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Prova

Triumph Tiger Sport


Avatar Redazionale , il 15/07/13

10 anni fa - E' la versione più potente e votata alla strada

La Triumph Tiger Sport tiene fede al suo nome e affila gli artigli: rispetto alla Tiger 1050 guadagna 10 cv e con una ciclistica più a punto che mai strizza l'occhio ai globetrotter con un prurito cronico al polso destro

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EVOLUZIONE DELLA SPECIE Nello sconfinato panorama delle cosiddette crossover a due ruote, quelle moto cioè che è impossibile far rientrare in una categoria classica come per esempio enduro, turistica o sportiva, la Triumph Tiger 1050 è dal 2007 una tra le proposte con maggior vocazione per i nastri asfaltati. Fatto 30, Hinckley hanno deciso di fare 31 e di accentuare ulteriormente l'indole stradistica di questa moto, aggiungendo un pizzico di pepe alla sua ricetta e affiancando alla versione SE la Triumph Tiger Sport, in listino a 11.990 euro.

A PRIMA VISTA Che la Triumph Tiger Sport abbia gli artigli più affilati della progenitrice appare evidente sin dal primo sguardo. La sua carrozzeria si fa più spigolosa e tagliente rispetto alla 1050 SE: sia la parte anteriore, sia il lato B, infatti, hanno ora un'aria più dinamica. I fari hanno invece uno sguardo più truce e sono anche più leggeri, mentre due nuovi colori (Crystal White e Diablo Red) accentuano l'aggressività dell'insieme. Dando uno sguardo qua e là si nota come in terra inglese si siano sforzati anche di migliorare la qualità percepita lavorando sui dettagli (pedane stilose e cuciture in contrasto della sella sono due indizi) ma le novità più succose dell'inglese sono ben altre.

GIU' DAL SOPPALCO Gli ingegneri hanno rivisto completamente la posizione di guida della Triumph Tiger Sport: la sella del pilota è leggermente più bassa (per un totale di 830) e più stretta, mentre il manubrio è abbassato a sua volta di qualche millimetro e ora è più vicino alla seduta. Notizie positive arrivano anche per il passeggero, che non alloggia più al piano superiore e siede ora 40 mm più in basso di prima. Rivisitati anche il parabrezza, ingrandito, e alcuni dei comandi al manubrio, ora più funzionali.

STRETCHING Aria di rivoluzione anche sul fronte ciclistico: l'interasse aumenta di 30 mm (per un totale di 1.540 mm) e anche l'avancorsa cresce di 4,2 mm, a tutto vantaggio della stabilità. Alla stessa causa contribuisce anche la maggior lunghezza del nuovo focellone monobraccio, che che mette su 39 mm. La forcella ha ora una nuova messa a punto, specie a livello di idraulica (con regolazione separata del freno in compressione e in estensione), mentre il mono adotta una molla più dura per garantire una miglior resa a pieno carico e nell guida sportiva. Anche l'impianto frenante fa un passo avanti, grazie a un upgrade del sistema ABS, che scongiura i bloccaggi dei due dischi anteriori da 320 mm e del singolo posteriore da 255 mm.

DULCIS IN FUNDO Sulla Triumph Tiger Sport il motore è più che mai protagonista della scena. Grazie a un lavoro di fino sull'iniezione e sull'alimentazione in genere, oltre che sullo scarico, la Triumph Tiger Sport guadagna 10 cv, arrivando a quota 125 cv a 9.400 giri, mentre la coppia si alza di 6 Nm, per un totale di 104 a soli 4.300 giri. Sul fronte trasmissione anche il cambio è rivisto, per inserimenti più dolci e rapidi. La nuova configurazione regala pure una maggior efficienza in materia di consumi, che, secondo la Casa, si abbassano fino 7%.

BELLA CARICA Last but not least, i progettisti si sono dedicati al catalogo accessori della Triumph Tiger Sport, nel quale spiccano le borse laterali rigide, che ora – grazie al nuovo telaietto posteriore – possono contenere 10 kg di carico l'una (e ci sta anche un casco integrale), il doppio rispetto al passato. Il sistema di fissaggio Triumph Dynamic Luggage System consente inoltre di isolare menglio le borse limitando in velocità turbolenze e vibrazioni.

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ONE SIZE FITS ALL Il mio ricordo della Tiger 1050 non è freschissimo ma basta e avanza per farmi capire sin dai primi metri quanto l'impostazione della Triumph Tiger Sport sia diversa. In sella si sta più raccolti, in una posizione che favorisce la guida di corpo senza per questo essere scomoda o affaticante. Per me, che sono alto oltre un metro e ottanta, la triangolazione sella-manubrio-pedane va benone e l'impressione che si ha è che la moto possa calzare bene un po' a tutte le corporature. Se proprio dovessi trovare il proverbiale pelo nell'uovo, potrei dire che la sella non lascia grande possibilità di cambiare posizione ma va anche detto che non se ne sente un gran bisogno: tanto nel misto, quanto nei trasferimenti autostradali si sta da pascià, ben protetti anche dal cupolino.

ATTORE PROTAGONISTA Come già accennato nel "com'è", il motore è il prim'attore quando si ha a che fare con la Triumph Tiger Sport. Delle tre unità che compongono la gamma delle tuttofare di Hinckley, il 1050 è sicuramente quello più sanguigno, con un carattere più forte rispetto all' pur ottimo 800 e al più prestante 1200. La sua voce cupa e roca fa da colonna sonora a risposte sempre vivaci, quale che sia il numero di giri del motore o la marcia inserita. Il meglio, tra l'altro, viene fuori proprio ai medi e si può viaggiare spediti con poco stress, per la meccanica così come per il pilota, avendo l'accortezza di selezionare le marce con il giusto tempismo, Il cambio, oggetto di piccole migliorie di dettaglio, non diventa campione di manovrabilità ma per lui un'ampia sufficienza è comunque stragarantita.

GIROTONDO... Promozione a pieni voti, invece, per la ciclistica in genere. La Triumph Tiger Sport, al di là dell'aspetto da mezza enduro, è una stradale fatta e finita, come dimostrano anche le ruote da 17" gommate 120/70 e 180/55. Nel misto non ha molto da invidiare alle naked quanto a piacere di guida, nemmeno quando il ritmo si fa sostenuto. Le modifiche alle quote danno i loro frutti e rendono la Tiger Sport molto equilibrata e omogenea. Il suo terreno di caccia ideale sono le curve a medio raggio e il misto veloce ma esce a testa alta anche dai tornanti, complici la notevole motricità e la buona disponibilità di coppia nei rilanci.

...GIRAMONDO La Triumph Tiger Sport non vibra molto e veste con disinvoltura anche i panni della maratoneta della corsia di sorpasso. Tra l'altro le borse laterali presenti nel catalogo accessori fanno davvero ciò che promettono e trasformano la moto in un animale da soma senza causare oscillazioni in velocità o penalizzare l'agilità, segno che il loro sistema di attacco basculante si dimostra valido e funzionale.

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Tiger Sport Specfication - IT.pdf 212 Kb

Pubblicato da Paolo Sardi, 15/07/2013
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