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Prova

Honda CB500X


Avatar Redazionale , il 24/05/13

10 anni fa - Anche tra le piccole bicilindriche piace l'X Factor. Guarda il video

Si conclude la saga delle piccole Honda e l’ultima è anche la più interessante, la Honda CB500X. Motore e telaio identici, a cambiare è la versatilità, in meglio

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TERZA DI TRE Chiude il terzetto delle low cost della Casa alata, la Honda CB500X, ultima arrivata di una gamma di moto abbordabili ora molto articolata. Honda infatti sembra aver capito prima di tutti i rivali che, volenti o nolenti, il mercato moto è radicalmente cambiato, quindi meglio adeguarsi. L’hanno fatto introducendo dapprima la gamma delle 700, lo fanno ora con le 500, della quali la 500X è la miglior rappresentante. Prendendo spunto dalla sorellona Crosstourer infatti, cerca di conciliare il concetto di moto totale a quello di moto economica. Riuscendoci, peraltro, piuttosto bene.

NEO-PATENTATI La Honda CB500X però, è realizzata non solo per chi guarda al risparmio a ogni costo ma anche per chi, avvicinandosi al mondo delle due ruote, conseguirà la nuova patente A2, che impone severi limiti sulle moto guidabili dai neopatentati (potenza e rapporto cavalli/chili limitati). Una sorta di ingresso al mondo Honda.

MOTORE A DUE Il motore della Honda CB500X è gemello di quello delle sorelline più sportive, CBR500R e CB500F (vedi correlate). Si tratta di un bicilindrico parallelo frontemarcia da 470 centimetri cubi, con raffreddamento a liquido e distribuzione bialbero a 4 valvole per cilindro, molto leggero (appena 52,7 kg) e con misure di alesaggio e corsa vagamente superquadre (67 x 66,8 millimetri). La fasatura dell’albero a gomiti è di 180° e l’alimentazione  è per iniezione elettronica Honda PGM-FI. Totale del conto: 48 cavalli (35 kW) a 8.500 giri e una coppia massima di 43 Nm a 7.000 giri. Tutto per un consumo dichiarato di appena 28,4 km/l.

MOLLEGGIATA Pure la ciclistica della Honda CB500X riprende in toto quanto già visto sulle altre piccole, anche se qui qualcosa cambia. È vero, si parla sempre di telaio in tubi di acciaio da 35 millimetri di diametro con struttura a diamante, ma le quote sono diverse: crescono l’interasse (1.421 millimetri), l’inclinazione del cannotto (26,5°) e l’avancorsa (108 millimetri), tutto corre nella direzione di una guida più stabile. Per renderla più on-off, poi, in Honda hanno aumentato anche l’escursione della forcella (sempre da 41 millimetri), ora di 140 millimetri. A diminuire invece è l’altezza della sella, che si abbassa di ben 25 millimetri rispetto alle sorelle più sportive (810 mm). Confermati invece il mono posteriore, regolabile nel precarico e con leveraggio progressivo Pro-Link, il singolo disco a margherita anteriore da 320 millimetri e il sistema ABS a due canali, quindi non combinato. L'ago della bilancia si ferma a 195 chili in ordine di marcia con il pieno di benzina.

TRE COLORI UN PREZZO La CB500X è disponibile in tre colori diversi: rossa, bianca o nera, tutt’e tre con ABS di serie e cupolino rialzato. Anche il prezzo è decisamente d’attacco: 6.100 euro, che, considerati i contenuti, sono davvero pochini.

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In questo servizio: 

Giacca: Alpinestars

Guanti: Spidi

Scarpe: Alpinestars Fastback Waterproof

Casco: Nolan N44

PICCOLA ON-OFF Coraggiosa sicuramente la scelta di Honda di fare una piccola on-off ma nemmeno poi tanto se ci si pensa: dopotutto, le categorie di moto che vanno per la maggiore in questo momentaccio sono le low cost e le endurone, e la piccola Honda CB500X sembra prendere il meglio dell’una e dell’altra. Certo, da alcuni dettagli si capisce che è una moto un po' cheap ma tutte le sovrastutture, anche se di materiale economico, sono ben accoppiate, come sempre accade in casa Honda.

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HONDA INSIDE Anche una volta in sella alla piccola (anzi, piccolissima) Honda CB500X la tradizione continua: tutto è lì dove te l’aspetti, non servono adattamenti più o meno sacrificanti, cosa che invece spesso accade su altre moto. Bello anche il manubrio, largo ma soprattutto esattamente alla distanza giusta, mai troppo alto, mai troppo lontano. Giro di chiave e il piccolo bicilindrico frulla al minimo regolare come un orologio, senza particolari acuti ma senza sembrare nemmeno un vorrei-ma-non-posso.

NEOFITA A GO GO Ogni volta che scrivo di una Honda mi sembra di fare copia-incolla, ma tant’è: anche la CB500X è una di quelle moto che senti subito tua. Facile, si muove con la forza del pensiero, la vuoi in quel punto e lei ci va senza chiederti nulla. Succedeva con le altre 500, quindi, succede anche con la piccola crossover, anzi anche di più: c’è la stessa, imbarazzante agilità delle sorelle-gemelle, ma qui si sta anche più comodi, con il risultato che la guida è ancora più rilassata. Ottima, insomma, per un neopatentato A2.

2 BRAVI RAGAZZI Il motore della Honda CB500X è proprio onesto: scende al minimo senza fare perdere ritmo e da qui (sotto i 2.000 giri) riprende senza esitazioni o incertezze. Certo, la spinta non è tanta ma quella che c’è è ben spalmata lungo tutto l’arco di erogazione, con una naturale propensione all’allungo. Niente numeri da circo, quindi, ma una bella spinta in crescendo. Come ogni bravo ragazzo che si rispetti, poi, beve pochissimo: con una guida accorta, è facile sfiorare per davvero i 30 km/litro.

SPINGI CHE TI PASSA Alla fine, con tutta questa facilità a portata di mano, viene voglia di giocare ma giocare sul serio: l’idraulica sarà anche sfrenata (soprattutto la forcella), verissimo, ma il telaio è tutto d’un pezzo. Questo, unito all’agilità disarmante, rende la CB500X simile a una BMX ammortizzata, da sbatacchiare qua e là come un giocattolino. Grattare le pedane ai tornanti diventa un giochetto da ragazzi, la moto pesa niente e anche se hai tardato la frenata basta mollare il gas, la corda arriva subito. Certo, in uscita non si può pretendere di chiudere la curva con l’acceleratore e non si possono tirare staccatone Pedrosiane ma per chi è ancora di primo pelo, dopotutto, è solo un bene.

OFF LIMITS Quando comincio a spingere davvero, due cose mi limitano un po’: in primis le gomme (Pirelli Scorpion Trail), ottime sul bagnato, sull’asciutto non rendono giustizia a una ciclistica così sana e sincera, in particolare l’avantreno che, talvolta, trasmette poco feeling su quello che succede lì sotto (probabilmente a causa dell'eccessivo gonfiaggio, non ho avuto modo di verificare). Secondo, sui curvoni veloci l'idraulica più sfrenata si traduce in qualche ondulazione in più rispetto, per esempio, alla sorella sportiva R. Ma dopotutto, il riparo e il comfort maggiori rispetto a entrambe le sorelline 500 ripagano ampiamente la poca stabilità perduta.

VALE QUEL CHE COSTA Facile, economica e all’occorrenza anche divertente, la piccola CB500X si rivela quindi la più versatile e sensata del terzetto. Si troverà bene il neopatentato, che con lei avrà modo di svagarsi senza rimanere spaventato o folgorato dai costi di manutenzione. Quello che manca? Forse un po’ di carattere e piacere del possesso ma, visto il prezzo, ci vuole un bel coraggio per lamentarsi.

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In questo servizio: 

Giacca: Alpinestars

Guanti: Spidi

Scarpe: Alpinestars Fastback Waterproof

Casco: Nolan N44


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 24/05/2013
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