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Prova

MV Agusta F3 800


Avatar Redazionale , il 21/06/13

10 anni fa - Una sportiva media con tanto cuore e cervello. Guarda il video

Chi l’ha detto che la sportiva intelligente non può anche essere sexy? La nuova MV Agusta F3 800 è la sportiva di mezzo, per l’uomo pensante ma non per questo rinuncia a essere una sex symbol. E' in vendita a 13.990 euro

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MOZZAFIATO Non è certo la prima volta che si sente parlare di sportiva media, sportiva intelligente, sportiva ragionata. Mettetela come volete, è da una vita che Case come Suzuki hanno in gamma la sportiva di mezzo, a metà tra le isteriche 600 e le superdotate millone. Anche la nuova MV Agusta F3 800 fa parte di questa ormai esigua schiera, che rappresenta un po’ il limbo delle sportive non potendo correre in nessuna categoria. Venduta a 13.990 euro, dico subito che è una delle sportive più gustose, da ammirare e da guidare. GUARDA IL VIDEO.

NUMERI FURBI D’altra parte, i numeri che la MV Agusta F3 800 schiaffa sulla scheda tecnica sono decisamente…intelligenti: il motore rimane il tricilindrico della Brutale 800 ma, grazie a sapienti ritocchi alla centralina, ora ci sono 148 cavalli a 13.000 giri e 88 Nm a 10.600 giri, quindi 20 cv in più della F3 675 e 23 più della Brutale 800. Tanto per fare un paragone, è una potenza in linea con le moderne Moto2. Queste prestazioni sono abbinate a soli 173 chili in ordine di marcia, peso identico alla 675, che le permette di raggiungere i 269 km/h. La salivazione aumenta…

SUPERQUADRIAMO I CONTI Sul fronte della meccanica, la MV Agusta F3 800 utilizza un mix di piattaforme già collaudate. Il motore è il tricilindrico raffreddato a liquido e olio, con 4 valvole radiali per cilinedro e con misure di alesaggio e corsa di 79 e 54,3 millimetri che già equipaggia la Brutale 800. Il sistema di accensione, quindi, è lo stesso MVICS, con doppio iniettore e acceleratore full ride by wire. A corredo, il Traction Control regolabile su 8 livelli di intervento, quattro mappature motore e, infine, cambio estraibile con sistema di cambiata veloce EAS (Electronic Assisted Shift). Manca tuttavia l’ABS, disponibile solo dal prossimo anno.

TELAIO DA SPORTIVA Il telaio, invece, è pari-pari quello della F3 675: un misto tubolare a traliccio - piastre in alluminio, con quote ciclistiche a favore dell'agilità: interasse 1.380 millimetri e avancorsa 99 millimetri. Anche la forcella è la stessa Marzocchi da 43 millimetri con corsa di 125 millimetri, upside-down, regolabile in compressione, ritorno e precarico, ma è stata leggermente ritoccata nella taratura. Identico pure il mono Sachs, anch'esso completamente regolabile (basse e alte velocità separatamente) con corsa di 123 millimetri; stesso discorso per il forcellone, un bellissimo monobraccio in lega d'alluminio. A cambiare sono l'altezza della sella, -7 millimetri (805) e le pinze freno anteriori, studiate apposta per questo modello: radiali monoblocco Brembo a 4 pistonicini. In totale, la moto pesa solo 173 chili a secco, esattamente quanto la più piccola F3 675.

Foto: Snap Shot di Casale Cesare

BELLA PER DAVVERO Un sole come non vedevo da molto picchia sul circuito di Misano e la MV Agusta F3 800, parcheggiata lì sulla pit lane, senza specchietti e portatarga, è più provocante di Sharon Stone in Basic Instinct. Ogni linea, bullone o qualsivoglia componente, è stato studiato con cura per ottenere linee armoniose ma arroganti, sensuali e provocanti. Una modella in topless per chiunque abbia a cuore il mondo delle due ruote. GUARDA IL VIDEO.

PICCOLA PICCOLA Una volta in sella, la MV Agusta F3 800 è realmente minuta: le braccia sono caricate, da buona sportiva, i semimanubri sono aperti il giusto e tra le gambe si ha una moto veramente piccina ma senza eccedere. Giro di chiave e il motore si assesta su un minimo vagamente irregolare, simile a un quattro cilindri ma con una nota più roca, come se la moto fosse arrabbiata per qualcosa.

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PRIMI METRI Non è la sportiva facile facile, la MV Agusta F3 800, ma dopotutto quale altra MV lo è mai stata? I primi metri quindi li passo con un minimo d’apprensione, segno che andando a spasso la F3 800 non è troppo a proprio agio. Chi non è un habituè dei cordoli, forse, si troverebbe più a proprio agio con una giapponese.

PIÙ SPINGI PIÙ PIACE È quando si comincia a spingere sul serio che la F3 800 tira fuori gli attributi. La ciclistica, in particolare, conquista il pilota, soprattutto per l’avantreno granitico che ricorda la sorella F4. Rispetto a questa, però, qua si fa molta meno fatica, tutto è più naturale e meno fisico. Guidi forte, molto forte, ma non esci dal turno sudato come dopo una sauna. 

PELO SULLO STOMACO Finisce che cominci a girarci davvero forte con la F3 800, anche con le gomme di serie. La ciclistica infatti è già molto a punto di serie, soprattutto stabile e bilanciata. Passano i turni e gli ingressi curva sono sempre più con i freni in mano ma l’avantreno non molla mai provando a prendere sotto. Spalanchi il gas in uscita e il controllo di trazione mette una pezza, forse un po’ grossolana, alla tua foga di dare gas, con l’avantreno che sbacchetta un po’ troppo per i miei gusti; nulla che non si risolva con qualche click nelle zone giuste. Ancora piegato butto dentro una marcia senza tirare la frizione grazie al quickshift, un pelo gnucco rispetto alla concorrenza. Al curvone mollo leggermente il gas per puntare la moto sul davanti e provo a entrare a circa 235 km/h, nonostante le Pirelli Rosso Corsa di serie. Risultato: con il cuore che mi batte forte in gola, l’F3 mi rassicura, puntando esattamente dove volevo io precisa come un rasoio. Una vera goduria.

MOTORE INTELLIGENTE Anche il tre cilindri da 800 cc conquista: pieno fin dai medio-bassi, viene fuori in un crescendo entusiasmante, allungando con forza fino alla soglia dei 14 mila giri (anche se conviene cambiare un attimo prima). È quella potenza che non mette in crisi assetto e pilota come un 1.000, ma che ti fa uscire dalle curve anche se non sei in tiro come con un seicentino. Inoltre, e questo è solo un merito, usata a cannone in pista non si avverte minimamente l’effetto on-off tipico invece della Brutale, che molti hanno lamentato, con un’erogazione sempre corposa. Non fatevi ingannare però: la potenza c’è eccome e agli alti regimi spara davvero forte.

SPORTIVA CON LA ESSE Francamente non mi aspettavo di girare così forte stancandomi così poco con questa big-F3. Di potenza ora ce n’è tanta ma soprattutto sempre, la ciclistica è molto a punto e non si è nemmeno così scomodi come sulle MV vecchia scuola. Certo, particolari come la frenata un po’ brusca o l’assetto a mo’ di tavola non vengono incontro al verginello della pista, ma per chiunque abbia un minimo di malizia in più, la F3 800 è una delle sportive più goduriose e azzeccate che ci siano in commercio.

Foto: Snap Shot di Casale Cesare


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 21/06/2013
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