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17-19-21 In Fuoristrada


Avatar Redazionale , il 18/06/10

13 anni fa - Via dall'asfalto, giù la pressione degli pneumatici (1.5 bar per entrambi) in cerca di maggior grip sullo sterrato e dentro i boschi del Monferrato, per capire se qualcuno resterà indietro o, peggio, si fermerà.

Via dall'asfalto, giù la pressione degli pneumatici (1.5 bar per entrambi) in cerca di maggior grip sullo sterrato e dentro i boschi del Monferrato, per capire se qualcuno resterà indietro o, peggio, si fermerà.

Benvenuto nello Speciale 17-19-21 I NUMERI DELLA DISCORDIA, composto da 6 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario 17-19-21 I NUMERI DELLA DISCORDIA qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!


BMW-21
Nel fuoristrada, in teoria, la più avvantaggiata è la BMW con le sue sospensioni lunghissime e la ruotona che consente di superare ogni ostacolo. In effetti, la GS sfodera la sua anima Off in modo quasi sfacciato. Ha un'ottima triangolazione sella-pedane-manubrio anche per la guida in piedi. E' snella, pesa meno di 200 kg e il manubrio largo consente di domarla a dovere; la luce a terra è abbondante e l'accoppiata ruota da 21"-sospensione lunga permette di copiare e scavalcare praticamente ogni ostacolo e di direzionare al meglio la moto, anche quando ci si trova in situazioni scabrose come i canali che si trovano nel sottobosco.

VOGLIA DI TASSELLO? Resta il fatto che per la BMW gli unici limiti sono il manico del pilota e la tassellatura degli pneumatici. Volendo cimentarsi con qualcosa di davvero "hard" la soluzione da 21 pollici ha quindi l'indubbio vantaggio di offrire anche prodotti molto tassellati che in queste situazioni aiutano non poco.


NIENTE MIRACOLI
In questo caso però le Pirelli Scorpion Trail fanno quello che possono, ma nel sottobosco fangoso o nella sabbia i miracoli non li fa nessuno e la BMW paradossalmente finisce per trovarsi un po' in difficoltà di trazione a causa dell'esuberanza del suo bicilindrico. Se il fondo si fa difficile è complicato modulare la potenza per cui si finisce per perdere aderenza spesso e volentieri. E quando la F 800 scoda, con il serbatoio dietro ha molta inerzia e riprenderla non è un gioco da ragazzi. Anche la frenata è un po' esuberante ma a conferma dell'anima off road, almeno la GS dà la possibilità di disattivare l'ABS comodamente dal manubrio.


TRANSALP-19
Cosa che, ad esempio, non offre la Transalp e questo è sicuramente un punto a sfavore per una moto che fa dell'avventura uno dei suoi punti di appeal. Sì, è vero, si può sempre togliere il fusibile ma certo non è la stessa cosa. In realtà la Transalp, aspetto a parte, sembra aver poco a che spartire con le strade "sporche".

PIÙ STRADA CHE FUORI La sella molto larga non consente di stringere correttamente la moto con le ginocchia nella guida in piedi, le pedane di gomma sono un problema se gli stivali sono bagnati (sulla GS la gomma è rimovibile). Il manubrio è troppo in basso e ha una piega decisamente troppo stradale. Inoltre, nelle situazioni un po' "scabrose" il cambio a 5 marce non offre la giusta spaziatura, con una prima troppo corta e una seconda troppo lunga. In compenso l'erogazione morbida del V2 Honda consente di gestire molto bene il gas e, anche con pneumatici non tassellati come i Pirelli Scorpion Trail, non si hanno mai gravi problemi di aderenza.


PESO AVANTI
Anche la distribuzione dei pesi appare decisamente orientata all'asfalto, per cui l'avantreno tende un po' a "cadere" nelle buche e la luce a terra è abbastanza ridotta. Certo, va detto che noi abbiamo volutamente esagerato andandoci a cercare difficoltà che probabilmente queste moto non incontreranno mai nella loro vita. Su una strada bianca la Transalp non ha alcun problema, ma lo scopo del servizio era proprio quello di scoprire i limiti di queste soluzioni tecniche. Detto questo, la Transalp è comunque riuscita ad arrivare ovunque sia arrivata la BMW; la ruota da 19, in questo caso, non soffre troppi complessi d'inferiorità rispetto alla 21 e anche per lei si possono trovare pneumatici con tassellatura più aggressiva, il che aiuterebbe la Honda ancor di più, anche se resterebbe comunque un'impostazione che ormai ha sposato l'asfalto al 100 %.


VERSYS-17
E la Versys? Con la sua ruotina da 17" larga, era preventivata come la Cenerentola della sezione off della comparativa. Invece, ha finito per essere la sorpresa della giornata. Il perché è presto detto. La Kawasaki (in questo caso non era dotata di ABS) ha un'impostazione tendenzialmente stradale, la gomma sulle pedane non si può togliere, come sulla Transalp, ma la Kawasaki è snella nella zona centrale, si fa stringere bene con le ginocchia. Una volta in piedi offre una posizione migliore di quel che si pensi perchè il manubrio è rialzato, anche se resta stretto.


LEGGERA DAVANTI
La sua particolare distribuzione dei pesi, con un avantreno piuttosto "scarico", le consente di non "cadere" nelle buche e di restare comunque direzionabile anche in situazioni difficili. Certo, occorre un minimo di malizia in più nella guida, giocando maggiormente con il peso del pilota e con il gas per "aiutarla" là dove la GS passa senza nemmeno accorgersene. La forcella un po' "in piedi" (tipicamente stradale) fa sì che talvolta il davanti tenda un po' a prendere sotto, e ci scappi qualche "zampata" a terra, ma con la Versys siamo arrivati senza fatica dove francamente non pensavamo nemmeno di arrivare. Anche perché le sospensioni sono lunghe quanto basta per assorbire tutto senza mai arrivare a fondo corsa, e la luce a terra non è affatto male.


MOTORE DI BURRO
Il suo motore, dall'erogazione burrosa, poi, è un aiuto incredibile per la trazione. Dentro la seconda, frizione in mano e si sale ovunque, la Versys non sgomma ma sale, fa strada e riesce a seguire le tracce della GS senza perdersi nemmeno un passaggio, questo almeno a parità di gommatura. Peccato che per lei non esista nulla sul mercato di più tassellato, una prova ancora più hard sarebbe stata interessante.


CONCLUDENDO
Che conclusioni possiamo trarre alla fine di questa intensa giornata? Che questi mezzi versatili lo sono davvero e consentono una guida divertente su asfalto ma anche di abbandonarlo senza troppi problemi se fosse necessario. E, volendo, di andare anche oltre. La ruota conta, certo, ma non è l'unico parametro a caratterizzare una Crossover. Più ancora conta come la moto è stata progettata, come sono distribuiti i pesi e come risponde al gas il suo motore.

OVERLAND 21" e 19" hanno il vantaggio di poter essere equipaggiate con pneumatici più aggressivi, che quindi possono aiutare se nei propri piani c'è il giro del mondo overland. In questo caso la nostra prima scelta sarebbe la BMW GS, ma la vorremmo con un serbatoio più grosso. Anche la 17", in questo caso, si difenderebbe benissimo, portando la moto dove nessuno penserebbe di portarla, e la Versys ci ha davvero sorpreso. Ovvio che il giudizio è dipendente anche dalla scelta delle moto, per cui la discussione resta aperta. Ci stiamo comunque organizzando per rifare qualcosa di simile con le maxi crossover bicilindriche. Provate a indovinare quali potrebbero essere le protagoniste..


Pubblicato da , 18/06/2010
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