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Prova

Husqvarna 2008


Avatar Redazionale , il 20/09/07

16 anni fa - Le prime con l'iniezione

Giusto in tempo di festeggiare la nuova proprietà tedesca che Husqvarna lancia la sua gamma 2008, con l'importante arrivo dell'iniezione per le enduro.


ELETTRONICHE
Di solito, quando arrivano nuove moto da off-road siamo sempre a parlare di novità di dettaglio: nuovi pistoni, nuove carburazioni, piccoli aggiustamenti alle sospensioni. Il 2007, però, è un anno da ricordare per il mondo del tassello perché, vuoi per le norme antiinquinamento, vuoi per l'evoluzione tecnologica, anche le moto da off road si vanno convertendo all'alimentazione ad iniezione. Carburatore bye bye, quindi, anche per chi, da sempre, è stato abituato a tribolare con getti e spilli per trovare la giusta carburazione.

LA PRIMA EUROPEA Spetta ad Husqvarna il primato europeo per la "conversione elettronica" (l'altra off di quest'anno con l'iniezione è la Suzuki 450). Quasi un omaggio alla BMW, nuova proprietaria del marchio e paladina della tecnologia applicata alle due ruote. Le nuove Husky, quindi, si presentano all'appuntamento con il 2008 con novità importanti. La nuova alimentazione interessa tutte le TE (250,450,510); il sistema è molto compatto ed è sviluppato in collaborazione con Mikuni che prevede:centralina, alternatore maggiorato, pompa benzina e corpo farfallato.


DUE MAPPATURE
Chi amava "smanettare" sulle moto dovrà quindi rassegnarsi, anche se Husqvarna ha già pensato a dotare il sistema di una doppia mappatura. Togliendo lo scarico originale (e la sonda lambda) per montare quello racing si attiva automaticamente la mappatura dedicata. I motori sono stati rivisti anche nel look con il basamento nero opaco e il coperchio valvole colorato di un fiammante rosso che dà un inequivocabile tocco racing, mentre è stato rivisto leggermente il layout con lo scarico che ora corre dal lato sinistro della moto.

TUTTE RIFATTE Di fronte all'arrivo dell'iniezione si rischia di considerare secondari tutti gli altri cambiamenti. Invece le Husky si sono evolute in ogni comparto. Il nuovo telaio, oltre a pesare un kg in meno del precedente, ha anche misure inedite (passo, avancorsa, inclinazione cannotto) che modificano il comportamento dinamico della moto. Cambiano anche la sella, il telaietto reggisella, l'ammortizzatore (sempre Sachs e mosso da un nuovo leveraggio) e la forcella (Marzocchi da 50). In pratica le moto sono state rivoltate come un calzino. Anche i modelli due tempi (CR e WR 125, e 250) sono stati aggiornati (con particolare attenzione verso la CR 125 che ha un nuovo cilindro a 5 travasi) conquistando nuove sospensioni.


MOLTO A PUNTO
La prova delle nuove Husky si è svolta al ciglione della Malpensa, circuito amico del marchio varesino e dove vengono sviluppati tutti i nuovi modelli. Un pistone impegnativo per i modelli cross e un lungo fettucciato (un po' strettino) per i modelli enduro. L'attenzione si è logicamente concentrata sulle nuove moto "iniettate". C'era tanta curiosità per capire a che punto potesse essere arrivato l'impianto (si sa che quando si esordisce con l'elettronica non è sempre tutto perfetto) e devo dire che il lavoro svolto dai tecnici varesini è stato davvero ottimo: nessun ritardo di risposta, nessun "buco" nell'erogazione e, soprattutto, nessun effetto on/off (il più temuto per questo tipo di moto).

DUEMMEZZO PER TUTTI Per prima mi è capitata la 250, piccola e cattiva soprattutto agli alti regimi, dove il mono varesino mostra allungo e potenza ai vertici della categoria. "Sotto", invece, il piccolo mono non mi è parso grintoso come il KTM; il risultato è che sullo stretto occorre "chiamare" il motore con qualche colpo di frizione per portarlo al giusto regime.


CAVALLO DI RAZZA
Un po' diverso il discorso per la 510, cavallo di razza che si lascia addomesticare solo da mani esperte. Anche la maxi Husky è molto a posto a livello di alimentazione e mappature ma, semplicemente, ha un motore che di cavalli ne ha tanti e ne ha sempre, ogni volta che si apre il gas. Il fettucciatino del ciglione le andava un po' stretto, perchè ogni volta che stuzzichi il polso destro la 510 si proietta in avanti, ma è anche vero che se non si hanno velleità corsaiole con basta mettere una marcia in più per avere meno problemi e guidare con meno apprensione.


Pubblicato da Stefano Cordara, 20/09/2007
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