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Maximotard contro - il confronto


Avatar Redazionale , il 01/12/08

15 anni fa -


NICCHIA?
Le chiamano moto di nicchia perché i numeri non sono ancora così importanti da creare un segmento vero e proprio (comunque quattro modelli bastano per toccare quasi le 3000 unità). Se ne vedono però abbastanza in giro per capire che questo filone delle motard bicilindriche il concetto di nicchia lo sta superando di slancio. É una sorta di "terra vergine" da esplorare a fondo, questa, una categoria che si è venuta a creare grazie alla lungimiranza di KTM che dopo aver inventato le motard stradali ha visto nella motard bicilindrica (la SM 950 è la prima di questo segmento) una moto che potesse offrire divertimento assoluto, ovviando di fatto ad alcuni limiti delle agilissime monocilindriche.

DUE CILINDRI AGILI AGILI Così, la ricetta della maxi motard è venuta da sé, un motore bicilindrico da un centinaio di cavalli (tetto già abbondantemente superato dalla stessa KTM), una ciclistica evoluta e sofisticata (le sospensioni sono spesso più evolute che sulle naked) che renda la moto agile e molto vicina nelle reazioni ad una monocilindrica (anche se qui c'è ovviamente maggior peso). Condite il tutto con un manubrio largo in stile off road, gomme e freni sportivi e vi sarete fatti un'idea di cosa stiamo parlando.


L'ALTERNATIVA
Sono belle moto queste, potenzialmente capaci  di affiancare le naked sportive di pari cilindrata (in fondo offrono la stessa, nulla protezione aerodinamica) che possono anche surclassare per divertimento di guida nel misto. In più, essendo del tutto svincolate da un concetto di utilità (loro badano al ludico, alcune non hanno nemmeno le pedane per il passeggero) possono fare la gioia dei designer, che con queste moto hanno molti meno vincoli e lasciano correre la matita in libertà creando moto che davvero fanno colpo e sono anche belle da esibire.

GLI OCCHI ADDOSSO In città basta guidarne una per non passare mai inosservati; appena la strada si apre, bastano una, due, tre curve, una derapatina e una impennata e sei fatto, il morbo della motardona ha preso anche te. Facile quindi esserne conquistati ancor prima di guidarle, salvo poi esserne completamente succubi una volta che ci hai fatto qualche chilometro in sella.


QUATTRO CONTRO
Abbiamo per questo deciso di mettere a confronto le quattro attrici principali di questo spettacolo, quattro moto che mettono bene in evidenza come l'argomento maxi motard pur con un unico filo conduttore possa essere interpretato in modi molto differenti.


Pubblicato da Redazione, 01/12/2008
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