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MotoGP 2018

MotoGP Argentina 2018: le pagelle di Termas de Rio Hondo


Avatar di Federico  Maffioli , il 08/04/18

6 anni fa - La nostra analisi della MotoGP in Argentina

MotoGP Argentina 2018: le pagelle di Termas de Rio Hondo, polemica rossi marquez

Marquez riaccende le polemiche con Rossi, Crutchlow primo in Classifica, Dovizioso fortunato, Lorenzo e Iannone con quotazioni in picchiata

HAI VINTO TU Nel Gp delle polemiche, degli sbagli, del meteo incerto (qui il nostro speciale con tutto quello che è successo) e di chi più ne ha più ne metta, le pagelle le iniziamo con lui: Jack Miller. Pilota giovanissimo, talentuoso e determinato, soprattutto vero rappresentante della miglior scuola australiana, quella alla Bayliss, quella che corre con il cuore, con quella “testa matta” intesa nell’accezione positiva del termine, che lo porta a siglare una pole il Sabato da tuffo al cuore ed a sfiorare una vittoria, diciamocela tutta, molto probabile! Insomma, grazie Jack, perché ci hai fatto rivivere quella scuola australiana che sa tanto di motociclismo vecchio stile, perché (senza nulla togliere agli altri tre piloti in testa con lui per tutta la gara) sei stato la parte brillante di questo GP! Non sali sul podio, ma chi se ne frega! Lotta con il cuore, le slick ed anche contro la commissione gara! Per Miller è un 10 in pagella!.

 FUORI LUOGO Marc Marquez è un Campione in termini assoluti e su questo non ci piove. In Argentina, però, il Campione del Mondo in carica è protagonista in negativo con un atteggiamento totalmente fuori luogo, al netto di una gara che avrebbe potuto vincere anche partendo dall’ultima posizione. Insomma, lo spagnolo chiude il secondo GP di questa Stagione dando una bella lustrata alla sua impopolarità e torna a casa con un diciottesimo posto finale (al netto delle penalità) che gli costa uno zero in classifica. Basterebbe solo questo per meritare uno zero anche in pagella, ma c’è di più, perché probabilmente oggi il numero 93 ha dimostrato quale sia il suo (unico?) punto debole: la smania di voler frantumare (i record di) Rossi e forse, per questo, ha così tanta foga di vincere, di arrivare. Talmente tanta da sembrare letteralmente "dopato" da questa foga... Dalla sua c’è poco da dire, perché in partenza fa una manovra scorretta sapendo benissimo della gravità di quello che stava facendo e della penalità che stava rischiando e lo stesso vale per i sorpassi così aggressivi, a cui, per uno come lui, è impossibile pensare che non sapesse cosa stesse facendo e di come sarebbe andata a finire con ingressi così prepotenti, soprattutto in quello su Rossi, le cui conseguenze in quel punto erano abbastanza scontate… Insomma, il voto per lui non è zero, al netto di tutto, ma un “non classificabile” e lo zero questa volta se lo prende la direzione gara per una squalifica ineccepibile e non data, che non avrebbe permesso a Marquez di comportarsi così poi creando un clima che, sicuramente, nella migliore delle ipotesi, si trascinerà anche nei prossimi GP.

BOTTA DI C... Andrea Dovizioso alla fine chiude il GP argentino con un sesto posto finale e la seconda posizione in Campionato a tre lunghezze di distanza dal vertice. In un GP così difficile per le Ducati (almeno quelle ufficiali) l’italiano parte lento poi migliora, ma senza tutto quello che è successo, difficilmente la situazione finale sarebbe stata cosi rosea con tre pretendenti al titolo come Pedrosa, Rossi e Marquez a zero punti iridati. Fortunato, peccato per la partenza un po' troppo cautelativa perchè, se ci avesse creduto subito un  po’ di più, Dovizioso, probabilmente,  avrebbe anche potuto chiudere un filo più avanti, ma in generale per lui voto 7

UN ANNO DOPO Cal Crutchlow lascia l’Argentina dopo aver fatto bottino pieno: primo al traguardo e primo in classifica generale. Insomma, questa pista piace sia a lui sia alla sua moto (anche lui ha una Honda ufficiale), infatti l’ultima volta che lo avevamo visto sul podio era stato esattamente qui un anno fa con la terza posizione. In generale, comunque, l’inglese è stato protagonista già dalle libere ed autore di un’ottima gara, corsa sempre nel gruppo dei primi senza correre rischi inutili. Anche per lui vale il discorso “pizzico di fortuna”, ma adesso si può permettere di guardare tutti dall'alto verso in basso, voto 9,5

IN SECONDO PIANO Johann Zarcò passa secondo sotto la bandiera a scacchi dopo un fine settimana molto positivo ed in cui è sempre stato in sella alla migliore delle Yamaha in pista. Il comportamento scorretto di Marquez, però, nel suo caso ha fatto passare in secondo piano il sorpasso che ha fatto su Pedrosa e che è costato al pilota spagnolo il ritiro dopo nemmeno un giro di gara. Manovra ai limiti della correttezza, molto al limite! Per Zarcò cartellino giallo, ma voto 8,5

OTTIMO LAVORO Alex Rins, insieme a Miller e Syahrin, è un'altra bella sorpresa di questo GP. Lo spagnolo in sella alla Suzuki cresce in fretta e con il terzo posto di oggi si fa perdonare la scivolata (e lo  zero) del Qatar! A Termas de Rio Hondo il numero 42 riporta la Suzuki su un podio che mancava dal 2016 (che gli costerà la perdita dei privilegi) e rifila un sonoro schiaffo morale al suo compagno di squadra e alza, non poco, le sue quotazioni in Suzuki! Insomma, in Argentina Rins rischia anche di fare il colpaccio, peccato per l’errore finale, ma in generale per lui voto 9

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INCOLPEVOLE Dani Pedrosa , come dicevamo sopra, torna ai box con un nulla di fatto dopo non aver chiuso nemmeno un giro di gara. Peccato perché aveva dimostrato di essere messo molto bene e di essere di diritto tra i possibili pretendenti al podio! Voto 8

MIGLIORAMENTO Maverick Vinales chiude quinto il secondo Gran Premio di questa stagione, dopo un fine settimana pieno di difficoltà, ma sempre in crescendo. Insomma, dopo l’Argentina l’idea è che a piccoli passi un miglioramento c’è stato e questo fa pensare bene in ottica futura. In più, al netto dello zero (incolpevole) di Rossi, l’impressione è che la Yamaha numero 25 sarebbe stata la prima al traguardo nel confronto diretto con il compagno di squadra. Per lui voto 7,5

BRUTTO COLPO Valentino Rossi lascia l’Argentina con uno zero in Classifica causato dal sorpasso inutilmente aggressivo di Marquez mentre era in sesta posizione. Peccato perché l’italiano, anche se difficilmente avrebbe centrato la top 5, stava comunque contenendo i danni in un fine settimana difficile e ricco di insidie. Per lui voto 7

FIGURACCIA Fine settimana da dimenticare e dal sapore (molto) amaro per Jorge Lorenzo, che passa quindicesimo sotto la bandiera a scacchi ad oltre 42 secondi dal primo e nettamente il peggiore dei piloti in sella alle tre Ducati GP18. Per fortuna che questa gara doveva far alzare le sue quotazioni in Ducati! Insomma, c’è poco da dire perché il dato che più di tutti parla per lui è il piazzamento dietro anche alla Honda di Franco Morbidelli… Nulla da togliere all’italiano, ci mancherebbe, ma dopo aver affermato che in pista ci siano solo lui e Marquez a poter fare la differenza in questo Campionato…di strada un po’ ce ne passa! No? Per lui voto 3

ASFALTATO Anche per Andrea Iannone il fine settimana argentino è da classificare come quelli da dimenticare in fretta, non solo per l’ottavo posto finale giocato con Syahrin per pochi decimi, ma più che altro per i 23 secondi che si prende dal compagno di squadra. Anche per lui le quotazioni del mercato sono in ribasso, voto 4,5

TUTTI GLI ALTRI Tito Rabat, Venerdì è tra i migliori tre e Sabato conquista la quarta casella dello schieramento, settimo al traguardo, per lui voto 8,5; Hafitz Syahrin, autore di una fine settimana da protagonista e nono al traguardo, voto 8; Aleix Espargarò, ottimo fine settimana, peccato per l’incolpevole epilogo, voto 7.


Pubblicato da Federico Maffioli, 08/04/2018
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