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Pneumatici invernali

Scegliere le "gomme da neve"


Avatar Redazionale , il 30/11/10

13 anni fa - Una maggiore sicurezza nella guida è data dai pneumatici invernali o "gomme da neve", soluzione che, spesa a parte, offre più vantaggi che svantaggi.

Clima rigido, pioggia, neve, ghiaccio: come fare? Un primo passo verso una maggiore sicurezza nella guida è dato dai pneumatici invernali, volgarmente detti "gomme invernali" o "gomme terniche". Spesa a parte, offrono più vantaggi che svantaggi.

DA NEVE? C'è ancora chi le chiama gomme da neve o gomme termiche, in realtà il termine più adatto è pneumatici invernali perché le ricerche e le tecnologie che hanno interessato questo settore sono state tali e tante da aver provocato una piccola rivoluzione. Perché pneumatici invernali? Semplice perché questi modelli ormai non servono più solo per "andare in montagna" ma sono utili per guidare con maggiore sicurezza durante i mesi freddi, quelli dove acqua, gelo, sale e asfalto freddo la fanno da padrone. Migliori al punto da convincere qualche amministrazione provinciale a renderli obbligatori forse anche in modo un po' frettoloso. Certo, se tutti montassero gomme invernali (i camion soprattutto) in certe zone di Italia magari ci risparmieremmo certi ingorghi ciclopici alla prima nevicata...

QUESTIONE DI SILICE Magia della silice, che rende questi pneumatici invernali alla stregua di gomme termiche, ovvero in grado di scaldarsi prima e meglio delle normali gomme estive quando le temperature dell'asfalto raggiungono livelli prossimi allo zero, ma anche di avere una buona stabilità di funzionamento quando le temperature si alzano. Le prestazioni sempre maggiori delle automobili sono andate di pari passo con la crescita dei diametri dei cerchi e delle sezioni degli pneumatici. Al giorno d'oggi, una tranquilla station wagon turbodiesel monta pneumatici che fino a pochi anni fa erano appannaggio delle GT più sportive.

SPECIALIZZATE Questo ha portato ad una maggiore specializzazione degli pneumatici stessi, che sono sempre più performanti sull'asciutto (e sul bagnato), rinunciando però a quella versatilità che le fa andar bene un po' per tutto. Quindi? Una doppia spesa per viaggiare sempre in sicurezza?

SPESA O INVESTIMENTO? Non prendetela così male, innanzitutto ci preme sottolineare che i soldi spesi in sicurezza non sono mai spesi male e poi vedetela così: in pratica anticipate i soldi del prossimo cambio. Un treno di gomme invernali ha una vita almeno pari a quella di uno estivo anzi, d'inverno è anche meglio perché proprio per il minor grip offerto, quello estivo slitta di più e si consuma prima... per cui, quanto meno, raddoppierete la durata delle vostre gomme. Per quattro-cinque mesi guiderete con gomme invernali (diciamo da novembre a marzo) per gli altri utilizzerete quelli normali, unico problema è dove stoccare le gomme non utilizzate se non avete un box. Problema risolto anche questo dai gommisti che per 50€ l'anno tengono le vostre gomme nei loro magazzini.

OBBLIGO PER CHI VIAGGIA Ovvio che occorre sempre valutare caso per caso l'opportunità del cambio. Chi guida solo in città per poche migliaia di chilometri l'anno probabilmente non avrà bisogno di montare le calzature invernali. Chi invece viaggia parecchio prenda in seria considerazione l'eventualità, non solo per sventare il rischio di trovarsi bloccati sotto una nevicata improvvisa, ma anche per il maggior grado di sicurezza che questi pneumatici offrono in condizioni metereologiche avverse. Oltre alla mescola ricca di silice questi pneumatici hanno, infatti, scolpiture particolari studiate per offrire il massimo drenaggio dell'acqua e il massimo grip in caso di neve.

LAMELLE La particolare configurazione a lamelle sfrutta, infatti, la proprietà "legante" dei cristalli di neve. Gomma su neve= scivolata; Neve su neve= tenuta. In pratica le lamelle si riempiono di neve "aggrappandosi" letteralmente al fondo stradale, la dove un liscio pneumatico "estivo" slitterebbe facilmente. Fino qui niente di nuovo, direte voi, le gomme da neve sono sempre esistite.

NON SOLO NEVE Ma la vera rivoluzione delle gomme invernali sta nel loro livello di comfort e nelle loro prestazioni sull'asfalto asciutto. Un tempo montare le gomme da neve (e in quel caso sì che il nome era esatto) significava scendere a pesanti compromessi. Il codice di velocità (quello che indica la velocità massima con cui quel pneumatico può correre in sicurezza) scendeva drasticamente (spesso erano omologati fino a 140 km/h), il piacere di guida era frustrato da una tenuta sull'asciutto pesantemente ridotta, e il rumore di rotolamento invadeva l'abitacolo penalizzando il comfort di un viaggio.

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NESSUN COMPROMESSO Oggi, nulla di tutto questo, un pneumatico invernale (ricordatevi di cercare la sigla M+S sul fianco a indicare che si tratta proprio di un pneumatico invernale) è silenzioso quasi quanto uno estivo (l'aumento del rumore di rotolamento è appena percettibile anche sulle silenziosissime berline di oggi), a livello di grip ha prestazioni solo lievemente inferiori con il caldo (ma con il freddo si scalda prima e meglio pertanto il limite si trasforma in pregio), e soprattutto le omologazioni di velocità sono le medesime degli pneumatici estivi (fino ad un al codice V ovvero 240 km/h).

ANCHE PER LE SPORTIVE E le sezioni si sono moltiplicate, al punto che ormai è possibile trovare pneumatici per qualsiasi auto anche per le velocissime Ferrari e Porsche. Insomma, se d'inverno fate tanta strada (ma anche se non ne fate), montare i pneumatici giusti non è solo un lusso ma quasi una necessità, utile per non fermarsi a pasticciare con le catene ai primi quattro fiocchi di neve.

I PREZZI Ovviamente molto variabili in relazione a sezioni, marche e codici di velocità, ma i prezzi non si discostano di molto dai listini dei pneumatici "estivi", indicativamente dai 60-70 euro per le misure più piccole agli oltre 600 euro per le misure più sportive. Il montaggio richiede circa un'ora di lavoro e una spesa che si aggira sui 50 euro. Gli pneumatici sono direzionali quindi attenzione che vi vengano montati nella giusta posizione. Ogni pneumatico si usura in modo particolare. Un consiglio è quindi quello di segnare con un gesso la posizione dei pneumatici estivi (il gommista lo fa sempre...) al momento dello smontaggio per poterli rimontare sulle stesse ruote una volta giunta la primavera senza avere problemi di convergenza.

MISURE E PRESSIONI Ovviamente vanno montati pneumatici d'identica misura rispetto a quelli estivi omologati per il vostro modello di auto per non incorrere in sequestri del libretto da parte delle forze dell'ordine. Se l'auto ha più omologazioni (esempio un 195/60-15 e 205/55-16) si può risparmiare qualche Euro montando magari pneumatici di sezione e diametro inferiore, ma a questo punto si spende qualcosa per l'acquisto di cerchi in lamiera più piccoli (circa 30 euro a cerchio).

FAI DA TE La maggiore comodità sta nel fatto che non sarà necessario ogni volta montare e smontare gli pneumatici ma sarà sufficiente cambiare i cerchi, operazione fattibile anche "in casa" con un minimo di pratica. Il crick dell'auto (per quelle che l'hanno ancora) e una chiave a X sono sufficienti. Impiegate al massimo un paio d'ore e risparmiate 50€ e la fila dal gommista (nel periodo di cambio tra estate/inverno e viceversa si viaggia su appuntamento manco si fosse da dentista). Certo avete speso per i cerchi per cui fate bene i vostri conti. Quanto alle pressioni sono simili a quelle degli pneumatici estivi raccomandata dalla casa, solo aumentate di 0,2 bar.

QUANDO UTILIZZARLI Le caratteristiche dei moderni modelli invernali sono tali da consentirne l'utilizzo dall'autunno inoltrato all'inizio della primavera. Non ci sono controindicazioni particolari o temperature limite. Certo è che con il caldo l'usura sarà maggiore.

CATENE? NO GRAZIE. Il montaggio di pneumatici adatti alla cattiva stagione libera dall'obbligo di portare catene a bordo anche dove indicato dai segnali stradali, quindi chi frequenta zone montane risparmia sull'acquisto di questo accessorio. Ovvio che pur molto performanti su neve fresca gli pneumatici non possono fare miracoli, la prudenza resta sempre il primo consiglio. Sul ghiaccio, invece, c'è ben poco da fare, lì servono i chiodi. 


Pubblicato da Stefano Cordara, 30/11/2010
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