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Royal Enfield Himalayan: tuttofare al costo di uno scooter


Avatar di Danilo Chissalé , il 20/04/18

6 anni fa - Royal Enfield Himalayan: ecco le nostre opinioni sulla dual sport indiana

Royal Enfield Himalayan: ecco le nostre opinioni sulla dual sport indiana

Royal Enfield Himalayan: la prova su strada e fuori, caratteristiche, pregi e difetti, consumi e prezzo della enduro made in India

COMMONWEALTH Nato Britannico cresciuto terra indiana, non è la battuta celebre del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo ma la storia del marchio Royal Enfield. Sono passati tanti anni dal periodo d’oro del marchio del cannone, da qui il motto “made like a gun, goes like a bullet” (ovvero costruita come un cannone, veloce come un proiettile), ma il 21° secolo sembra essere quello della rinascita. Oltre alle storiche moto Bullet a colpire gli appassionati è stata la Royal Enfield Himalayan, cross over di piccola cilindrata dall’aspetto vintage.

SOLIDITA’ Girandole attorno si ha subito la sensazione di solidità, accentuata dalla scelta di utilizzare tanto metallo e poca plastica. Sono di questo materiale i parafanghi, le protezioni tubolari del serbatoio, anch’esso in metallo ed il portapacchi posteriore. A ben guardare sembra progettata per resistere in pericolosi scenari di guerra o a grandi cavalcate su sentieri impervi, probabilmente ci riuscirebbe, ma purtroppo tutto questo metallo nel mondo civile ha un contro: il peso. La Himalayan ferma l’ago della bilancia a 182 Kg, non pochi per una piccola 400 cc.

NATURALE Salto in sella e trovo ad accogliermi una seduta ben imbottita e posizionata alla giusta altezza, gli 81 cm che separano la sella dal suolo permettono anche a chi è al di sotto del metro e settanta di poggiare saldamente i piedi per terra, merito anche del cavallo stretto della Himalayan. Il manubrio è largo e offre una buona leva nelle manovre a bassa velocità, fare inversione è un gioco da ragazzi grazie al raggio di sterzata contenuto, insomma sembra fatta apposta per sgattaiolare in città.

TRANQUILLONA Giro la chiave e do vita al monocilindrico da 411 cc, il suono non è di quelli che scalda il cuore ma in giro c’è anche di peggio, metto la prima e parto. La frizione è leggera e ben dosabile, la cosa aiuta a prendere facilmente confidenza con il mezzo, caratteristica apprezzabile visto che la Himalayan è consigliabile per i principianti e guidabile con la patente A2. Dopo pochi chilometri capisco subito che per prestazioni brillanti è meglio rivolgersi altrove, i 23 cv del propulsore monoalbero difficilmente mi faranno bruciare i rivali al semaforo. Allora gioco la carta della fluidità, inizio a trotterellare in maniera disinvolta snocciolando le 5 marce, cercando sempre il regime giusto per sfruttare al meglio i 30,5 Nm di coppia.

COMODA Per una moto che si ispira alle vecchie endurone il pavè milanese dovrebbe essere un gioco da ragazzi, e cosi è. Le sospensioni hanno una corsa discretamente lunga e la taratura è morbida il giusto per smorzare tutte le asperità. Il rovescio della medaglia lo scopro quando abbandono la città per le strade extraurbane, qui, alzando un po' il ritmo, vengono fuori i primi difettucci della Royal Enfield Himalayan. Le sospensioni mal digeriscono la guida aggressiva, l’impianto frenante la detesta, per ottenere decelerazioni degne di nota bisogna strizzare per bene la leva e aiutarla con il freno posteriore.

STERRARE UMANUM EST Con ruote leggermente tassellate, paracoppa, protezioni tubolari e sospensioni dalla buona escursione una piccola deviazione in fuoristrada in sella alla Himalayan era d’obbligo. L’ergonomia dei comandi, la triangolazione sella pedane manubrio e l’erogazione fluida e lineare sono perfette per la guida lontano dall’asfalto. Ciliegina sulla torta sono le misure dei pneumatici 21” davanti 18” dietro, sia chiaro, con la Himalayan non è fatta per affrontare le mulattiere più disastrate, ma strade bianche e sentieri mediamente difficili non la intimoriscono. Difetti? L’ABS non è disinseribile.

VIAGGIATRICE Tornato mestamente sull’asfalto entro in autostrada, qui la Royal Enfield offre discreta protezione dall’aria grazie al plexi ben studiato. A velocità costante si avvertono leggere vibrazioni, sul breve periodo sono poco fastidiose ma alla lunga possono diventare seccanti. Il motore ha la potenza necessaria per arrivare svelti a velocità codice, ma le manca qualche cavallino in più per effettuare i sorpassi con disinvolture. La posizione in sella comoda permette di macinare chilometri senza stancarsi, stessa cosa vale per il passeggero, ben accolto dalla sella ben imbottita, che ha la possibilità di aggrapparsi alle solide maniglie integrate nel portapacchi. Per i lunghi viaggi c’è la possibilità di montare delle comode borse laterali (optional da 500 euro) oltre alle taniche extra da fissare sulla protezione del serbatoio. Non sono indispensabili, in extraurbano siamo attorno ai 20 Km/l, ma danno molto l’idea del viaggio all’avventura, così come la bussola integrata nel quadro strumenti.

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BEST BUY La Royal Enfield si aggiudica il premio best buy, il rapporto qualità prezzo è decisamente il suo punto forte. Per portarsi a casa una Himalayan servono 4.850 euro, circa 1.500 euro in meno rispetto le dirette concorrenti. Non sarà la più potente o la più tecnologica ma la versatilità e il prezzo da scooter sono due assi nella manica da prendere in considerazione 

ABBIGLIAMENTO

CASCO BELL CUSTOM 500 Questo casco dalle linee vintage richiama fortemente il primo modello realizzato in fibra di vetro dal fondatore del marchio Bell Roy Richter, unendo il design dell'epoca alla tecnologia di produzione moderna. Grazie alle 5 clip metalliche è possibile persomnalizzarlo a proprio piacimento con gli accessori presenti a catalogo. Nel nostro servizio abbiamo optato per una viseira trasparente Bubble pratica e ben protettiva. Il peso contenuto e l'imbottitura in EPS a multi densità garantiscono comfort anche dopo diverse ore di utilizzo.

GIACCA REV'IT NOVA VINTAGE Giacca in pelle dallo stile vintage, ma con dotazioni di sicurezza decisamente al passo coi tempi. La vestibilità è regolare. La praticità non è sacrificata a vantaggio dello stile, nonostante l'aspetto stiloso sono presenti molteplici tasche (molto comoda quella sull'avambraccio sinistro) e una pratica fodera interna estraibile. Le protezioni SEESMART di livello 1 garantiscono sicurezza, senza sacrificare lo stile, una volta in dosso sembra di non averle.

GUANTI REV'IT FLY 2 I Fly 2 sono un paio di guanti totalmente perforati dallo stile classico che lasceranno passare l’aria, ma proteggeranno dall’asfalto, grazie alla realizzazione integrale in pelle, alle protezioni nocche delle dita in TPR, al paranocche rigido e al palmo in PWR | shield. Leggeri e comodi sono ideali nella stagione estiva.

PANTALONI IXON BUCKNER Jeans dal taglio moderno, realizzati in tessuto denim elasticizzato con la praticità tipica delle cinque tasche. Le protezioni sono accessibili dall’esterno grazie ad una comoda chiusura a zip che permette di rimuoverle agevolmente una volta smontati dalla sella. Oltre alle protezioni la sicurezza è garantita dalla fodera mista in Kevlar e cotone e alla lavorazione del tessuto DuPont per tutta la lunghezza della gamba. Durante la prova ho apprezzato l’inserto elastico all’estremità della gamba per fissare il pantalone alle calzature, addio spifferi sulle caviglie

SCARPE TCX STREET ACE WATERPROOF BLACK Sneaker dal taglio alto realizzate in pelle pieno fiore con inserti in pelle scamosciata, calzano comodamente al piede e non infastidiscono, anche dopo diverese ore di utilizzo, grazie al sistema CFS (Comfort Fit System) che riproduce fedelmente l’anatomia del piede, conferendo così al prodotto un elevatissimo grado di comfort. La fodera interna è waterproof è l'ideale nelle giornate con meteo inclemente. La sicurezza è garantita dalle protezioni su malleoli, punte e talloni.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 20/04/2018
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