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Prova su strada

Triumph Tiger Sport 2016: la prova


Avatar di Andrea  Rapelli , il 22/06/16

7 anni fa - Triumph Tiger Sport 2016, una settimana in sella

Triumph Tiger Sport 2016, rinnovata nel motore e nell'elettronica, è un'ottima interpretazione del concetto sport-tourer

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TURISMO SPORT Il segmento delle sport-tourer, moto create per fare turismo... veloce, è ricco di contendenti, sia con il manubrio basso sia con il manubrio alto. E proprio di quest'ultimo gruppo fa parte la Triumph Tiger Sport che, per il 2016, si è rifatta il trucco e non solo.

CHE CUORE! Cominciamo dal motore, in comune con la Speed Triple, che ha ricevuto oltre 100 miglioramenti. Il tre cilindri da 1.050 cc beneficia infatti fra le altre cose di una nuova testata, diverso design dei pistoni, silenziatori rivisti per un miglior flusso degli scarichi. Risultato? Euro 4, 126 cavalli a 9.475 giri e 106 Nm a quota 7.000.

TRE MAPPE A gestire il tutto ci pensa poi il comando del gas ride by wire, con la possibilità di scegliere fra tre mappature: Road, Rain e Sport. Il capitolo elettronica della Triumph Tiger Sport 2016 annovera poi anche il Traction Control disinseribile (che non lavora con piattaforma inerziale e quindi non tiene conto di inclinazione laterale e beccheggio), la presa Usb (sotto la sella) e quella a 12V sul fianco e il cruise control, compreso nella dotazione di serie.

LOOK AT ME Meno evidente il maquillage estetico: guardando il muso della Tiger Sport 2016 spicca il nuovo cupolino fumé – ora regolabile in altezza con un pratico meccanismo manuale – affiancato da intelligenti alette trasparenti per migliorare la protezione aerodinamica. Della partita sono anche nuovi specchietti, paramani stile adventure, puntale dal look più affilato, pedane più grippanti. Infine, due nuovi colori: Matt Black con scritte gialle o Aluminium Silver con decal rosse.

PEDANE ALTE Salgo sulla Tiger Sport 2016. L'impostazione di guida non cambia: anche se si ha l'impressione di sedere su una moto piuttosto lunga, ci si sente ben inseriti. Solo le pedane, piuttosto alte e arretrate, costringono a piegare in modo sensibile le ginocchia se si vuole stare con i piedi sulle punte.

SELLA COMODA Se navigare fra i menu della strumentazione – ben visibile, chiara e ripresa pari pari dalla Speed Triple – richiede un certo periodo di apprendistato, per cambiare modalità di guida bisogna togliere la mano dal manubrio e agire sull'apposito pulsante del cruscotto. Poco male, se si considera che la nuova sella in pezzo unico della Triumph Tiger Sport 2016 è comoda anche per il passeggero.

VOGLIA DI KM Il fulcro dell'esperienza di guida sulla Tiger Sport passa, inutile negarlo, dal motore: il tre cilindri è pieno ad ogni regime, spinge con forza vellutata e non manca mai di elasticità. Non è scontroso o rabbioso (è un poco più spigoloso in Sport), ma allunga con decisione e, soprattutto, c'è sempre. Con un timbro di voce che, negli anni, è diventato un suo marchio di fabbrica. Insomma, fa venire di voglia di far chilometri.

VA BENE SEMPRE Dovunque: in autostrada, dove si possono tenere medie elevate con poco sforzo (grazie a una buona protezione aerodinamica, a vibrazioni minime e al cruise control di serie) e pure sulle curve. Perché la Triumph Tiger Sport 2016 riesce ad unire una buona agilità nella prima parte della discesa in piega e una certa stabilità in percorrenza di curva. Tutto questo nonostante un peso in ordine di marcia che, con tutta probabilità, raggiunge quota 230 kg circa. Il manubrio alto permette un buon braccio di leva nelle curve strette e il tre cilindri riesce a soddisfare sia chi vuol trotterellare con un filo di gas sia chi vuole spingere: grazie a lui, si può uscire dai tornanti a velocità WARP.

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FRIZIONE ASSISTITA In città, la Tiger Sport non sembra il classico leone in gabbia o, peggio, un elefante in cristalleria: non scalda e si muove con una certa facilità, con il tre cilindri che riprende docile fin dai regimi più bassi e sospensioni – regolabili – che sono un bel compromesso tra comfort e sportività. La forcella con steli rovesciati da 43 mm di diametro lavora bene anche nelle frenate più decise, così come il mono, entrambi by Showa. Anche la frizione assistita, ora più leggera (del 48%, per essere precisi), aiuta a cavarsela nella giungla urbana. Peccato solo che il cambio, per quanto morbido, sia lungo negli innesti. Bene i freni, che si modulano senza fatica.

LISTINO INVITANTE La Triumph Tiger Sport 2016 non sarà la più sofisticata o la più giovane tra le sport-tourer (è sulla breccia da circa 10 anni) ma, con un listino di 12.800 euro, costa meno rispetto alla maggior parte delle sue rivali. E, al contempo, offre un pacchetto estremamente godibile, che – ne sono sicuro – saprà ancora conquistare molti cuori.

IN QUESTO SERVIZIO
CASCO CABERG MODUS HI VIZION Un modulare dal design particolare, questo Modus, ancora più vistoso e visibile in versione giallo HI-Vizion. Comoda la calzata, con il meccanismo della mentoniera basculante e facile da aprire. La calotta, in policarbonato, ha una presa d'aria sulla fronte, una sul mento e due estrattori sulla parte posteriore. Non manca il visierino parasole. Molto buono il rapporto qualità-prezzo. Prezzo: 329,99 euro. Peso: 1.620 g. Taglie: XS-XL

DAINESE SANDSTORM GORE-TEX JACKET Una giacca per il turismo vero, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di clima grazie alla membrana Gore-Tex e all'interno in pile tecnico staccabile (che funziona anche da stiloso giacchino indipendente). Senza dimenticare le prese d'aria su braccia, petto e schiena, le infinite possibilità di regolazione, la cerniera aggancio giubbino-pantalone. Comode, per il cellulare, le due taschine all'altezza del bacino. Naturalmente non mancano le protezioni su spalle e gomiti e l'inserto per il paraschiena. Il tutto con vestibilità regular a 469,95 euro. Taglie: 42-62

GUANTI HEVIK CALIFORNIA-R Guanti estivi con ampie parti in mesh traforato e traspirante, comodi e freschi. Ma anche sicuri, grazie alle protezioni sulle nocche in policarbonato e alle falangi in EVA. La chiusura è a strappo. Le taglie disponibili vanno dalla XS alla XXL.

JEANS MOTTOWEAR ITALIA CARGO Jeans dal design americano ma prodotti in Europa, hanno rinforzi in Kevlar, materiale resistente alle abrasioni ma allo stesso tempo confortevole, che riveste la zona delle ginocchia, le anche e il fondoschiena. In corrispondenza delle rotule c'è poi uno strato aggiuntivo di cotone nella parte interna, per un migliore resistenza termica al vento e al freddo. Non mancano protezioni SAS-TEC omologate CE sulle ginocchia e tasconi laterali con chiusura a velcro, così come le tasche sul fondoschiena. Taglie: XS (W31), S (W32), M (W34), L (W36), XL (W38)
PREZZO: 210 euro

SCARPE TCX X-CUBE EVO WATERPROOF Pensate per affrontare la giungla urbana così come una pistonata fuori porta, le TCX X-Cube Evo sono caratterizzate dal collo alto e imbottito, che protegge bene la caviglia, e dalla tomaia scamosciata, abbinata a tessuto resistente all'usura. La suola in gomma Michelin, ispirata ai Pilot Road 3 e Pro Grip 4, offre una buona aderenza anche sui fondi scivolosi: non dimentichiamo che queste scarpe sono impermeabili. Da indossare sono comode e hanno la pianta larga. Taglie: 36-48


Pubblicato da Andrea Rapelli, 22/06/2016
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