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Suzuki Burgman 200 ABS: il test


Avatar di Marco Rocca , il 04/08/14

9 anni fa - La prova del Suzuki Burgman 200 ABS alla scoperta del Giappone

Tra un sushi e un ramen, abbiamo provato il Suzuki Burgman 200 ABS per le strade di Milano. Comodo, pratico e sicuro, ci ha accompagnati nel nostro tour gastron...ipponico. 

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TUTTI I SANTI Sono da poco passate le 18 e le strade di Milano sono un unico, gigantesco serpente di automobili incolonnate: c’è chi impreca, chi cerca di farsi largo come può, invadendo la corsia degli autobus, chi cambia strada, ma tanto è uguale… La situazione è ancora peggio in tangenziale. E’ bastata una piccola disattenzione da parte del solito “pisquano” (termine derivato dall’inglese pipsqueak, usato in Emilia e Lombardia per indicare in modo scherzoso una persona stolta e priva di capacità…) che imprudentemente parla al cellulare per innescare un incidente e allora buonanotte ai suonatori, non ci si muove più per ore. Salta la cena con gli amici, il calcetto e qualsiasi cosa avevate in programma di fare. La soluzione adottata dai milanesi? Lo scooter. Sì ma quale?

13 x 12 = COMODITA’ Secondo Suzuki la ricetta vincente fa rima con 13 e 12. Mi spiego meglio. Volendo potete anche giocarveli al lotto ma la verità è che i numeri corrispondono ai 13 pollici di diametro della ruota anteriore e ai 12 di quella posteriore; misure che secondo la Casa di Hamamatsu garantiscono agilità, comfort e soprattutto capacità di carico da record. Mi riferisco, per chi non ci fosse arrivato da solo, al Suzuki Burgman 200 ABS che mi, anzi ci ha (dimenticavo la mia zavorrina Giulietta) accompagnato nel nostro tour tra i sapori della cucina giapponese, alla scoperta dei migliori ristoranti di Milano tra un take away di sushi mangiato sulla sella e un ramen al bancone. Se non fosse per una questione di cubatura, il Suzuki Burgman 200 ABS non avrebbe assolutamente nulla da invidiare ai suoi fratelli maggiori da 400 e 650cc visto che la matita dei designer ne ha volutamente ripreso le linee. Con la pioggia, con il traffico più congestionato, sul pavé, il nostro fedele compagno ci ha portati ovunque con stile (non so se avete notato la livrea con la bandiera del Sol Levante appositamente creata) e soprattutto in grande sicurezza, grazie all’ABS di serie firmato Nissin, né più né meno quello che monta la sportivona Hayabusa, tanto per fare un nome.

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C’EST PLUS FACILE Facile, anzi facile al cubo. Il Burgman 200 ABS mi ha messo subito a mio agio. La posizione di guida è naturale e la prima sensazione è stata quella di conoscerlo da sempre. L’altezza da terra della sella, ridotta ai minimi termini (appena 735 mm) consente di avere totale padronanza del mezzo e il motore da 18 cavalli e rotti ha un’erogazione così morbida e lineare da non sbatacchiare troppo le delicate zuppe che stiamo trasportando nel sottosella. Già, il sottosella, uno dei punti di forza del Burgman 200: quarantuno litri (illuminati da luce di cortesia) sono davvero tanti e ci permettono di riporvi senza problemi due caschi, guanti e relative giacche così da lasciarci sedere a tavola senza far accomodare con noi tutto l’armentario, mica male! E davanti alla mie ginocchia ho altri 5 litri delimitati da un cassetto con chiave di sicurezza e presa da 12 volt per ricaricare il cellulare, proprio come in auto. Uno dietro l’altro, Zaza Ramen, Poporoya e poi dritti da Sumire (solo per citarne alcuni), il Burgman guizza via tra le auto incolonnate con grande agilità. Pavé, sanpietrini e buche si digeriscono facilmente e non impensieriscono l’assetto. E poi ci sono il baricentro basso, poco peso (sulla bilancia siamo nell’ordine dei 163 kg) e un interasse ridotto, il cocktail ideale per una guida piacevole anche per chi non ha tanti muscoli.

ECO-DRIVE Alla fine del nostro tour gastro-nipponico di chilometri ne abbiamo fatti tanti e tutti in città. Semafori e soste per il traffico non hanno influenzato i consumi del Suzuki Burgman 200 ABS che sono stati sempre contenuti, nell’ordine dei 30 chilometri al litro. Da segnalare a tal proposito l’arrivo della nuova spia “Eco Drive”, una luce verde che si accende quando si guida in modo tale da massimizzare l’efficienza dei consumi, mantenendo andature regolari e bassi regimi di rotazione. Quindi, per tirare le somme, il Suzuki Burgman 200 ABS non solo un mezzo pratico e sicuro, in città come in tangenziale, ma anche una soluzione conveniente sia in termini prettamente economici che di risparmio di tempo. Così avrete modo di gustare il miglior sushi in tutta tranquillità. 


Pubblicato da Marco Rocca, 04/08/2014
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