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Ducati Monster 796


Avatar Redazionale , il 21/04/10

13 anni fa - Dopo la Monster 750 e la S2R torna la "Monster di mezzo"

Dopo la 750 e la S2R torna la "Monster di mezzo". La Ducati Monster 796 completa la gamma delle naked bolognesi: un po' più di un entry level, un po' meno della 1100, si piazza nel mezzo anche come prezzo. È leggera, ha un bel motore e un ABS eccellente ma meriterebbe sospensioni migliori.

COM'È Per chi non lo avesse ancora capito, la categoria delle "over 600" è quella su cui le Case stanno puntando di più. Un segmento che fino a poco tempo fa vedeva operare poche protagoniste ma che ultimamente sta diventando più affollato di un supermercato la vigilia di Natale. Evidentemente un po' tutti hanno capito che dopo aver creato un nuovo motociclista magari con un modello di accesso, è utile creare per lo stesso motociclista un "percorso" di crescita che lo accompagni all'aumentare dell'esperienza. In effetti il passaggio da una media cilindrata a una 1000 (o 1200) impone un salto un po' lungo, anche per quel che riguarda l'investimento da compiere.

LA VIA DI MEZZO Meglio quindi offrire qualcosa di intermedio, una "midimaxi" dal prezzo meno impegnativo ma che offra qualcosa in più sul fronte dell'appeal, della guida e delle prestazioni. Spesso le moto di questa categoria sono quelle più gradevoli da usare su strada. Non hanno una valanga di cavalli, inutilizzabili nel traffico, ma hanno coppia ed elasticità sufficienti per muoversi in fretta senza continuare a cambiare. Il risultato spesso porta a modelli molto equilibrati.

GAMMA COMPLETA Ducati un motore 800 l'aveva già in casa, per cui dopo aver creato la "piccola" Hypermotard, il completamento della nuova gamma Monster con la 796 era quasi scontato. Così eccoci a parlare dell'ennesima Ducati Monster, Highlander delle moto che continua a vendere bene e a far sorridere i concessionari Ducati. La 796 non rimpiazza la 696 ma la affianca e non è che l'ennesimo capitolo di una saga che fino ad oggi è stata "letta" da ben 225.000 motociclisti.

UN PO' E UN PO' Per realizzare la 796 in Ducati hanno pescato da entrambe le sorelle. Dalla grossa 1100 la Monster 796 prende l'appeal assicurato soprattutto dal forcellone monobraccio che davvero le fa prendere le distanze dalla 696. Dalla piccola però arrivano le sospensioni: mono e forcella (regolabile in precarico e ritorno il primo, non regolabile la seconda)  sono, infatti, gli stessi.

NUOVA ERGONOMIA Di veramente "suo", la Monster 796 ha invece la posizione di guida. Il manubrio adotta riser rialzati di 20 mm e la sella è stata rivista nella conformazione. Ne consegue una posizione di guida meno "impiccata" sul davanti, più eretta e per questo anche più confortevole, senza dubbio migliore di quella della 696.

E LUCE FU Inoltre la 796 ha anche una maggiore luce a terra (+30 mm) grazie soprattutto agli pneumatici di sezione differente (180/55 e 120/70 contro i 160/60 e 120/60 della 696), il limite di piega si è quindi innalzato fino a 46°. La dotazione è leggermente più ricca visto che ci sono anche le leve (freno e frizione) regolabili nella distanza. Strumentazione, faro, piccolo cupolino sono quelli del 696, in più la 796 offre il "tegolino" per trasformare la sella in monoposto. Di fatto, quindi, la 796 appare più completa e attraente della sorella minore.

QUASI 90 Il motore deriva, ovviamente, da quello montato sulla Hyper 796, ma sulla Monster (probabilmente grazie anche allo scarico differente) riesce ad esprimersi meglio, visto che tocca quota 87 cv a 8.250 giri con una coppia di 78 Nm a 6.250 giri, valori interessanti, soprattutto considerando che la Monster ferma la bilancia a soli 167 kg.

NON SALTELLA Con il più piccolo dei Desmodue l'800 condivide la frizione assistita APTC, che lavora in bagno d'olio ed è dotata anche di antisaltellamento, un gadget che nemmeno la sorella grande può vantare.

PREZZO IN MEZZO In mezzo per tutto, quindi, la Monster 796 è in mezzo anche per il prezzo che Ducati ha fissato in 8.990 € chiavi in mano. Siamo 1.000 € sopra il prezzo ufficiale della 696 e oltre 2.000 ? in meno rispetto alla meno costosa delle 1100. Vi sembra tanto? Bene pensate che la S2R era in listino nel 2005 allo stesso prezzo…

COME TU MI VUOI Per avere l'ABS occorre spendere 700 ? in più. Interessante infine la pressoché infinita scelta di colorazioni da aggiungere a quelle "base" (rosso, nero, bianco). La Colour Theraphy lanciata da Ducati qualche tempo fa continua anche con la 796 e anzi si allarga con grafiche che replicano le Ducati storiche del passato. I kit dei vari colori sono disponibili anche come accessori, in 10 minuti potete avere una moto nuova.

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COME VA A me la Ducati Monster 800 è sempre piaciuta. Anche ai tempi della S2R scrissi che di questa moto mi piaceva l'equilibrio tra le prestazioni del suo motore e l'agilità. Oggi la 796 ha qualche cavallo in più (esattamente 10) ma il suo motore continua ed essere estremamente apprezzabile per l'erogazione e la coppia che riesce ad esprimere.

MEDIA PONDERATA Equilibrio, dicevo, perché alla fine è proprio ciò che si apprezza di più della Ducati Monster 800, una moto che definirei completa; buona per il classico casa-lavoro così come per l'utilizzo puramente ludico. Con questa motorizzazione il "mostro" trova il suo bilanciamento dinamico, ha un motore che non mette mai in apprensione ma va forte il giusto per riuscire anche a divertire chi non è proprio di primo pelo.

MEGLIO IN SELLA Appena saliti in sella si percepisce subito il lavoro svolto dai tecnici Ducati per rendere la posizione della Monster un po' meno anacronistica. Il manubrio più alto impone una postura migliore che in passato, anche se, oggi che le naked hanno il manubrio sotto il naso, la Monster si fa ancora notare per la posizione di guida un po' allungata. È più comoda di prima, dunque, ma sempre più sportiva che turistica, come deve essere una Ducati. La sella a 800 mm un po' più alta della 696 (770), un po' più bassa della 1100 (che ce l'ha a 810), ma la moto è realmente snella e compatta per cui mettere i piedi a terra non è assolutamente un problema per nessuno. Inoltre la leggerezza del mezzo rende la 796 una moto davvero da tutti.

LEVA MORBIDA Motore in moto e si ritrova la solita leva morbidissima della frizione APTC di cui però si ritrova anche la tendenza a strappare un po' in partenza quando si vuole modulare il comando. La guida offre sensazioni note a chi ha già guidato una Monster soprattutto è il motore a piacere parecchio, il Desmodue si rivela piuttosto elastico (anche se sotto i 3.000 giri strattona un po', meglio quindi stare sopra questo regime) e con una spinta sempre corposa e consistente che non cala fino all'intervendo del limitatore.

DESMOBRILLANTE Giri pochi, strada tanta. Conoscendo la legge del bicilindrico, la Monster si guida sfruttando l'erogazione corposa ai medi regimi che riesce a soddisfare anche qualche prurito sportivo. Per cui, dentro una marcia dietro l'altra e via senza andare in cerca di regimi che non le appartengono. In questa versione il motore funziona un gran bene: i lavori di alleggerimento degli organi interni (il volano è quello dell'848) lo portano ad essere vivace e brioso, cosa che unita al peso realmente ridotto della moto (167 kg) rendono la Monster molto più scattante e reattiva di quel che ci si aspetterebbe.

GESTIONE MORBIDA Il risultato è che le prestazioni, che definirei più che soddisfacenti per il tipo di moto, vanno a braccetto con una buona gestione dell'acceleratore, sicuramente meno "spigolosa" rispetto a quella della 1100. Con la Monster 796 si va via svelti, confortati da medi regimi sempre molto consistenti, e da una curva di coppia che dai 3.000 giri in poi si mantiene praticamente piatta fino all'intervento del limitatore.

FORCELLA "CORTA" Il motore è quindi il punto di forza della 796, che sul piatto butta anche leggerezza e agilità. Alla fine l'unico limite arriva dalle sospensioni. Il trapianto della forcella della 696 non dà crisi di rigetto, ma forse viste le prestazioni della moto la 796 avrebbe meritato una taratura specifica per lei. Al di la della corsa effettiva (120 mm) la forcella sembra avere una corsa utile un po' limitata, la sensazione è che "muri" troppo presto trasferendo le asperità dell'asfalto al manubrio e togliendo di conseguenza un po' di feeling sull'anteriore che non copia le asperità dell'asfalto ma "le salta". Siamo comunque a livelli superiori a quelli della 696 che a queste sospensioni aggiunge anche il pneumatico anteriore /60 che certo non aiuta quando si tratta di dare confidenza.

VAI COL LISCIO Finché quindi il fondo è liscio non si hanno problemi, la Monster resta intuitiva e anche efficace, ma sui fondi sconnessi (che poi purtroppo dalle nostre parti sono la maggioranza) arriva qualche colpo e rimbalzo di troppo. Anche il mono risulta un po' rigido e finisce per compromettere un po' il comfort della moto.

ABS PROMOSSO Promossi a pieni voti, invece, i freni: potente l'anteriore, modulabile quanto basta il posteriore e soprattutto con un impianto ABS (disinseribile) tarato alla grande, che non entra mai a sproposito e ha una soglia di intervento davvero molto alta. Un bell'amico che si fa sentire solo quando serve…


Pubblicato da Stefano Cordara, 21/04/2010
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