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Peugeot Metropolis


Avatar Redazionale , il 09/08/13

10 anni fa - Arriva il tre ruote francese. Guarda il video

Il mercato delle due ruote è in crisi? In Francia non se ne preoccupano e vanno sulle tre: la Casa del leone presente il nuovo Peugeot Metropolis, uno scooter tre ruote pensato per spodestare sua maestà Piaggio MP3. In vendita da settembre a 7.720 euro

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THREE IS THE MAGIC NUMBER Che il mercato delle due ruote sia in caduta libera non è certo un segreto, senza sconti per nessuno. In questa situazione drammatica, il mercato dei tre ruote, almeno in Europa, sembra essersi bene o male stabilizzato. Peugeot prova a entrare nel settore dei tre ruote premium con il nuovissimo Peugeot Metropolis, scooter pensato e realizzato totalmente in Francia, dove questi veicoli vanno per la maggiore. In vendita a 7.720 euro, lo vedremo nei concessionari (Peugeot Moto, of course) a settembre.

RIMEMBRO LE AUTO Basta un’occhiata fugace al Peugeot Metropolis per intuire come i designer auto e moto di Peugeot abbiano lavorato appaiati. Scendendo nel dettaglio, si è pensato a linee eleganti, sobrie, ma al tempo stesso dinamiche, che riprendessero in altre parole gli stilemi delle moderne auto marchiate Peugeot. E il risultato è quello che vedete nella photo gallery.

MOTOR FRANCE Gli uomini Peugeot ci tengono a sottolineare come il motore del Peugeot Metropolis sia tutto nuovo ma soprattutto tutto fatto in casa. Non c’è un componente mutuato da altri motori, come spesso accade per questo genere di mezzi. Si tratta di un monocilindrico 4 tempi chiamato 400i LFE (Low Friction Efficiency), e come recita il nome ha una cilindrata di 399 centimetri cubi. Soluzioni come il raffreddamento a liquido, le 4 valvole per cilindro e l’iniezione elettronica lo pongono al livello della concorrenza, mentre le prestazioni sono addirittura superiori: si parla di 37,2 cavalli a 7.250 giri e 38,1 Nm a 5.500 giri, tutto per un consumo medio dichiarato di 4,2 litri/100 km.

AVANT-GUARDE Anche a livello di ciclistica il Peugeot Metropolis sfrutta tecnologie tutte sue. È il caso dell’avantreno DTW (Dual Tilting Wheels), un doppio triangolo accoppiato a due assorbitori armonici e una sospensione idraulica, collegati a ruote indipendenti e inclinabili. Da notare la sua realizzazione, completamente in alluminio pressofuso. Completa il quadro la pedana piatta, vera anteprima mondiale per uno scooter a tre ruote.

THE OTHERS Ma il Metropolis non finisce certo qui. Ci sono anche il sistema Smart Key, che permette di accendere lo scooter tenendo le chiavi in tasca nel raggio di due metri, il parabrezza regolabile manualmente, il sensore di pressione pneumatici, il DRL (Daytime Running Light), la fila di Led sulla piastra dell’avantreno, il freno a mano e l’impianto frenante SBC (Synchro-Braking Concpet), di fatto il sistema di frenata integrale. Si continua con lo schienale regolabile, la strumentazione, così ricca e completa, da sembrare proprio di derivazione automobilistica. il sistema anti-Tilting (il bloccaggio del rollio, per evitare di poggiare i piedi al semaforo), gli specchietti asferici e, infine, il baule posteriore, capace di contenere un casco integrale. Dulcis in fundo, il serbatoio della benzina è da 13,5 litri.

PRICE AND COLORS Il Metropolis sarà disponibile a settembre in quattro colorazioni più la versione RS, dedicata agli animi sportivi. Con 7.720 euro ce lo si porterà a casa, assieme a quattro anni di garanzia. Ah, quasi dimenticavo: il Metropolis si guida anche con la sola patente B.

In questo servizio:

Casco: Shark EvoLine series 3

Guanti: Alpinestars Tech-Road Gore-Tex

Scarpe: Alpinestars Joey WP

Giubbotto: Alpinestars T-Dyno Air

BELLO PER DAVVERO Non è un segreto che qui da noi, in Italia, i tre ruote non siano mai realmente entrati nel cuore degli appassionati. Tuttavia, il nuovo Peugeot Metropolis riesce a spacciarsi come oggetto attraente grazie a dettagli realizzati con cura certosina, mi riesce difficile trovargli imperfezioni. Bella anche la fila di Led sotto l’avantreno, molto automobilistica, e la strumentazione, davvero completa. Avrei qualcosa da dire sul sottosella, con lo spazio a disposizione non esagerato e soprattutto non molto razionale, e sul parabrezza, da buon prodotto premium mi sarei aspettato un comando elettrico per la regolazione.

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BELLA VITA Una volta in sella al Peugeot Metropolis si sta belli comodi: la pedana piatta offre molta libertà di movimento, il manubrio è alla giusta altezza e il parabrezza ripara bene, senza il classico taglio a mezza vista anche per le taglie extra-long. Solamente l’operazione di avviamento richiede un minimo d’apprendistato (schiaccia-gira-schiaccia) anche se il sistema Smart Key è maledettamente comodo; l’anti-tilting, invece, è un sistema tanto facile quanto funzionale. E chi li mette più giù i piedi al semaforo?

PRIMI PASSI Sono appena sceso da un classico scooterino da città due ruote, e devo ammettere che i primi metri in sella al Peugeot Metropolis mi disorientano: avere due ruote là davanti a svolgere il compito solitamente riservato a una sola è quantomeno inusuale, il feeling è vagamente filtrato e si ha la sensazione di cadere da un momento all’altro. Ovviamente non è così, ma di sicuro non è amore a prima vista.

MONO DA PAURA In compenso, il motore del Metropolis è un vero gioiellino: dal minimo alla zona rossa del contagiri c’è spinta utile, non si hanno buchi o incertezze ma sempre potenza fluida e costante. Da notare anche la totale assenza di vibrazioni e l’ottimo feeling con il gas, fin dalla partenza. Sul motore, alla concorrenza, non rimane che imparare.

AVANTI TUTTA! Il problema semmai è un altro: il feeling con l’avantreno. Inizialmente, lungo un percorso di curve a basso-medio raggio, faccio fatica a interpretare il Metropolis. Non c’è nulla da fare, l’inerzia in più data dalle due ruote lì davanti è parecchia, così che ci si ritrova a guidarlo con più forza di quanto ci si aspetterebbe. Inoltre, il feeling nello stretto rimane poco anche alzando il ritmo, sembra quasi che lo scooter tenda a cadere a centro curva. Ovviamente non è così, ma serve un po’ di apprendistato per riuscire a fidarsi.

DAMMI TEMPO Passano i chilometri, le curve si aprono e io e il Metropolis cominciamo a dialogare. Sul veloce apprezzo la stabilità del tre ruote Peugeot, che nello stretto non mi aveva convinto. Dopo qualche tempo quindi trovo la quadra: il motore è sempre pronto, ai bassi come agli alti regimi, con la ciclistica però devi entrarci in sintonia, anticipare i comandi perché l’inerzia è molta. Centra poco con gli scooterini da città, quelli leggeri che entri in curva dritto, giri e lo scooter svolta in un fazzoletto. Con il Metropolis le curve vanno pensate e impostate, vietato cominciare a girare quando si è già dentro la curva.

FRENATA AMBIGUA Anche il sistema di frenata integrale, che in qualche modo tenta di emulare l’intervento dell’ABS, va capito. Abituato a strizzare entrambe le leve come ogni scooterista che si rispetti, scopro che qui non è cosa: le leve si induriscono e non succede granché. Meglio ragionare da motociclista: una leva per volta, allora sì che lo scooter frena come si deve (anche se la leva del freno anteriore rimane sempre un po’ spugnosa, decisamente meglio quello posteriore). Attendiamo fiduciosi la versione ABS.

MA CHI TI VUOLE? Mi riesce difficile collocare il Peugeot in un’eventuale lista dei desideri: certo, lo stile non gli manca, come anche la qualità percepita. Quello che mi ha lasciato perplesso è la guida: cosa direbbe un eventuale scooterista che volesse passare al tre ruote francese? Di sicuro, la sensazione di immediatezza e di facilità che offrono i moderni scooter è decisamente lontana. Ci vedo meglio un automobilista (magari francese…) che si avvicina per la prima volta al mondo dei ciclomotori: abituato al comfort e spaventato dalle accidentali cadute urbane, il nuovo Metropolis potrebbe essere una buona scelta, garantendo quella sicurezza in più che un veicolo a due ruote non potrà mai avere.

In questo servizio:

Casco: Shark EvoLine series 3

Guanti: Alpinestars Tech-Road Gore-Tex

Scarpe: Alpinestars Joey WP

Giubbotto: Alpinestars T-Dyno Air


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 09/08/2013
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