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Kawasaki KX 250 2011


Avatar Redazionale , il 09/07/10

13 anni fa - Iniezione ma non solo per la nuova quarto di litro cross di Akashi che viene incontro anche a chi è meno esperto.

Iniezione ma non solo per la nuova quarto di litro cross di Akashi che viene incontro anche a chi è meno esperto.


COM'È
Il mercato stenta? Non bisogna mollare e se possibile aumentare ancora il ritmo con cui si presentano le novità. La pensa così Kawasaki, una delle Case che l'anno scorso ha proposto più novità e che anche quest'anno si sta dando parecchio da fare. Viste le prime immagini della Ninja che verrà, sono al momento però le cross le novità più "attuali", anche perché sono quelle che arriveranno prima sul mercato. Anche quest'anno le verdone da off road si sono rinnovate ma è sicuramente la 250 la moto che attira più le attenzioni perché, seguendo la strada già tracciata dalla KX 450 lo scorso anno, abbandona il carburatore per adottare un sistema d'iniezione "battery less".

INIEZIONE, MA NON SOLO Se quindi l'anno scorso è stata la 450 ad essere pesantemente rimaneggiata, quest'anno tocca alla duemmezzo che ha un motore completamente rifatto. Non è solo l'arrivo dell'iniezione a caratterizzare il nuovo bialbero Kawasaki, quindi, ma anche numerosi interventi interni che hanno interessato alberi a camme, valvole, molle valvole, rapporto di compressione (salito a 13,5:1) e perfino la candela che sporge per 1,4 mm in più nella camera di scoppio per migliorare la combustione.

COME TU LA VUOI Anche per la 250 è offerto in optional un kit del setting dell'iniezione che dispone di sette impostazioni pre programmate che possono essere utilizzate in maniera facile e veloce per la regolazione dell'ECU in base alle condizioni del tracciato. Questo kit può essere anche utilizzato come l'acquisizione di dati ed è in grado di registrare fino a sei ore di dati in base al numero di parametri registrati.

COME VA L'adozione del corpo farfallato della Keihin da 43 mm ha rivoluzionato il carattere del motore. Meno esplosivo ai medi regimi dove la versione dello scorso anno letteralmente sradicava le braccia, più corposo ai bassi, ma soprattutto meno affaticante nell'arco di una manche che nel mondiale significano 45 minuti (più 2 giri) di gara. A conti fatti ringrazia l'amatore che trova finalmente una compagna che non mortifica il pilota non perfettamente preparato fisicamente. L'adozione di un collettore di scarico più lungo ha poi sensibilmente ridotto il tono baritonale che caratterizzava la m.y. 2010.


FORCELLA SEPARATA
Per quanto riguarda la ciclistica, il telaio resta sostanzialmente invariato rispetto al modello 2010. La differenza la fa la nuova forcella Showa con sistema SFF (Separated Function Front Fork) che separa le funzioni di smorzamento (a destra) e di ammortizzazione (a sinistra), assegnate a uno stelo ciascuna. Ovviamente nuove le grafiche, ma anche le plastiche che utilizzano convogliatori e fianchetti stampati con un sistema a doppia iniezione.

GIAPPONESE EPPURE DIVERSA. Se il motore ha misure identiche a Yamaha e Suzuki piuttosto che nella analoga scelta del telaio a travi in alluminio, è nella triangolazione sella-pedane-manubrio che si riconosce il carattere in verde della KX. I piloti "pro" che l'hanno provata con noi (Matteo Aperio e Bruno Salina) hanno riscontrato un'eccessiva morbidezza della sella, che ben si adatta all'amatore, ma meno al professionista. Analoga situazione per i convogliatori, che nell'uso agonistico risultano eccessivamente larghi soprattutto quando si scorre sulla sella portando il peso completamente in avanti per inserire la ruota anteriore dentro la curva. Il meno esperto trova invece un'ampia superficie di contatto che aumenta così la sensazione di controllo anche nelle curve più veloci e in piena accelerazione.

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LUNGA E STABILE
Svelta sì, ma non da primato. Questo è quello che emerge guidando la KX-F al Ciglione di Malpensa: il telaio è lo stesso dello scorso anno e il pilota sensibile se ne accorge, mentre per trovare una maggior velocità di ingresso curva e cambio di direzione è stato modificato l'offset della forcella, che passa da 23,5 mm a 22,5 per avere un avantreno più verticale e reattivo. Soluzione, questa, che non riduce la stabilità alla massima velocità, dove la Kawa rimane assolutamente impeccabile, anche nella percorrenza delle ripide discese e delle tecniche salita a gas completamente spalancato, dove dà il meglio di sé senza mettere mai in difficoltà chi guida.

VOGLIA DI OSARE Questa caratteristica si traduce nella certezza di poter osare di più, spostando in avanti il punto di staccata, ma l'interasse da 1.475 mm non permette di essere così svelti nei fulminei cambi di direzione tipici della piccola cilindrata. L'amatore invece ritrova in questa "lunghezza" la certezza di solido appiglio anche quando un'improvvisa sbacchettata fa perdere la linea impostata.


FORCELLA SEPARATA IN CASA
Showa ha presentato la forcella Separate Function front Fork, ovvero con la molla sullo stelo destro e l'idraulica sul sinistro per rendere migliore e più fine la regolazione del setting da parte di ogni pilota. Dal punto di vista meccanico Showa dichiara una scorrevolezza superiore del 25%, che aumenta così il confort di guida: maggiore scorrevolezza significa miglior capacità di assorbimento delle asperità. La nuova forcella è riconoscibile non solo per l'asimmetria delle regolazioni ma anche per la colorazione blu dei registri.

NUOVI LEVERAGGI Il nuovo leveraggio Uni-trak del monoammortizzatore asseconda in modo ancora più preciso l'azione del telaio in alluminio e quella filtrante della forcella. Il primo setting della forcella proposto dalla Casa si rivela ottimale guidando a un passo amatoriale, mentre accusa una morbidezza piuttosto evidente per il professionista. Nessun problema se si devono effettuare le regolazioni del caso: i registri rispondono in maniera micrometrica anche al singolo click, al punto che ogni manetta può ritagliarsi la sua 2emezzo su misura.


UN CERVELLO 7 CARATTERI
Anche sulla 250 F arriva in optional il Factory KX FI calibration kit, ovvero un sistema composto da un software e relativi cablaggi utili per modificare l'erogazione del motore su sette diverse opzioni precaricate. È un accessorio che va ad affiancare il pilota professionista nella ricerca della migliore erogazione della potenza in funzione del terreno di gara. Il mix di informazioni permette non solo di monitorare l'andamento del motore nell'arco di una performance ma di ottenere il meglio dal monocilindrico e dall'uso dell'iniezione elettronica

VERDE SPERANZA La KX 250 F sarà disponibile a settembre presso le concessionarie ufficiali, con l'ambizione di essere non solo un buon argomento di discussione nella categoria MX2 ma anche e soprattutto parte della progressiva risalita del mercato delle due ruote, che in questo momento fatica ancora a trovare il vento in poppa dopo un lungo periodo di calma piatta. Per i prezzi definitivi dovremo attendere sempre settembre anche per via delle continue variazioni della moneta giapponese nei confronti dell'Euro.


Pubblicato da Stefano Cordara, 09/07/2010
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