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Prova su strada

Suzuki Vitara 2015


Avatar Redazionale , il 23/03/15

9 anni fa - La Suzuki Vitara 2015 è compatta e versatile. Guarda il video

La Suzuki Vitara 2015 punta su dimensioni compatte e tanta versatilità, oltre che su una linea senza fronzoli e riuscita. Proposta con motori 1.6 a benzina e a gasolio da 120 cv, è già in vendita con un'interessante offerta. Guarda il video

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APRIPISTA Quelli della Suzuki sono abbastanza abituati a fare di testa loro. Avessero seguito semplicemente le mode, non avrebbero mai lanciato, più di un quarto di secolo fa, la Vitara, antesignana delle Suv compatte di oggigiorno, e, prima ancora, non avrebbero creato le prime fuoristrada tascabili dei tempi moderni, ovvero le varie LJ e SJ, nonna e mamma dell'attuale Jimny. A fare da denominatore comune a tutte queste macchine sono le dimensioni compatte e sembra dunque naturale che oggi la nuova Suzuki Vitara 2015 segua quella tradizione, senza andare a unirsi al gruppo delle crossover ipertrofiche.

TECHNICOLOR Viene quasi il dubbio che la S del logo possa stare per la taglia, small, scoprendo che la Suzuki Vitara 2015 misura solo 4.175 mm (la progenitrice era nell’ordine di una trentina di cm in più), ben sotto la media del segmento C.  Al di là dei numeri, la nuova Vitara sfoggia una linea moderna, senza tanti grilli per la testa. Forse, guardando le foto, qualcuno potrebbe dire che i designer avrebbero potuto osare anche un po' di più. Tuttavia, va detto che questa Suzuki rende meglio dal vivo e non bisogna dimenticare che questa è una macchina destinata a essere venduta in tutto il mondo e che deve quindi piacere a ogni latitudine, missione mai facile. Le proporzioni sono dunque classiche e gli elementi originali sono soprattutto il cofano a conchiglia e il paraurti, assieme alle fiancate scolpite. Personalizzare la Suzuki Vitara 2015 è comunque un gioco da ragazzi, grazie a una tavolozza di tinte ben assortita (con cinque proposte monocromatiche e sei bicolori).

BADA AL SODO Con il ricco pacchetto estetico V-More, poi, anche l'abitacolo può staccarsi dalla monotonia dei toni scuri e una mano di colore rende ancor più piacevoli arredi dal look sobrio e ordinato, senza inutili fronzoli, che badano soprattutto al sodo. Come vuole la regola della Casa, le plastiche sono prevalentemente durette ma danno un'idea di buona solidità, complici anche gli assemblaggi precisi.

PARI POTENZA Che la Suzuki Vitara 2015 sia un tipetto tosto lo testimonia anche un pacchetto tecnico di tutto rispetto, con una scocca che fa largo uso di acciai ad alta resistenza, rigida e leggera. Due i motori previsti al lancio, entrambi 1.600 da 120 cv, uno a benzina aspirato, con una coppia di 156 Nm, e l'altro turbodiesel (di origine Fiat), con invece 320 Nm. Tutti e due possono essere abbinati alla trazione anteriore o a quella integrale AllGrip, già presente anche sulla S-Cross e qui migliorata con la funzione FeedForward. L’elettronica ora in pratica legge numerosi parametri dell’auto e fiuta il rischio di perdite di aderenza, anticipando le reazioni per rendere gli interventi più efficaci

SI FA IN QUATTRO Il sistema AllGrip - va ricordato - permette al pilota di scegliere tra quattro modalità, per affrontare ogni situazione: Auto (che privilegia le ruote anteriori per contenere i consumi), Sport (che modifica anche la risposta all'acceleratore per migliorare prestazioni e guidabilità nel misto), Snow (delicata e soft nella gestione della coppia per i fondi a bassa aderenza) e Lock (che ripartisce in modo più equo la forza motrice tra i due assi e limita lo slittamento dei differenziali per avere motricità nei passaggi offroad più complicati). Sia a due sia a quattro ruote motrici, la Vitara a benzina si può ordinare con cambio manuale a cinque marce o automatico a sei, mentre la diesel fa al momento coppia fissa con una manuale a sei marce in attesa di un robotizzato a doppia frizione.

OFFERTA LANCIO La Suzuki Vitara 2015 è già disponibile nelle concessionarie e ha un listino che va da 19.900 a 27.100 euro. I prezzi di tutte le varianti possibili sono specificati nel pdf allegato qui sotto, assieme all’esatta composizione dei due allestimenti V-Cool e V-Top. Qui vale però la pena di sottolineare come la versione base sia già ricca, con di serie i cerchi in lega da 17”, sette airbag, il cruise control (adattivo nel caso delle versioni 4wd), i vetri posteriori scuri, il climatizzatore automatico, lo schermo da 7” sulla plancia con sistema MirrorLink e la telecamera posteriore. Fino al 30 aprile, infine, è prevista un’offerta lancio sulla versione 1.6 DDiS turbodiesel V-Cool, che viene così a costare 19.900 euro - come la sorella a benzina - in luogo dei normali 22.400 euro. E ora è il momento di voltare pagina e di portare su strada la nuova Vitara.

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BELVEDERE Sulla Suzuki Vitara 2015 tutti riescono a trovare una posizione di guida corretta grazie alle ampie possibilità di regolazione offerte dal volante e dal sedile. Quest'ultimo ha la seduta un po' distante rispetto al pavimento ma ciò non si può certo considerare un vero difetto su un mezzo di questo tipo. Questa scelta permette infatti di avere una vista panoramica sul traffico e, in generale,  su quanto accade attorno alla macchina e, inoltre, consente una gestione più razionale dello spazio.

UNA BELLA SORPRESA Sistemando ciascun passeggero leggermente più in verticale, rimangono infatti più centimetri per tutti, anche per il bagagliaio (da 375 a 1.120 litri). Ce ne si accorge accomodandosi sul divano e scoprendo come le ginocchia restino lontane dagli schienali anteriori ben più di quanto ci si aspetterebbe su un'auto da meno di 4 metri e venti. Con un quadro così positivo ce n'è abbastanza per chiudere in occhio sul fatto che le porte posteriori siano un po' piccole e l'accessibilità al divano non sia quindi il massimo della vita.  Se la Suzuki Vitara 2015 impressiona positivamente sin dai primi metri fatti in città non è pero solo per la buona abitabilità. Il taglio della carrozzeria aiuta a capire al volo quali siano gli ingombri in manovra e il resto lo fanno il diametro di sterzata ridotto e le dimensioni ragionevoli della carrozzeria.

SMILE Uscendo fuoriporta, gli angoli della bocca continuano a restare piegati all'insù. Le sospensioni filtrano bene le buche e gli avvallamenti, limitando nello stesso tempo il rollio in curva. In questo senso è fondamentale in lavoro fatto dagli ingegneri per contenete il peso: una macchina più leggera (e la nuova Vitara pesa fino a 360 kg meno della vecchia) può permettersi un assetto più morbido senza perdere niente in fatto di piacere di guida. E per la Suzuki va proprio così: tra le curve non fa rimpiangere una berlina, pronta a disegnare traiettorie senza sbavature e docile ai comandi di uno sterzo che trova un discreto compromesso tra leggerezza, neutralità e precisione.

PRONTA A TUTTO Nemmeno il fuoristrada leggero spaventa la Suzuki Vitara 2015. Le sospensioni incassano i colpi come un veterano del ring e, con un'altezza minima da terra di 185 mm, il limite per affrontare i passaggi impegnativi è rappresentato più che altro dagli angoli caratteristici (18,2 gradi di attacco, 28,2 di uscita e 17,7 di dosso). Dal canto suo, l'eventuale trazione integrale con la funzione Lock blocca la ripartizione della coppia tra i due assi e la ciliegina sulla torta la mette l'elettronica,  frenando le ruote senza aderenza e dando così la motricità necessaria a superare terreni tormentati.

JOLLY Quanto ai motori, entrambi si dimostrano validi e formano una squadra ben affiatata. Il millesei a gasolio è il candidato naturale al ruolo di best-seller. Il perché è presto detto: ha una coppia generosa, che assicura un gran tiro sin dai regimi medio-bassi, e non si tira indietro se è chiamato a fare gli straordinari e ad allungare verso la zona rossa del contagiri. Il tutto con una rumorosità mai eccessiva, consumi contenuti (la media dichiarata oscilla tra i 4 e i 4,2 l/100 km) e con una buona rotondità anche quando viene fatto girare a ritmi da bradicardico. Insomma è lui la scelta giusta per chi voglia vivere la macchina a 360 gradi, anche a pieno carico o su forti pendenze, non necessariamente solo per chi macina chilometri su chilometri.

SENZA COMPLESSI L'altro millesei, quello a benzina, è invece ideale per chi fa meno strada o, per esempio, per chi vede in questa Suzuki una seconda macchina di casa, ruolo che le si addice benissimo. A sua volta poco assetato di carburante (5,3-5,7 l/100 km a seconda del tipo di trasmissione), questo quattro cilindri giapponese gira tondo e silenzioso e non si fa pregare a salire di giri. Se si francobolla il pedale dell'acceleratore al pavimento e si usa molto il cambio (peraltro ottimo) tira fuori anche le unghie ma nell'uso quotidiano si fa apprezzare più per la progressione lineare e l'assenza di vibrazioni.  Certo, non gli si può chiedere la stessa vivacità del turbodiesel, specialmente in ripresa,  ma nel traffico e nell'uso disimpegnato non accusa complessi di inferiorità. In Suzuki hanno insomma di che essere fiduciosi, con una macchina compatta e versatile, all'altezza delle sue celebri antenate.

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Pubblicato da Paolo Sardi, 23/03/2015
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