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Prova

Peugeot Satelis 125 Compressor


Avatar Redazionale , il 22/06/06

17 anni fa - Piccolo motore con arie da grande

Dopo lo sportivo Jet Force tocca al maxi Satelis montare il motore con compressore. L'innesto è riuscito alla perfezione, e fa del Satelis un prodotto interessante.


TU MI TURBI
Peugeot insiste con il compressore. Il motore compressor è ormai una realtà e dopo averlo applicato per la prima volta ad uno scooter (il Jet Force di cui abbiamo anche pubblicato una prova), adesso allarga la gamma dei prodotti "turbati" con il Satelis. Questo maxi è un prodotto su cui la Casa francese punta moltissimo anche per un rilancio sul nostro mercato.Tante cilindrate, tanti allestimenti e una comunicazione a tambur battente, per un prodotto che diciamolo merita una sua considerazione. Il Satelis rappresenta, infatti, un deciso passo avanti nella produzione Peugeot. Ha un design piacevole, una buona qualità, ottimi assemblaggi, una strumentazione bella da vedere e completa nelle informazioni.

PRODOTTO MATURO Insomma anche se appena nato appare come un prodotto maturo e pronto per giocarsela con la concorrenza. Questo compressor si aggiunge al 125 aspirato che abbiamo provato di recente, per una descrizione vi rimando quindi alla prova del 125.


PRESE D'ARIA
Esteticamente il Compressor si mantiene quasi inalterato masi riconosce per due prese d'aria piazzate sui fianchi (con tanto di scritta compressor) che fanno tanto A112 Abarth. Sono quelle che servono a raffreddare l'intercooler necessario per mantenere la temperatura dell'aria aspirata tra i 35 e i 42 gradi. L'innesto del motore compressor è stato quindi piuttosto indolore per l'estetica, anche se dal lato sinistro non si possono non notare i maggiori ingombri del motore.

SECONDA GENERAZIONE Motore che è giunto già alla sua seconda generazione. Rispetto a quello del Jet Force ha ricevuto parecchi interventi che ne hanno migliorato il comportamento, aumentato la silenziosità ed hanno permesso ai tecnici Peugeot di farlo rientrare nella normativa Euro 3. La camera di combustione (con testa sempre a due valvole) è stata ridisegnata, mentre per lo scarico arriva un doppio catalizzatore trivalente con sonda lambda a lettura continua. Il polmone di compensazione (che serve per stabilizzare la pressione dell'aria d'alimentazione ed eliminare le pulsazioni in arrivo dal compressore) ha un volume maggiore ed è di alluminio anziché in plastica. Considerato poi che il motore lavora più chiuso tra le plastiche l'intercooler è dotato di ventolina di raffreddamento.


NORMALE E "DEP"
Più avanzata anche l'elettronica che gestisce tutto il sistema, compresa la valvola di sovrapressione anch'essa diventata più silenziosa. Le versioni disponibili sono come sempre 2 (cambia la mappatura della centralina e nulla più), una a 15 cv per chi non dispone di patente motociclistica e una a 20 cv per chi invece può guidare un mezzo con potenza superiore. Ma in Peugeot tengono a sottolineare che anche la versione depotenziata offre comunque una ripresa superiore alla concorrenza, a cambiare è solo la velocità massima.

SVILUPPO CONTINUO Insomma Peugeot crede molto nelle potenzialità di questo motore e lo sviluppo serrato che sta portando avanti lo dimostra. Devo dire che gli effetti sono stati molto positivi, se il Jet Force mostrava qualche imprecisione nell'apri chiudi e una erogazione ancora un po' appuntita, il compressor montato sul Satelis mostra subito di essere molto a punto e su strada non perde tempo a farsi apprezzare.


BUON IMPATTO
È uno scooter riuscito, con sella bassa e una bella posizione di guida. Peccato per la curvatura superiore del parabrezza che causa un po' di effetto lente. Se non si è alti finisce per essere proprio all'altezza degli occhi e infastidisce un po' nella guida. La sella è "alla francese" lo schiumato è piuttosto morbido e per questo anche un po' cedevole, così si finisce fin troppo presto per toccare il fondo e questo può infastidire qualche fondoschiena particolarmente sensibile.

VANI FURBI A parte questo, dal Satelis arrivano solo buone sensazioni, trovo alcune soluzioni piuttosto intelligenti, come il pratico portaocchiali ricavato sul manubrio (ma lo sportellino non dà impressione di gran robustezza) o il telo coprisella integrato nella parte anteriore della sella stessa. Il motore Compressor occupa maggior spazio per cui il Satelis in questa versione vede anche ridursi il vano sotto la sella, anche se un casco integrale ci sta ancora piuttosto comodamente.

PRIMA CON IL 15 La prima parte della prova la svolgo con il 15 cavalli.In effetti, l'evoluzione del motore è nettamente avvertibile. La rumorosità rispetto al Jet Force è nettamente diminuita, anche se si avverte ancora il sibilo del compressore, cosa che magari ai possessori futuri del Satelis potrà anche fare piacere. La guida è molto fluida, la trasmissione ottimamente tarata fa girare il motore piuttosto in alto e non si avvertono ritardi che possano dar fastidio.


SPINGE CON GRINTA
Insomma si guida molto bene e c'è anche una bella spinta, sicuramente superiore a quella di un 125 aspirato di pari potenza. La lancetta si porta lesta sui 9.000 giri e il Satelis si muove molto disinvolto. Anche in allungo il Peugeot si comporta molto bene, mentre i 125 normali si plafonano un po' attorno ai 100-110 km/h il Satelis raggiunge i 100 in fretta e li supera con una certa baldanza fino a sfiorare i 130 indicati. Fatta la giusta tara al tachimetro, è comunque la sensazione della spinta a convincere. Le prestazioni quindi ci sono e il Satelis le supporta con una ottima ciclistica. Telaio e sospensioni lavorano in buona sintonia e il Satelis si rivela maneggevole ed equilibrato anche tra le curve, con una ottima luce a terra che consente anche di piegare in modo consistente.

20 CAVALLI Insomma, ci si diverte, e se si hanno a disposizione i 20 cavalli della versione full power ci si diverte anche di più, dimenticandosi quasi di essere alla guida di un "piccolo 125". Le prestazioni in questo caso sono notevoli, e sia in ripresa sia in allungo il Satelis full power si difende molto bene anche nei confronti di mezzi di cilindrata superiore. Anche per il motore a potenza piena vale quanto detto per il 15 cavalli, lo sviluppo dell'elettronica e la nuova camera di combustione hanno portato dei notevoli benefici e la guida del Satelis Compressor è fluida con risposte al gas pronte e prive di ritardi.


FRENO MOTORE
In più il Satelis aggiunge un freno motore consistente, di sicuro il migliore che mi sia capitato di trovare su uno scooter con trasmissione tradizionale. Anche in discesa, quando si chiude il gas non si resta come in "folle" ma lo scooter rallenta in modo evidente con una frizione che resta in presa fin quasi al momento di fermarsi.

LEVE LONTANE Una dote positiva in più che può anche venire in aiuto di freni potenti e ben modulabili, soprattutto il posteriore, anche se con una leva troppo lontana dal manubrio e una risposta un po' spugnosa. Ma alla fine perché comprare un Compressor? Per chi non ha la patente A e desidera un mezzo abitabile, di dimensioni generose e più brillante del solito 125 la risposta è perfino scontata: il Satelis Compressor è dedicato proprio a loro, anche se le prestazioni le fa pagare. I 4.200 € richiesti sono gli stessi della versione 250 in arrivo tra qualche mese. Ma se la patente A non ce l'hai...


Pubblicato da Stefano Cordara, 22/06/2006
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