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Prova

Peugeot Geopolis 125


Avatar Redazionale , il 13/04/07

17 anni fa - Per chi non ama gli scooter bonsai.

Di ridotto c'è solo la cilindrata. Dimensioni, abitabilità e comfort restano quelle, ottime, del fratello maggiore 250. Anche la guidabilità è molto buona, mentre in fatto di prestazioni è bene non avere troppa fretta...


CUT AND PASTE
Con un ottimo scooter 250 a ruota alta a listino e con in casa un valido motore 125, fare "taglia e incolla" e raddoppiare l'offerta è il minimo che si potesse fare. Detto e fatto. Dopo aver presentato nell'autunno scorso il Geopolis nella versione di maggior cilindrata, la Peugeot butta ora nella mischia anche il 125. E' un modello importante per quelli del Leone rampante, perché entra in una fascia molto combattuta, quella dei mezzi guidabili anche con patente B (e che lo sarebbe ancora di più se qualcuno si decidesse finalmente a consentire a questi scooter di circolare nelle tangenziali...).

GOCCE D'ACQUA Da un punto di vista estetico, per distinguerlo dal fratello maggiore ci vogliono lente d'ingrandimento e un occhio clinico. La linea resta quella moderna e sportiva del 250, premiata nel 2006 dalla Motorcycle Design Association come la migliore apparsa nell'anno precedente. L'elemento più caratteristico sono i fari appuntiti. Il loro look ricorda quello delle ultime auto della Peugeot e anche lo "sguardo" è lo stesso: le potenti lampade alogene H7 sono le medesime utilizzate anche dalla 407. La forma dei proiettori trova continuità nelle modanature in plastica che scendono ai lati dello scudo, a loro volta riprese da listelli che proteggono le fiancate.

MADE IN FRANCE Scritte a parte, l'unica differenza sta nel diverso disegno del motore e dello scarico. A differenza del 250 che è di origine Piaggio, il 125 - già montato anche sul ruota bassa Satelis - è farina del sacco Peugeot. Si tratta di un monocilindrico a quattro valvoleraffreddato a liquido e alimentato a iniezione elettronica capace di una potenza massima di 15 cv e di un picco di coppia di 12 Nm. A fargli da spalla c'è l'immancabile cambio a variazione continua con frizione centrifuga.


TAGLIA XL
Con le sovrastrutture identiche, il Geopolis 125 veste esattamente come il 250. Le sue forme sono decisamente generose e calza meglio a chi ha il fisico da corazziere piuttosto che uno da fantino. Lasella è 805 mm da terra, neanche troppi, ma la conformazione del piano di seduta impone a chi non arriva al metro e settanta di danzare un po' sulle punte ai semafori. Per chi invece ha un'altezza superiore alla media è una piacevolissima sorpresa scoprire che lo spazio per le ginocchia abbonda, che la pedana è lunga e lontana e che il manubrio non è a ridosso delle gambe. Proprio i più alti sono inoltre coloro che riescono a sfruttare meglio l'intera lunghezza della sella senza scivolare in avanti, laddove l'imbottitura si fa più sottile e scomoda.

IL TERZO GEMELLO La posizione del manubrio, tra l'altro, permette di sfruttare al meglio il contenuto raggio di sterzata e l'ottima maneggevolezza negli spazi stretti. Con il salire della velocità il Geopolis si dimostra ben equilibrato. Il peso e le dimensioni, tra i maggiori della categoria, non rappresentano un limite nella guida ma rendono anzi questo Peugeot piacevolmente "consistente". E non potrebbe essere diversamente, visto che sullo stesso modello finirà presto anche un aitante motore 400.

MOLLEGGIATO Le sospensioni del 250, una forcella da 37 mm e una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico su quattro posizioni sono straconfermate. L'assetto è tarato sul morbido e si fa apprezzare soprattutto sullo sconnesso, dove filtra bene buche grandi e piccole e avvallamenti di ogni genere. Sella a parte, a rendere il piccolo della famiglia Geopolis a suo agio anche nei lunghi trasferimenti c'è pure la protezione del cupolino, offerto di serie. Alto 445 mm, ha l'unico difetto di avere il bordo superiore al centro della visuale del pilota, una cosa cui alla lunga ci si abitua ma che all'inizio dà un po' fastidio.


PESO MEDIO-MASSIMO
La tenuta di strada è buona. Se guidato senza modi bruschi, il Geopolis disegna le traiettorie senza sbavare. Solo quando si forza davvero il passo manifesta una leggera tendenza ad allargare rispetto alla linea ideale. Tuttavia a ricordare che questo Peugeot non è uno scooter dall'indole sportiva provvede prima ancora il motore. Lui sì è un po' con il fiato corto quando gli si chiede di portare a spasso in modo brillante un peso medio-massimo come il Geopolis, che sulla bilancia ferma l'ago sui 150 kg.

SENZA FRETTA Ora che è diventato Euro 3, il monocilindrico a quattro valvole francese, sembra aver perso un po' di smalto. Gli scatti non sono fulminei e all'avvio c'è una lieve incertezza. Una volta in movimento i rilanci sono più pronti e non manca neppure una certa propensione all'allungo, che permette di viaggiare a lungo a velocità prossime a quella massima. La Casa dichiara una punta di 110 e il dato pare credibile, con la lancetta del tachimetro arriva a fare il solletico ai 120 in caso di scie favorevoli o di lievi discese. In salita è invece bene sotterrare l'ascia di guerra e prendersela comoda perché il 125 accelera il passo con una certa flemma.

UNO E TRINO Il Geopolis 125 è disponibile in quattro colori metallizzati (nero, argento, blu e arancio) e in tre allestimenti. Quello base si chiama Premium e costa 3.550 euro, che diventano 3.700 per la versione City, dotata di una catena antifurto integrata Abus lunga 130 cm, pronta a uscire dal sottosella per attorcigliarsi a mo' di boa su pali, ringhiere e lampioni. Chiude l'elenco il Geopolis Executive, che per 4.150 euro offre anche il sistema difrenata integrale PBS e quello antibloccaggio ABS. La lista degli accessori è chilometrica. Ne fanno parte tra le altre cose il portapacchi, due bauletti da 29 e 35 litri, i paramani, un parabrezza più alto, la copertina per le gambe e i coprimanopole e il navigatore satellitare.


Pubblicato da Paolo Sardi, 13/04/2007
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