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Aprilia Sportcity One e Cube


Avatar di Alberto Raverdino , il 06/06/08

15 anni fa - Si rinnova il ruota alta Aprilia

Esordio bagnato per la nuova gamma degli Aprilia Sportcity che raddoppiano l'offerta sfoggiando una doppia personalità. I piccoli One 50 e 125 puntano forte sul prezzo. I cube, invece, sono gli eredi, ristilizzati degli attuali Sportcity con una novità: l'arrivo del motore 300.

ONE FOR ME Diciamocela tutta, benvengano gli scooter poco impegnativi, poco costosi, parchi nei consumi e sempre pronti ad essere strapazzati a più non posso da mani anche poco esperte ed abili. Estate, inverno, sole o pioggia qua si pretende solo che lo scooter faccia il proprio mestiere sempre e comunque. In base a questa semplice ed elementare filosofia i due nuovi Aprilia Sporticy One interpretano alla perfezione la volontà di offrire con stile una filosofia che si stà riscoprendo in diversi marchi del settore. Il prezzo? 2.000 € per il cinquantino e 2.450 € per il 125cc, non male davvero...

CUBE FOR YOU Chi cerca, oltre alla sostanza, anche una dose maggiore di design, rifinitura e prestazioni motoristiche e ciclistiche superiori troverà nella gamma Cube (che rappresenta l'evoluzione degli Sporticy già noti) pane per i propri denti. In questo segmento tutto è permesso, battaglia urbana fino all'ultimo semaforo e una bella galoppata in tangenziale senza il timore di ritrovarsi senza motore in fase di sorpasso oppure senza l'assistenza di una ciclistica efficace proprio quando serve. È naturale che il prezzo da pagare sia un po' più elevato, per il 125 ce la si cava con 3.150 euro; ne occorrono 3.490 per il 200 e 4.000 euro per il top di gamma, equipaggiato con il nuovo Quasar 300 (278 cc veri) che ha di recente debuttato sulla Vespa.

LINEE D'AUTORE Nelle versioni One, il Design non offre incertezze. La linea è indiscutibilmente riconducibile al più classico dei Sportcity. Il design del doppio faro anteriore, l'andamento del codino e la pedana centrale piatta non mentono sull'appartenenza a questa famiglia di scooter. Ogni proporzione è ben calibrata e il risultato finale ci pare proprio riuscito. Per i modelli Cube si percepisce una maggiore attenzione verso le linee e le rifiniture. Le linee sono quelle note, ma in questo caso l'evoluzione del design si percepisce un po' ovunque: il nuovo frontale, la sella il nuovo cruscotto ed il codone leggermente allungato sono il risultato di un'attenta valutazione dell'impatto estetico che normalmente influisce non poco in fase di acquisto di questi oggetti.

GAS... ECOLOGICO In perfetto accordo con i tempi moderni, l'intera gamma di Sportcity prende il largo sfruttando modernissime motorizzazioni Euro3.Stop al classico due tempi anche per il piccolo cinquantino e via libera a motori rigorosamente a quattro tempi e capaci di consumi davvero ridotti; si parla di oltre 40 chilometri di percorrenza con un solo litro di benzina per il piccolo 50cc... Per la gamma Cube le maggiori prestazioni (ben 22,5cv per il 300, 21cv per l'intermedio 200 ed infine 15cv per il 125) potrebbero rappresentare un maggiore ostacolo in fatto di consumi ma non certo per i valori inquinanti che rimangono in linea con le normative.

CICLISTICA TENACE Cosa c'è di meglio di un classico tubo in acciaio capace di collegare le piastre di sterzo al motore oscillante di uno scooter? Questo schema iper collaudato non abbandona la numerosa famiglia di Sportcity, le uniche differenze della gamma sono nelle dimensioni della "culla" e nel diverso allestimento che accompagna ogni modello. Per i due piccoli One la forcella telescopica offre steli da 32 mm, mentre al posteriore lavora un solo ammortizzatore regolabile nel precarico della molla e le ruote sono entrambe da 14 pollici. La serie Cube invece fa bella mostra di una forcella dotata di steli da 35 mm, un doppio ammortizzatore posteriore (anch'esso regolabile nel precarico) e ruote da 15" capaci però di montare gomme a spalla alta e quindi in grado di offrire gli stessi valori di rotolamento di un cerchio da 16".

DOPPIA GAMMA DOPPIO SPIRITO Ok... Siamo tutti d'accordo sul fatto che questi oggetti non devono, o meglio, non possono temere nessun tipo di agente atmosferico, ma avremmo preferito un esordio nel traffico milanese un po' meno umidiccio. Ciò nonostante la gamma Aprilia Sportcity ha dato subito da intendere che in fatto di intelligenza urbana non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi... Gli One sembrano nati per essere "sventolati" con scarso riguardo tra una macchina e l'altra come si farebbe in sella ad una graziella. I modelli Cube invece sono più "moto" sia per la sensazione di massa che ci si trova per le mani sia per i motori decisamente più consistenti. In entrambi i casi il risultato non manca.

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ERGONOMIA DOCET Una volta a bordo è facile ritrovarsi con tutto al posto giusto. La forma della sella, la posizione del manubrio, la dimensione della pedana, ogni cosa prende posto nel modo più naturale possibile. Per i due piccoli One le dimensioni sono ridotte, ideali anche per chi non possiede una statura particolarmente sviluppata, non danno motivo di critiche o perplessità. La serie Cube è naturalmente più corpulenta, comoda ed adeguata alle maggiori pretese di chi dovesse decidere di acquistare.

FULL GAS Anche le prestazioni dei motori sono in linea con le pretese di chi si accinge all'acquisto. Il cinquantino a quatto tempi non è certo un fulmine a ciel sereno... Occorre affondare il gas fino in fondo per poter sostenere un'accelerazione decente. Con il One 125 la situazione migliora sensibilmente anche se comunque si tratta sempre di prestazioni davvero molto "eco compatibili". In sella al Cube 300 ie invece tutto magicamente si trasforma e all'apertura del gas corrisponde uno scatto convinto e piacevole. In questo caso la connessione tra la manopola del gas e l'azione del motore è diretta lasciando intendere che i 22 Nm di coppia massima descritti in cartella stampa esistono davvero. La progressione è eccellente, non c'è che dire.

FRENATA GARANTITA Per il Top di gamma 300ie non si è badato a spese, doppio disco anteriore da 260 mm e un disco posteriore da 220 mm offrono potenza frenante e modulabilità in quantità per poter gestire senza la minima preoccupazione ogni situazione che potrebbe presentarsi sotto le ruote dello scooter. Per il 200 e il 125 c'è un disco in meno all'anteriore ma, perlomeno in città, non si rimpiange più di tanto questa piccola mancanza. I due One da 50 e 125cc sono meno dotati, ma il peso minore da scarrozzarsi in giro rende le cose più facili, tuttavia occorre segnalare che l'azione del freno a tamburo posteriore non è al top in fatto di modulabilità ed efficacia.

PRATICITA' E CONTROLLO Il Cube 300 offre un bilanciamento dei pesi assolutamente azzeccato, l'anteriore (perlomeno in città) appare ben piantato e nonostante il fondo bagnato e la pioggia battente, non abbiamo percepito sensazioni di incertezza. A causa del mal tempo spiace solo non aver potuto approfondire la conoscenza con questo 300ie che si presenta come uno specialista del trasporto urbano ma non solo. Per la serie One invece si avverte solo la solita, eccessiva cedevolezza della forcella anteriore, tipica dei cinquantini soprattutto quando si agisce con decisione sul freno anteriore.

NON MANCA NULLA Il tutto si completa con le classiche dotazioni degli scooter da battaglia, vano sotto sella capace di contenere un casco semi jet, il gancio sul retro dello scudo e un piccolo cassetto sotto chiave, il portapacchi posteriore che integra il doppio maniglione per l'eventuale passeggero, un ed infine la possibilità di arricchire la propria dotazione con una bella serie di optional come il parabrezza, il bauletto posteriore e perché no, un bel telo coprigambe ideale per affrontare il freddo dell'inverno... o la pioggia di giugno.


Pubblicato da Alberto Raverdino, 06/06/2008
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