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Test ride

Sym Symphony 125 ST


Avatar di Andrea  Rapelli , il 04/05/15

8 anni fa - Il Symphony 125 ST è un valido alleato in città

Complice un periodo di piogge che nemmeno i monsoni indiani, mi sono lasciato sedurre dal Sym Symphony 125 ST, arrivato fresco fresco nel parcheggio della redazione

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SINFONIA CITTADINA Di solito non lascio mai la moto per lo scooter, nemmeno per girare in città. Stavolta però, complice un periodo di piogge che nemmeno i monsoni indiani, mi sono lasciato sedurre dal Sym Symphony 125 ST, arrivato fresco fresco nel parcheggio della redazione.

RICARICATI D'accordo, non avrà forse l'eleganza di un SH o il carattere di una Vespa ma il Sym Symphony 125 ST è perfetto per non farsi notare – pure dai ladri – specie in grigio Titanium. E, parcheggiato davanti al locale dell'aperitivo, non sfigura affatto. Tra l'altro, nel tragitto dall'ufficio all'happy hour con gli amici, posso anche ricaricare lo smartphone: nel retroscudo c'è una presa USB.

RACCOLTO E SODO Sto raccolto, sul Symphony, ma non mi sento costretto. Oltretutto la sella, a 792 mm da terra, aiuta parecchio nelle manovre da fermo e a bassissima velocità. Così come il peso, 122 kg a secco. La finitura bada sicuramente al sodo, senza perdersi in (forse inutili) estetismi: alla fine dei conti, uno scooter serve a scorrazzarvi per la città il più in fretta e nel modo più pratico possibile. Su alcuni particolari un po' démodé si può sorvolare.

MONO Il motore, un monocilidrico da 9,5 cv, gira fluido, non fa mai troppo baccano e spinge soprattutto con dolcezza: il Sym Symphony 125 ST accelera con un certo brio al semaforo, anche se non gli si può chiedere l'impossibile, soprattutto quando si viaggia in due. A proposito: se i fisici sono nella media, sulla (piuttosto) morbida sella ci si sta senza troppe menate. Ok la trasmissione, che fa della dolcezza la sua arma principale e non soffre di giochi fastidiosi.

DUE CURVE Ruote da 16” (110/70 sia davanti sia dietro) e ciclistica che è una buona via di mezzo fra comfort e dinamica: il Symphony piega svelto e agile, buttandosi in rotonda di buon grado. Tombini e pavé non preoccupano, le sospensioni filtrano piuttosto bene quasi tutti gli ostacoli (in particolar modo la forcella) specie quando viaggio da solo. In due, qualche limite c'è. E svicolare fra le auto in colonna è sempre un gioco da ragazzi. Non male i freni, per potenza e feeling: peccato solo che non sia disponibile l'ABS.

IN FIN DEI CONTI 2.050 Euro: tanto costa, franco concessionario, il Sym Symphony 125 ST. Una cifra del tutto adeguata ai contenuti. Perché questo Sym non vi permetterà di andare in autostrada o tangenziale (almeno per ora) ma vi accompagnerà nei quotidiani tragitti metropolitani senza alcun affanno. Magari, se siete dei globetrotter della circonvallazione, meglio scegliere il parabrezza per stare un po' più riparati dalle intemperie e il bauletto, casomai vi venisse voglia, nel ritorno a casa, di passare dal supermercato.

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COSA HO INDOSSATO

CASCO GIVI 20.6 FIBER J2 Un jet prettamente cittadino ma con calotta in fibre composite. Il tessuto interno (lavabile) è fresco anche quando fuori fa caldo, anche grazie alle due piccole prese d'aria sulla parte frontale. La chiusura è con cinturino in plastica a sgancio micrometrico e non manca la visierina parasole estraibile integrata. Nonostante sia della mia misura (L) questo Givi mi calza un filo stretto, soprattutto nella zona della fronte. La visiera però ripara bene e la verniciatura "gommata" gli dona il look giusto.

GIACCA OJ Non è più a listino ma questa giacca estiva svolge egregiamente la sua funzione di capo tecnico senza gridarlo troppo al mondo non-moto. Inoltre, manco a volerlo, è in tono con il Sym della prova. Impermeabile e dotata di protezioni omologate su spalle e gomiti, ha regolazioni a bottoni in vita e due pratiche tasche frontali a vista. Veste regular, non troppo abbondante.

JEANS OJ BLUSTER MAN Vestono a loro volta regular questi jeans di OJ, che - con apposita membrana interna staccabile - diventano anche impermeabili. E non sfigurano, pur dotati di protezioni rimovibili su fianchi e ginocchia, nemmeno nelle occasioni mondane. Il tessuto denim, naturalmente, è rinforzato (con fibra aramidica) ed elasticizzato. Le taglie vanno dalla 44 alla 60.

GUANTI OJ Un bel guanto in poliestere morbido e comodo, con imbottitura in Thinsulate 40g ma senza protezioni. Nel caso del tipico acquazzone primaverile (o quasi invernale, fa lo stesso) potete contare sulla membrana impermeabile Hipora. 

SCARPE DAINESE Una vecchia conoscenza, queste Dainese: le indosso da una decina d'anni e non mi hanno mai tradito. Gli inserti in gomma sulle dita resistono anche alle cambiate più "dure" mentre le protezioni sulle caviglie vi riparano in caso di caduta. La calzata è proprio comoda ma, purtroppo, la tomaia non è impermeabile.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 04/05/2015
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