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Moto Guzzi Stelvio 2011


Avatar Redazionale , il 11/04/11

13 anni fa - Sulla Moto Guzzi Stelvio 2011 arriva un maxi serbatoio da 32 litri

La Moto Guzzi Stelvio 2011 si rinnova ben più di quanto si direbbe a prima vista. Arrivano un nuovo serbatoio da 32 litri, migliorie all’assetto e al motore e il controllo elettronico della trazione. La versione “base” costa 12.990 euro, quella giramondo NTX mille euro in più.

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L’APPARENZA INGANNA Ci sono volte in cui uno sguardo può essere frainteso e può trarre in inganno, non solo tra le persone ma anche tra le moto. Un caso emblematico è quello della Moto Guzzi Stelvio 2011. Dandole un’occhiata fugace si fa una maledetta fatica a cogliere tutte le novità introdotte dal nuovo model year, messi sulla cattiva strada dai due “occhioni” sgranati ereditati dal precedente modello. Qui sembrano solo un po’ più accigliati perché le plastiche coprono leggermente la loro parte superiore, ma per il resto l’espressione pare quella di sempre.

AL RADDOPPIO A guardare con più attenzione, invece, si nota presto come sulla Moto Guzzi Stelvio 2011 quasi tutte le sovrastrutture siano inedite e sfoggino forme più morbide e fluenti. Protagonista assoluto della scena è il nuovo maxi serbatoio, una cisterna da ben 32 litri che quasi raddoppia l’autonomia (il vecchio serbatoio era da 18 litri) senza però appesantire la vista d’insieme. L'unica controindicazione che ha il suo arrivo è la scomparsa del pratico sportellino portaoggetti che c'era sulla vecchia generazione. La sua linea s’integra bene con la semicarenatura e con il cupolino, che, assieme al nuovo parabrezza, promette una maggior protezione aerodinamica. Alle sue spalle si notano una strumentazione rivista nell’indicatore del livello della benzina, e l’aggiunta di una presa di corrente sul ponte di comando, sempre movimentato dal bel manubrio a sezione variabile.

LAVORO DI FINO Oltre che sulle sovrastrutture, a Mandello del Lario hanno lavorato molto anche sul motore, per cercare di ottenere sempre più vivacità ai regimi medio-bassi e una maggior silenziosità. Gli ingegneri hanno messo mano alla centralina elettronica, che gestisce il V2 “quattro valvole” di ultima generazione in base alle informazioni che le giungono da due sonde lambda. Per il resto si segnalano anche nuovi profili per le camme e un impianto di scarico riaccordato. Al banco, la Moto Guzzi Stelvio 2011 fa registrare una potenza massima di 105 cv a 7.250 giri, mentre il picco di coppia è di 113 Nm a 5.800 giri.

COLONNA VERTEBRALE Per il nuovo model year non ci sono invece interventi di rilievo sul fronte ciclistico, con il telaio a doppio trave superiore straconfermato nel suo ruolo di colonna vertebrale. A completare il quadro ci sono la forcella Marzocchi upside-down da 45 mm completamente regolabile e il monobraccio posteriore con sistema CARC (cardano reattivo compatto, per chi ancora non masticasse la sigla), collegato tramite leveraggi ad articolazione progressiva a un ammortizzatore Sachs regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estensione. Di nuovo si segnalano giusto i cerchi in lega della versione “base” 8V, che si adeguano per il 2011 alle misure della giramondo NTX, con pneumatico posteriore da 150, mentre il diametro resta da 17” pollici al posteriore e da 19” all’anteriore.

DI TUTTO, DI PIU’ E a proposito della Moto Guzzi Stelvio NTX, riconoscibile a prima vista anche per i cerchi Ber con raggi Alpina, la nuova stagione la vede più che mai calata nei panni di avventuriera di famiglia, con una dotazione di serie completissima. Standard monta infatti paracoppa, paramotore, protezione cilindri, paramani, deflettori laterali e parabrezza maggiorato, oltre a una coppia di borse laterali d’alluminio e ai fari alogeni supplementari. A fare da denominatore comune alle due versioni ci sono invece l’ABS e un’altra grossa novità della Stelvio 2011, ovvero il controllo elettronico della trazione ATC (la sigla è ereditata da quella del controlo Aprilia), disinseribile come l’antibloccaggio dei freni per un impiego off-road.

NE VALE LA PENA Ce n’è insomma abbastanza per rompere il salvadanaio e spendere quei mille euro tondi che separano la versione NTX (13.790 euro f.c.) da quella “normale” (12.790 euro). Entrambe le varianti sono proposte in bianco, in nero e in un arancione chiamato Terra di Siena. E’ invece un’esclusiva della NTX la nuova colorazione nera opaca detta Nero Lava.

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DUE POSIZIONI Se guardando la Moto Guzzi Stelvio 2011 ferma sul cavalletto si fatica a credere che alla Moto Guzzi siano riusciti a disegnare un serbatoio da 32 litri così snello, una volta un sella lo stupore cresce, scoprendo che la zona che viene stretta dalle gambe è addirittura più smilza che in passato. Il piano di seduta è regolabile in altezza su due posizioni, a 820 e 840 mm da terra (operazione peraltro semplicissima: si alza la sella e si girano quattro gommini). Meglio puntare su quella più bassa, tuttavia, anche per chi è di zampa lunga, perché la nuova taratura delle sospensioni, piuttosto sostenuta, non fa accucciare granché la moto sotto il peso del pilota.

MEGLIO MUOVERSI Manovrare a motore spento non è insomma semplicissimo stando sulla moto. Scendendo dalla sella il quadro migliora un po’ ma bisogna comunque fare i conti con il peso elevato, che si fa sentire in particolare quando il serbatoio è pieno. Per fortuna il diametro di sterzata è abbastanza contenuto e permette di fare spesso inversione in un colpo solo. Basta comunque guadagnare un minimo di velocità per trovarsi tra le mani una moto docile e maneggevole, che si lascia guidare con poco impegno.

FA LA DURA Con le pedane e il manubrio alla giusta distanza, è sufficiente fare movimenti impercettibili per far danzare la moto tra le curve. Il passaggio alla ruota più stretta da 150 rende la moto più svelta senza far perdere quella piacevole sensazione di appoggio in curva. La nuova taratura delle sospensioni, pensata più che altro per compensare i possibili scompensi d’assetto innescati dall’eventuale pieno, funziona a meraviglia, regalando alla Stelvio 2011 una grande scorrevolezza a centro curva.

LA RIVINCITA Tra le due versioni, quella “base” si dimostra leggermente più fluida nell’azione, vuoi perché più atletica (tutti gli accessori della NTX, borse comprese, fanno salire l’ago della bilancia di 15 kg da 257 a a 272 kg in ordine di marcia), vuoi anche per il minor peso dei cerchi in lega. La Stelvio NTX si prende una rivincita quando si valuta la protezione aerodinamica. La versione 8V fa già un ottimo lavoro in tal senso, ma il parabrezza maggiorato, i piccoli deflettori e i paramani fanno una della differenza in fatto di comfort in velocità e, ovviamente, la faranno ancor di più nella stagione fredda.

GLOBETROTTER Per contro bisogna mettere in preventivo un lieve effetto vela provocato delle borse, che si avverte però solo una volta abbondantemente superati i limiti autostradali. In ogni caso, la Moto Guzzi Stelvio asseconda bene i maratoneti del manubrio. La moto si dimostra poco affaticante e con vibrazioni sopportabilissime, capace dunque di sfruttare appieno l’aumento dell’autonomia regalatole dal nuovo serbatoio (si parla di oltre 440 km!) senza spingere a soste frequenti.

DI BENE IN MEGLIO Il motore se la cava bene in qualsiasi condizione, facendo registrare ulteriori piccoli progressi. L’erogazione è fluida, sufficientemente corposa anche sotto il regime di coppia massima. Nella maggior parte dei casi consente di non dover scalare per riprendere, operazione comunque senza controindicazioni, visto che il cambio fa bene il suo lavoro. Ai medi si può contare su una spinta notevole e, volendo, ci si può togliere anche qualche soddisfazione in allungo. In definitiva, dunque, con il lavoro di affinamento fatto, la Moto Guzzi Stelvio 2011 si avvicina ai vertici del segmento e si ricandida come outsider di lusso tra le maxi enduro tuttofare.


Pubblicato da Paolo Sardi, 11/04/2011
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