Logo MotorBox
Prova

Aprilia SRV 850 ABS/ATC


Avatar Redazionale , il 20/06/12

11 anni fa - TC e ABS per il maxiscooter di Noale

Un po’ in ritardo, ma alla fine è arrivato: il nuovo maxiscooter Aprilia si fa una dose di sicurezza munendosi dei tanto acclamati sistemi ABS e ATC. 660 euro in più per una scelta obbligata

QUANTO TEMPO A voler fare della dietrologia, si potrebbe pensare a un furbo progetto di marketing, per il quale prima si presenta il maxi scooter più potente al mondo, l'Aprilia SRV 850, e solo qualche settimana dopo il maxiscooter più potente e anche più tecnologico al mondo, l'SRV 850 con Abs e controllo di trazione. Ma la malizia è spesso frutto di ragionamenti senza logica e alla prova dell’Aprilia SRV 850 ABS/ATC mi approccio senza senza alcun tipo di pregiudizio ma, anzi, pieno di speranze.

VACCI PIANO Fin dal suo arrivo, l’Aprilia SRV 850 ha ricevuto consensi unanimi (o quasi) grazie alla potenza da primato (76 cv), il design RSV4 oriented e la sua guida rotonda. Certo, il progetto sfrutta come base una piattaforma non del tutto nuova (il nome GP800 vi dice qualcosa?) ma è stato sottoposto a cure intensive, col risultato che il vecchio progetto rimane un lontano ricordo.

OVER THE TOP Forse in Aprilia hanno ascoltato le preghiere dei giornalisti, o (molto più probabilmente) hanno sfruttato tutta la piattaforma dell’SRV 850, che già in precedenza era adibita a ospitare ABS e ATC. Fatto sta che l'ATC è una primizia assoluta per uno scooter, e rende l’Aprilia SRV 850 ABS/ATC un prodotto di alta gamma, anzi, altissima.

HOW IT’S MADE I sistemi oggetto della prova (ABS e ATC) sfruttano gli stessi due sensori, ma a scopi diversi. Nel caso dell’ABS, i sistemi di rilevamento, posti sulle ruote, ne misurano la velocità istantanea. Quando una delle due rallenta più della collega, per il sistema suona la campanella d’allarme e viene smorzata la pressione esercitata sui freni fino a quando non si ripristina un valore d’aderenza accettabile. Anche il sistema ATC sfrutta i due sensori di velocità, ma vedendo maggiore la velocità della ruota posteriore intuisce che è l’ora di tagliare potenza, prima agendo sugli anticipi, poi direttamente sull’iniezione. Tanto per intenderci, è il sistema utilizzato anche da RSV4 e Tuono APRC, chiaramente semplificato. Una nota importante: tutto il pacchetto pesa solo 1 chilo.

GIURAMENTO Per essere chiaro sin dall'inizio, metto le mani avanti: non ho ancora avuto modo di provare la versione standard, e dunque non ho un metro di paragone con il modello base. Tuttavia il giudizio può essere sentenziato anche a distanza, visto e considerato che tutto il sistema di ABS e ATC pesa appena un chilo e non influenza l'assetto. E il percorso di prova è ben studiato per mettere alla prova i nuovi sistemi elettronici di controllo.

VEDI ANCHE



SRV IN BLACK Per la prova scelgo un Aprilia SRV 850 ABS/ATC color Competition Black, molto aggressivo e stiloso. Inizialmente le manovre da fermo non sono così facili. Per i motociclisti meno forzuti i 250 kg a secco si sentono tutti, anche nelle manovre a bassa velocità. Per uno scooter destinato a passare larga parte della sua vita in ambito urbano, è un impiccio da non sottovalutare.

CUOR DI LEONE L’Aprilia SRV 850 ABS/ATC però recupera immediatamente punti una volta in movimento. Date un filo di gas e tutta la moto (pardon, lo scooter…) sembra perdere almeno 50 kg, grazie a uno spunto al semaforo davvero sostanzioso. Quando la strada lo consente, provo un allungo deciso, e scopro quanto sia bugiardo questo motore: la spinta è talmente dolce e lineare da non farvi rendere realmente conto di quanto stiate andando forte. Solo un’occhiata al tachimetro mi porta alla realtà, altrimenti avrei continuato a farmi spingere dal bicilindrico di Noale. Davvero notevole la corposità di questo motore, che non vibra, non strappa e spinge sempre con una forza disarmante per uno scooterone.

AMICO FIDATO Con una potenza simile, il sistema ATC diventa un compagno fedele. E’ settabile su tre livelli, Standard, Sport e disattivato, nei due livelli più sportivi è anche più pronta la risposta del gas. Per farvi un'idea di come funziona, immaginate  una mamma premurosa che, ogni qualvolta combinate una marachella, vi allunga la mano e vi tiene in piedi. Con questa immagine non siamo molto lontani da come lavora l’ATC Aprilia: ogni volta che, a scooter in piega o in rettilineo, ritiene che abbiate esagerato, l’ATC taglia sapientemente i viveri al motore, senza però usare le cattive maniere. Il suo intervento infatti è dolce e progressivo, il calo di potenza non è netto come su alcune moto. In questo, il family feeling con le parenti superdotate è nitidissimo.

MADE IN ITALY Il mio personale parere sulla Casa di Noale è che non siano in grado di produrre mezzi che si guidano male, nemmeno volendo. La grazia con cui si può guidare l’Aprilia SRV 850 ABS/ATC infatti ha del magico: stiamo parlando di un attrezzo da 250 kg di peso a secco, eppure danzando tra le curve si dimostra decisamente spigliato (agile è un po’ esagerato), mentre le sospensioni si prendono cura di seguire fedelmente il profilo dell’asfalto con tutti i suoi tombini. Certo, se la vena che irrora il cervello si chiude e provate a entrare in curva come indemoniati, la “balena bianca” (nera nel mio caso…) batte in ritirata, facendovi intuire rapidamente che questo non è affar suo.

ABS(OLUTELY)! Se il primo neo è sicuramente il peso nelle manovre da fermi, il secondo è la frenata. Non che manchi di potenza vera e propria, ma è proprio una questione di feeling alla leva, che spesso e volentieri risulta spugnosa. Al posteriore invece è il contrario, con la ruota che tende facilmente a bloccare. Se la frenata non è proprio il fiore all’occhiello, il sistema ABS funziona a meraviglia. Sull'asfalto asciutto bisogna davvero esagerare per farlo entrare in funzione all’anteriore, e quando interviene, lo fa dolcemente, con l’unica avvisaglia data da un leggero pulsare sulla leva del freno. Certo, la frenata si allunga, ma la sicurezza che offre su terreni sdrucciolevoli è impagabile. Allora, li vale 660 euro in più? Nemmeno da pensarci: sì.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 20/06/2012
Gallery
Vedi anche