TERNO SECCO Se esistesse la ruota del Lotto di Clermont-Ferrand, questa settimana potrebbero essere 17, 20 e 50 i numeri giusti da giocare per tentare la fortuna. Sono infatti queste le cifre chiave del nuovo Michelin Pilot Road 4, a onor del vero già presente sul mercato in 19 misure suddivise tra ben tre versioni (standard, GT, per le moto Gran Turismo, e Trail, per quelle maxienduro destinate a essere usate quasi esclusivamente su strada) ma ora protagonista di una presentazione in pompa magna. Nell’occasione i tecnici della Casa francese hanno messo l’accento sulle caratteristiche di questo pneumatico, facendolo anche provare con mano, su strada e in pista. Studiamo dunque un po’ la cabala transalpina: spazio d’arresto inferiore del 17% rispetto alla media dei rivali sul viscido; 20% di durata in più rispetto al suo predecessore, il Pilot Road 3; 50° di range di temperatura, all’interno del quale le prestazioni del pneumatico restano costanti. Chi ha fretta è libero di cliccare qui sopra e di girare pagina per scoprire subito come va questa gomma ma secondo me vale la pena, prima, di leggere qui sotto e capirne anche qualche segreto.
ACQUA? NO PROBLEM D’altro canto, che il Michelin Pilot Road 4 sia un pneumatico particolare si capisce anche a prima vista, guardando il battistrada ricco di lamelle e intagli, che si alternano ad aperture tonde e allungate. Questo disegno è frutto delle tecnologie X Sipe Technology e XST+ ed è studiato apposta per rompere l’eventuale velo d’acqua sul terreno. Le sottili scanalature trasversali spostano velocemente sui lati l’acqua che, quando è in eccesso, non impedisce comunque il contatto gomma-asfalto perché viene immagazzinata per un attimo nelle aperture tonde e in quelle bislunghe.
PROPORZIONI DIVERSE Chiaramente lo schema è diverso tra l’anteriore e il posteriore. Nel primo caso la parte centrale ha ben il 20,4% di spazi vuoti per fendere meglio l’acqua, mentre nel secondo il valore scende a 16,7%. Spostandosi leggermente verso il fianco, è la gomma posteriore a risultare più scolpita, 16,4% contro 14,3, per garantire una migliore motricità. Per lo stesso motivo sulla parte più esterna, quella che si usa nelle pieghe più accentuate solo sull’asciutto (almeno in teoria…), le fenditure si diradano rappresentando solo il 7,2% al posteriore e il 10,5% all’anteriore.
A DIETA Proprio in questa zona il Michelin Pilot Road 4 anteriore risulta modificato anche a livello di profilo rispetto al Pilot Road 3. In pratica – a parità di misura - la nuova generazione risulta meno panciuta e con una sezione più appuntita: ciascun lato è più stretto di 1,4 mm, per una diminuzione totale della larghezza della gomma di quasi 3 mm. Tutto ciò per avere un appoggio più stabile in curva e per infondere un maggior senso di sicurezza.
DURO CHE DURI Un’altra tecnologia chiave per il Michelin Pilot Road 4 è quella chiamata 2 Compound Technology (o 2CT che dir si voglia). La gomma è infatti bimescola, con una parte centrale più dura, a tutto vantaggio della resa chilometrica, e quelle laterali più morbide, per una maggiore tenuta di strada. Nel caso dei Pilot Road 4 standard e GT, all’anteriore il 40% centrale ha una mescola media, mentre ai suoi fianchi ci sono due porzioni soffici; al posteriore, invece, il 20% centrale è duro, mentre le due aree da 40% ai lati sono medie. Per il Pilot Road 4 Trail, infine, anteriore e posteriore sono uguali, con il 60% centrale in mescola media e i due bordi da 20% soffici.
TELE D’AUTORE Una peculiarità invece del Pilot Road 4 GT è la tecnologia 2AT, che sta per Dual Angle Tecnology. Per sopportare le sollecitazioni delle moto da turismo più pesanti, spesso utilizzate anche a pieno carico e con il passeggero a bordo, questa particolare versione vede le tele che compongono la carcassa disposte in modo particolare, a creare una sorta di via di mezzo tra un pneumatico convenzionale e uno radiale. Da una parte, dunque, si ottiene un comportamento stabile anche a pieno carico, dall’altra si esaltano comfort e guidabilità, un compromesso che è piaciuto talmente tanto a BMW che a Monaco hanno montato queste gomme come primo equipaggiamento sul 40% delle nuove BMW R 1200 RT. E proprio sulla tourer tedesca – oltre che su altre moto - ho vestito i panni di novello San Tommaso a due ruote per scoprire se su strada tutte queste promesse siano mantenute. E’ora di girare pagine per vedere come è andata…
IN QUESTO SERVIZIO
Casco Caberg Vox Freehand
Giacca Ixon Montana
Guanti Ixon RS-Scud HP
Pantaloni
Mottowear City X
Stivali TCX X-Five Plus Gore-Tex