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Prova

Suzuki GSX-R 1000


Avatar Redazionale , il 16/03/08

16 anni fa - Nessun cambiamento per la K8 che resta in tutto e per tutto uguale alla K7 che abbiamo provato lo scorso anno a più riprese.

Nessun cambiamento per la K8 che resta in tutto e per tutto uguale alla K7 che abbiamo provato lo scorso anno a più riprese. Va detto che il progetto realizzato ad Hamamatsu ai vertici della categoria ormai da anni e sempre aggiornato con profitto dai tecnici giapponesi inizia a mostrare qualche ruga.

Nessun cambiamento per la K8 che resta in tutto e per tutto uguale alla K7 che abbiamo provato lo scorso anno a più riprese. Va detto che il progetto realizzato ad Hamamatsu ai vertici della categoria ormai da anni e sempre aggiornato con profitto dai tecnici giapponesi inizia a mostrare qualche ruga.

UN QUATTRO CHE FA INVIDIA Non nel motore comunque, a mio parere ancora il riferimento assoluto non solo per la cavalleria (Kawasaki ormai l'ha superato) ma per la qualità dell'erogazione e della gestione del gas ancora inarrivabili per le concorrenti. Il quattro in linea Suzuki ti mette in mano i suoi quasi 200 cv con una naturalezza disarmante. Spinge tanto sotto, spinge tanto ai medi, e allunga come un pazzo, un mix fantastico tra schiena e allungo che non può che piacere.

TANTO PESO, MA IN BASSO La posizione di guida, da sempre piuttosto comoda anche per l'utilizzo stradale nello stile di Suzuki, paga in pista a mio parere solo manubri troppo chiusi che non aiutano a gestire una moto che ormai è la più pesante del lotto. In teoria questa "ciccia" dovrebbe penalizzarla soprattutto dove c'è da guidare come qui a Calafat, tuttavia la GSX-R cala l'asso nella manica con il suo baricentro particolarmente basso che la rende molto rapida quando c'è da cambiare direzione nelle esse o nelle varianti.

VA TIRATA GIU' Nelle curve di percorrenza, invece, la Suzuki mostra di far fatica a tenere la linea ideale e una conseguente cronica tendenza ad allargare la traiettoria obbligando ad un certo lavoro di muscoli per tenerla giù. Una caratteristica che appartiene al modello K7 (e di conseguenza K8) e che abbiamo ritrovato ogni volta che abbiamo provato la moto. In ogni caso la Gixxer resta sempre un bel progetto, piace per come si gestisce il gas (la migliore in questo) e per il suo bilanciamento globale anche se paga in reattività rispetto alle altre.

IN MEDIO STAT... La tripla mappatura dimostra ancora una volta di essere ben più che una mera soluzione di marketing perché a Calafat dove ci sono tante curve da seconda, apprezzi molto la mappa B che non ti mette in difficoltà in uscita di curva, stressa meno le gomme e ti consegna un motore "full power" agli alti. Se poi in Suzuki riuscissero a raccordare meglio il passaggio attorno ai 9000 (adesso c'è un pò di salto) questa mappa sarebbe assolutamente perfetta per circuiti guidati come questo. Buona anche la frenata potente, resistente e sempre ben gestibile, anche se non raggiunge i livelli di feeling della Honda.


Pubblicato da Redazione, 16/03/2008
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