bordi, la strada è caratterizzata da un asfalto poco regolare e ricco di fratture causate dal ghiaccio.

COME UNA PISTA (PER I LOCALI) Non è una strada molto frequentata, specialmente nei giorni infrasettimanali e lontano dalle festività, proprio per questo i pochi “locali” che la percorrono, conoscendo molto bene la strada, sono soliti usarla tutta, come se fossero in pista. Per questo, specialmente se per divertirci non siamo troppo leggeri col piede destro, occorre comunque tenersi un po’ di margine e aspettarsi l’improvviso sopraggiungere in senso contrario di una vettura non sempre diligentemente nella propria corsia.

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LE INSIDIE DELL’INVERNO Le abbondanti nevicate (le foto sono state scattate alla fine dell’inverno scorso) lasciano suggestivi muri di neve ai lati della strada, molto insidiosi fino a fine marzo, perché di giorno la neve si scioglie e l’acqua si riversa sulla strada, ma di notte gela ancora, creando pericolose placche ghiacciate nelle zone maggiormente in ombra. Oltre alla guida accorta, occorre avere le gomme giuste, in grado di offrire ancora grip anche alle basse temperature e non soltanto in presenza di neve. La “nostra” Jaguar era equipaggiata con Pirelli Sottozero 3, pneumatici winter dotati di mescola specifica per le basse temperature e tasselli in grado di aprirsi alle basse velocità per catturare la neve.

LA DISCESA DAL FALZAREGO Nel tratto in discesa, dopo aver lasciato il Rifugio Valparola e il Forte Tre Sassi, l’orizzonte si allarga e comincia a far intravvedere la strada del Falzarego che sale da destra. Al bivio, per raggiungere Cortina, occorre andare a sinistra. La strada è nettamente più ampia, anche l’asfalto è migliore, e anche qua si alternano tratti più veloci a sequenza di curve e controcurve: guidare è un vero piacere. L’aspetto piuttosto brullo del Valparola, lascia spazio a grandi boschi di conifere della discesa del Falzarego. Suggestiva la galleria scavata nella roccia, dopo i tornati di Pocol, che consente di vedere dall’alto la piana di Cortina d’Ampezzo e sullo sfondo il Monte Cristallo. Una piazzola minima sulla destra, con una piccola terrazza, consente una breve sosta di fortuna per ammirare il paesaggio.

MEGLIO AL CONTRARIO? Dal punto di vista del divertimento di guida, riteniamo che il Passo di Valparola offra grandi soddisfazioni in entrambi i sensi di marcia, mentre, dovendo percorrere il Falzarego soltanto nel tratto in discesa, alcuni tratti potrebbero risultare più divertenti in senso contrario. Certamente dal punto di vista paesaggistico, il maggior appagamento si ha partendo da Cortina in direzione San Cassiano, cioè in senso contrario rispetto a quello che abbiamo descritto. Il perché è presto detto: la salita del Falzarego partendo da Cortina, offre di fronte la vista delle Tofane, così come la discesa verso San Cassiano dal Valparola, offre di fronte il costante spettacolo delle Punte di Puez, come si può facilmente notare della foto nella Gallery.


Pubblicato da Armando Mailänder, 15/01/2015
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