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Esplorazione spaziale

Suzuki sulla Luna per vincere il Google Lunar Xprize [VIDEO]


Avatar di Emanuele Colombo , il 24/04/17

6 anni fa - Suzuki con il team giapponese Hakuto è tra i finalisti al Google Lunar Xprize: manderà il rover Moonraker sulla Luna a fine 2017

Suzuki con il team giapponese Hakuto è tra i finalisti al Google Lunar Xprize: manderà il rover Moonraker sulla Luna a fine 2017

SULLA LUNA A FINE ANNO La nota casa giapponese Suzuki si prepara a conquistare la Luna, partecipando al Google Lunar Xprize. Di che si tratta? È una gara che mette in palio 30 milioni di dollari, di cui 20 andranno al primo team finanziato da capitali privati che invierà un veicolo sulla Luna entro il 31 dicembre 2017.

LA MISSIONE Tale veicolo, detto in gergo rover, dovrà percorrere almeno 500 metri dal punto di allunaggio e inviare sulla Terra foto e video in alta definizione, per conquistare il premio. La gara ha lo scopo di promuovere lo sviluppo di metodi a basso costo per l'esplorazione spaziale.

NE RESTERÀ SOLO UNO Quando la sfida del Google Lunar Xprize è stata lanciata, alla fine del 2007, sono state 16 le squadre a iscriversi. Oggi, a pochi mesi dall'ora X, in gara sono rimasti in cinque (il team italiano è tra gli esclusi). Suzuki è della partita e supporta il team giapponese Hakuto nello sviluppo del rover, con la sua esperienza in materia di veicoli compatti a trazione integrale.

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LOTTA AI CHILI DI TROPPO Grazie al know how di Suzuki, Moonraker (questo il nome del rover) è infatti dimagrito moltissimo. Il primo prototipo pesava 10 kg, mentre oggi, dopo un lungo lavoro di affinamento, è arrivato molto vicino al traguardo dei 4 kg: un risultato eccezionale, che permette grandi risparmi sui costi di missione, dal momento che ogni chilo di carico in più comporta un milione di dollari di spesa aggiuntiva.

FATTO DI CARBONIO La scocca di Moonraker è realizzata in fibra di carbonio CFRP, come le appendici aerodinamiche della BMW M4 GTS e della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio. Spessori e rigidezza sono stati ottimizzati per resistere alle tremende vibrazioni del decollo e le sollecitazioni dell’allunaggio. Il cervello elettronico del rover è stato poi protetto dagli shock termici del viaggio.

PIÙ FUORISTRADA DI COSÌ... Per affrontare il terreno lunare è stata scelta la trazione integrale, tecnologia in cui Suzuki ha grande esperienza per via del sistema 4x4 Allgrip che equipaggia la maggior parte dei suoi modelli. Le analisi effettuate per sviluppare il rover, dice Suzuki, “saranno di grande aiuto per costruire in futuro auto più leggere e con sistemi di trazione più efficaci, grazie anche all’impiego di materiali innovativi”. Anche per chi dovrà guidare solo sulla Terra.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 24/04/2017
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