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Prova su strada e pista

Nuova Kawasaki Ninja 400: prova su strada e in pista


Avatar di Federico  Maffioli , il 16/03/18

6 anni fa - La piccola ninja cresce di cilindrata e perde peso

Nuova Kawasaki Ninja 400, prezzi e prova su strada e in pista

L'entry level delle Ninja cresce nel motore e nelle prestazioni, ma diventa più leggera e compatta. Prova, caratteristiche e prezzi

ENTRY LEVEL La nuova Kawasaki Ninja 400 sostitusce la precedente versione con motore da 300 cc, che esce dalla gamma delle sportive di Akashi. A dieci anni esatti, quindi, dall’arrivo della prima piccola sportiva 250R, l’ultimo step evolutivo dell’entry level della famiglia Ninja cresce di cilindrata, guadagna il picco di potenza di 45 cv e si avvicina sempre di più al look delle sorelle maggori.

STRETTA PARENTE Anche se le sportive di cilindrata inferiore ai 500 cc sono figlie principalmente dei mercati asiatici, l’ultima nata in famiglia si proporne come parente molto stretta dei modelli dedicati ai mercati europei sotto molti punti di vista, dalle prestazione alla qualità dei suoi accoppiamenti e la cura di alcuni dettagli. Giusto per fare un paio di esempi: accoppiamenti eccellenti, rifiniture curate come le frecce integrate nella carena o le luci a led.

PATENTE A2 Il primo aspetto totalemente europeo della Ninja 400, infatti, è proprio il suo rapporto peso potenza, che si ferma (quasi) esattamente a 0,2 kW/kg, ovvero il limite massimo imposto per legge alle patenti A2 insieme al tetto dei 35 kW di potenza massima. Se vi state chiedendo se questa moto si possa guidare con patente A2, la risposta è si!

TUTTO NUOVO Sempre a tema motore, anche se resta nell’architettura un bicilidnrico parallelo, l’unità montata su questa 400 è tutta nuova, cresce di cilindrata a 399 cc ed è adesso capace di 45 cv (sei in più rispetto alla 300) e 38 Nm erogati a 8.000 giri/minuto (la 300 offriva 27 Nm a 10.000 giri/minuto). In più, il motore della piccola Ninja è molto più compatto (gli ingombri sono più vicini all’unità 250 che alla 300), più leggero ed efficente per prestazioni e consumi, dichiarati di 24,4 km per litro. Per fare giusto un paio di citazioni tecniche, vi basti sapere che l’Airbox cresce fino a 5,8 litri (sulla 300 erano 4,7 litri), i nuovi condotti di aspirazione sono più corti e rettilinei, le valvole di aspiraizone e scarico sono state studiate per il massimo rendimento agli alti regimi, gli alberi a camme sono più leggeri di 200 grammi e la frizione assistita con antisaltellamento è ancora più leggera.

ALTA SCUOLA Parlando di pesi la nuova Ninja 400 ferma l’ago della bilancia su 168 kg in ordine di marcia, sei in meno rispetto ai precedenti 174 kg della 300. Cura dimagrante, in cui il principale resposabile è il telaio, progettato con lo stesso software utilizzato per la Hypesport H2. Si tratta di un telaio a traliccio con motore portante in cui la principale analogia con la sorella maggiore si riassume nel forcellone ancorato al motore con lo stesso sistema “Swingarm Mounting Plate” capace di eliminare alcune parti di congiunziuone e guadagnare quindi in termini di minor peso.

COMPATTA Il telaio, quindi, è tutto nuovo, con la posizione del motore al suo interno ottimizzata in funzione della facilità di guida, e pacchetto ciclistico inedito e descritto dalla forcella Showa con steli da 41 mm, mono Kayaba e misure specifiche di interasse e inclinazione del cannotto di sterzo rispettivamente di 1.370 mm e 24,7 gradi. In pratica la nuova 400 è più corta delle precedente versione, grazie anche alla forcella che adesso è più “in piedi” (la 300 misurava 1.405 mm di interasse e 27 gradi).

SOGNANDO REA Oltre alle sue caratteristiche tecniche, la nuova Kawasaki Ninja 400 propone anche un’altra interessante novità dedicata agli amanti di cordoli e rettilinei. Stiamo parlando della possibilità di parteciapre al Trofeo Motoestate con un pacchetto “all inclusive” da 12.500 Euro per tutte e cinque le tappe di questo interessante Trofeo e possibilità di riscatto finale della moto. L’offerta prevede una versione “kittata” della Ninja 400 con carene specifiche, sospensioni Bitubo, pedane ricavate dal pieno, centralina specifica e scarico racing.

ALLESTIMENTI E PREZZI La nuova Kawasaki Ninja 400 è disponibile al prezzo di 6.090 Euro nella colorazione nera e 6.290 Euro per la verisone più sportiva KRT. Come da cosuetudine Kawasaki propone dei pacchetti di accessori che permettono di risparmiare più del 20% sull’acquisto dei singoli componenti. Per la piccola supersportiva, infatti, aggiungendo 700 Euro sarà possibile acquistare il kit “Performance Edition” che si compone di scarico Akrapovic, kit coprisella passeggero e protezione adesiva del serbatoio.

SEMBRA PIU’ ADULTA Il primo aspetto che colpice della Ninja 400 è proprio il suo design, studiato nei particolari e fortemente ispirato alle sorelle maggiori. Da questo punto di vista l’entry level di famiglia sembra una moto più adulta e di maggior cilindrata. Il lavoro fatto dal centro stile di Akashi è stato notevole perché la parte anteriore è curatissima (ha le stesse alette delle sorelle maggiori e le frecce integrare nelle carene) e accoppiamenti sono eccellenti. Stesso discorso per la stumentazione, semplice e mista analogico digitale, ma completa di tutte le info compreso un computer di bordo e indicatore della marcia inserita.

OTTIMO COMPROMESSO Anche dal punto di vista dell’ergonomia la piccola Ninja segna un bel punto a suo favore perchè i semimanubri non sono né troppo in basso, né troppo in avanti: un bel compromesso tra sportività e confort a cui si aggiunge anche l’ottima protezione aerodinamica, l’ampio angolo di sterzo e la sella (che resta a 785 mm, 815 se si sceglie l’optional della sella più alta) che passa da 50 mm a 90 mm di imbottitura. Certo, sempre di moto sportiva stiamo parlando, quindi, a livello di triangolazione sella pedane manubrio, quando si guida i piedi sono in posizione abbastanza rialzata, ma, come si dice, fa parte del gioco.

NO STRESS In sella l’ospitabilità è eccellente, grazie anche al nuovo profilo del serbatoio più sottile nella zone delle gambe. Peccato per la leva del freno che non è provvista di regolazione, ma lato frizione l’azione è talmente morbida da guadagnare la lode e non far rimpiangere la mancanza di regolazioni. Semplicemente fantastica! Promosso a pieni voti anche il cambio, corto negli innesi, preciso e mai affaticato anche nell’azione intensiva.

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BEL CARATTERINO Il guadagno in termini di coppia (quindi potenza) del suo motore si sente subito. Inserita la prima il bicilidnrico da 399 cc offre un discreto spunto, spinge fluido fino a quota 8.500 giri minuto (non serve spingersi oltre perché si siede un po’), una rapportatura ben studiata e un allungo che piace. Quello che davvero stupisce, però, è la totale assenza di vibrazioni, praticamente inesistenti. Certo, in pista quando si spinge, con queste moto l’imperativo è frenare poco e far scorrere tanto, ma in uscita delle curve più strette i cavalli in più si apprezzano perché e il motore è più reattivo nel rispondere al comando del gas in uscita di curva.

FURETTO Come abbiamo detto i numeri della Ninja 400 parlano di una moto più corta, più compatta e leggera. Tutti aspetti che alla guida si sentono e apprezzano subito perché la moto è facilissima da guidare, reattiva e rapida nei cambi di direzione, aiutata anche delle dimensioni strette degli pnuamtici (110/70 ant. E 150/60 post. con cerchio da 17’’). Bene anche la precorrenza e la stabilità alle alte velocità. Sotto questo aspetto, la lode spetta ad una facilità di guida sorprendente. Chi è in cerca di una moto con cui iniziare a divertirsi in questo prodoto ha una delle soluzioni più valide presenti sul mercato!

STRADALE Lato sospensioni, forcella e mono copiano bene l’asfalto ed offrono un discreto livello di confort, restando comunque orientati verso il divertimento tra curve e tornanti, perché la sensazione al manubrio è ottima, la forcella sostiene bene e da fiducia. In pista, invece, quando si alza il ritmo, sia la forcella sia il mono mostrano presto il fianco e ci ricordano che la taratura standard è comunque un compromesso tra divertimento e strade di tutti i giorni, non certo un prodotto prettamente sportivo.

FRENA BENE Come per tutti i prodotti di questa categoria, non ci sono ausili elettronici eccetto l’ormai obbligatorio ABS, che su questa bicilindrica è Nissin di ultima generazione, per nulla invasivo nell’azione anche su fondo molto bagnato e uso intensivo. Pollice alzato, poi, anche per la frenata, potente e ben modulabile supportata da un impianto ben dimensionato e descritto da singolo disco anteriore da 310 mm e singolo posteriore da 220 mm.

IN CONCLUSIONE Tirando le somme la nuova Kawasaki Ninja 400 rappresenta una delle migliori alternative per chi cerca una moto per iniziare a divertirsi tra curve e tornanti o una “nave scuola” per imparare senza troppi pensieri (e spese...) la guida sportiva tra cordoli e rettilinei. Di lei sorprende la facilità di guida e la grande maneggevolezza, piacciono le sue linee mature da prodotto più alto di gamma, l’ottimo rapporto qualità/prezzo e la grande abitabilità. Peccato per la mancanza di regolazione delle leve sul manubrio ed il prezzo sopra la soglia psicologica dei 6.000 Euro.

IN QUESTO SERVIZIO

CASCO CABERG DRIFT ARMOUR Casco in materiale tricomposito costituito da fibra di vetro, Kevlar e Carbonio disponibile anche con calotta integralmente costituita da Carbonio nella versione Carbon. Questo casco integrale è perfetto per il turismo, ma si rivolge anche alla pista grazie sia alla sicurezza delle chiusura a doppia D, indispensabile per entrare in circuito, sia alla possibilità di bloccare l’apertura accidentale della visiera in caso di caduta. A questo proposto, è da evidenziare il meccanismo dedicato alla visiera, facilissima da sganciare, e capace di aderire perfettamente alla bordatura rendendolo molto efficace a livello di impermealizzazione e resistenza all’aria, grazie anche ai profili specifici antipioggia. Molto efficace a livello di areazione, grazie a tre generose prese d’aria regolabili facilmente, il Caberg Drift è provvisto di pinlock (che purtroppo nella prova abbiamo erroneamente dimenticato in redazione, fiduciosi nelle previsioni del meteo) per evitare l’appannamento in condizioni di freddo o pioggia. Di questo prodotto piace il confort interno, l’ottima inosnorizzazione e l’ampia visiera, fondamentale per avere un visuale ottimale quando si guida. Disponibile nelle taglie comprese tra XS e XXL Caberg Drift è anche già predisposto per l’alloggiamento dell’intefono.

TUTA REV'IT AKIRA Tuta in un pezzo unico che arriva direttamente dal mondo delle corse. Realizzata in pelle bovina, Akira offre protezioni specifiche sulle parti più a richisco come gomiti, spalle, bacino, schiena e ginocchia. Particolarmente facile e comoda da indossare grazie alle parti in Kevlar elasticizzato (sicure e confortevoli) che permettono di aderire in modo ottimale al corpo ed offrire il massimo in termini di sicurezza. Sistema, questo, che lascia il pilota libero di muoversi sulla moto, aspetto in cui questa tuta mi è particolarmente piaciuta. A livello di areazione, questo prodotto offre un bun confort anche alle temperature più basse.Mi sono piaciuti anche i protettori in doppio strato in alluminio dedicati a spalle e gomiti, leggeri molto resitenti. Molto bene anche per la cenrniera, con cuciture rinforzate e moloto resisteneti. Unico aspetto negativo, che appartinene a tutti i prodotti in pelle bovina: il peso, nettamente più alto rispetto ai più leggeri (e molto più cari9 prodotti in pelle di canguro. 

Stivali TCX RS-2: la sensazione di protezione è elevata, soprattutto nella zona posteriore “blindata” da grandi placche in materiale plastico. La tomaia è ben aderente al collo del piede ed è dotata di microfori che evitano il surriscaldamento anche se la zona è investita dall’aria calda del motore. Servono un po’ di km di utilizzo per creare le “pieghe” che facilitano la rotazione della caviglia, il tutto facilitato dalla “plissettatura” della porzione anteriore. Una chicca: la micropompa situata sul bordo superiore dello stivale permette la perfetta aderenza al polpaccio: per sfilarli, basta “sgonfiare” i cuscinetti pneumatici e allentare la stringatura interna, che chiude la “scarpetta” solidale con lo stivale.

GIACCA REV'IT AKIRA AIR Costruita in Lorica, pelle bovina Monaco Perfomance e neoprene, questa giacca di stile racing e vestibilità attillata ha protezioni Seeflex su spalle e gomiti particolarmente robuste e grintose, che ne caratterizzano il design. La rendono anche un po' rigida, va detto, limitando i movimenti non strettamente funzionali alla guida sportiva. Totalmente perforata, per una traspirazione ottimale nella bella stagione, ha all'interno un gilet termico staccabile che la rende adatta anche alle temperature autunnali. Buona la dotazione di tasche e le cerniere di connessione lunga e corta permettono di collegare la giacca Akira Air a qualsiasi paio di pantaloni delle collezioni REV'IT!.

​JEANS REV'IT LOMBARD 2 ​I Lombard sono jeans comodi e pratici, come i predecessori hanno ottime caratteristiche di sicurezza, ora ancora più elevate grazie alle protezioni SEESMART di livello 1. Realizzati in Cordura denim hanno rinforzi powre shield nelle zone ad alta abrasione come il bacino e le ginocchia. Disponibili in blue o grigio. ​TAGLIE: 28-38 ​PREZZO: 200 euro


Pubblicato da Federico Maffioli, 16/03/2018
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