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Prova

Kymco Agility 125


Avatar Redazionale , il 27/08/06

17 anni fa - Ipercompatto a prova di città

Agile di nome e di fatto, il nuovo scooter 125 made in Kymco nasce per la città e piazza un prezzo da discount. Ha un'abitabilità insospettabile e buone prestazioni. Perfetto per dominare il traffico della città.

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COM'È
Kymco rilancia con gli scooter low cost e dopo aver proposto il super economico Agility 50, ha pensato bene di raddoppiare l'offerta con la versione da 125 cc. Il nome è lo stesso, Agility, e uguale è anche la filosofia di questo scooter che punta forte sul minimalismo a tutti i costi. Di fatto il prezzo è di quelli da outlet perché 1.595 € per un 125 quattro tempi sono davvero pochi. Base tecnica semplice e affidabile senza troppi grilli per la testa e un'estetica moderna e piacevole. Agility costa poco ma non per questo è uno scooter povero. Nonostante il prezzo basso, l'Agility, infatti, non si presenta affatto male: plastiche e verniciature sono ben fatte e non scricchiolano. Inoltre, la dotazione di serie è soddisfacente: ha il doppio cavalletto (il laterale è a ritorno rapido per risparmiare nel sensore di spegnimento quando lo si dimentica "aperto"); la pedana piatta "tarata" sulla classica confezione da sei di acqua; il portapacchi di serie;un vero vano sottosella a prova di casco integrale.

DI QUEL C'È NON MANCA NULLA Anzi, rispetto al cinquantino, il 125 concede ancora qualcosa in più quanto a dotazione, con l'arrivo dell'orologio digitale a completare una strumentazione comunque ridotta ai minimi termini (manca ad esempio la spia della riserva anche se c'è l'indicatore a lancette). Sempre rispetto al cinquanta il doppio sellino ribaltabile lascia spazio ad un vero e proprio sellone, certamente più adatto a trasportare il passeggero.


A PROVA DI CITTÀ
La una dotazione è quindi più che onesta e anche la tecnica si difende con il motore quattro tempi raffreddato ad aria forzata che è capace di erogare 9,4 cv a 7000 giri per una velocità massima di 85 km/h effettivi.

LEGGERO LEGGERO Cerchi da 12" (pneumatici 120/70, 130/70), forcella tradizionale e impianto frenante misto (disco anteriore da 180 mm, tamburo posteriore da 110 mm) completano il quadro ciclistico di questo utility scooter che oltre a costare niente è anche molto leggero, solo 105 kg. Il motore è omologato Euro 2 ma già pronto per l'omologazione Euro 3.


COME VA
Nel più perfetto stile automobilistico per l'Agility potremmo inventarci lo slogan più scontato. Il 125 Kymco è "piccolo fuori e grande dentro". In effetti, va dato atto agli uomini di taiwan di aver realizzato uno scooter molto compatto ma anche adatto alle dimensioni degli utenti europei.Piccolo e leggero, l'Agility 125 ha una abitabilità insospettabile, con un buono spazio per le gambe, anche per chi è alto un metro e ottanta.

RIDOTTO ALL'OSSO Resta comunque uno scooter minimal, scudo e pedane sono ridotte ai minimi termini e a rimetterci è la protezione aerodinamica, ridotta all'osso. Ma del resto non si può nemmeno pretendere la luna da uno scooter nato per la città. Comunque a bordo si sta bene, la sella è ben imbottita e collabora con l'ammortizzatore posteriore che con una corsa piuttosto limitata sulle buche fa quel che può, così come la forcella che tuttavia mostra di saper incassare anche qualche colpo proibito senza troppi problemi.

MOTORE BRILLANTE La vera sorpresa del 125 è comunque il motore. Il piccolo Kymco non ha una potenza eclatante ma anche il peso da spingere è ridotto. Dall'unione di questi due fattori e con l'aggiunta di una trasmissione estremamente a punto si ottengono ottime prestazioni. Soprattutto considerando che l'Agility è un 125 lo scatto è notevole e anche l'allungo non è male con il tachimetro che arriva presto a sfiorare i 100 km/h indicati, velocità più che sufficiente per districarsi sulle arterie a scorrimento veloce.


BUONI FRENI
Positive anche le impressioni che arrivano dai freni. L'impianto misto disco/tamburo dell'Agility sfrutta il vantaggio del peso ridotto con comandi sensibili e una frenata pronta e modulabile. Bene il disco, più forte di quel che può sembrare dalle dimensioni minute e buono anche il tamburo, che non blocca subito, ma dà una grossa mano al disco grazie alla sua buona modulabilità.


Pubblicato da Stefano Cordara, 27/08/2006
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